Estratto dell’articolo di Ruggiero Montenegro per “Il Foglio”
massimo giannini - otto e mezzo
“Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi mi ha chiamato per scusarsi. Ha riconosciuto la grave anomalia e aprirà un’indagine interna per capire cosa è successo. Ho apprezzato molto la telefonata. Un gesto doveroso, ma per niente scontato”, dice al Foglio Massimo Giannini.
L’undici marzo l’ex direttore della Stampa, oggi editorialista di punta di Repubblica, è stato svegliato alle 4 di notte mentre era in albergo a Milano. Aveva da poco finito di registrare una puntata di “Che tempo che fa”, durante la quale – come spesso accade – non era stato tenero con il governo. [...]
matteo piantedosi foto di bacco (4)
Alla porta ha trovato quattro poliziotti. Erano lì a consegnarli una notifica per diffamazione. “Peraltro sono stati gentilissimi”, racconta Giannini. “Ma il punto è un altro”. Quale? “Non mi era mai successo in tanti anni di carriera, né ho notizia di altri colleghi a cui sia mai capitato qualcosa di simile. Resta insomma una grande anomalia, come d’altra parte ha riconosciuto lo stesso ministro”.
Le ha anche spiegato come mai la notifica è avvenuta a Milano? “No, sanno tutti che risiedo a Roma. Di solito queste notifiche arrivano direttamente al giornale. Anche questo è singolare”. Crede che qualcuno volesse intimidirla? “Non lo so, non voglio credere che l’ordine sia arrivato dal ministero o ancora peggio da Palazzo Chigi. Ma qualcuno li ha mandati quei poliziotti”, prosegue l’ex direttore.
“Registro un certo clima in cui troppo spesso il dissenso viene represso nelle piazze o comunque sconsigliato, per usare un eufemismo”. [...]
massimo giannini - otto e mezzo
“Ecco, questo clima lo respirano anche gli agenti e alla fine possono agire in un certo modo, al di là delle indicazioni che arrivano o non arrivano”. Come a dire: c’è sempre qualcuno più realista del re. “Tra l’altro ho fatto delle verifiche personali”. Cosa ha scoperto? “Per i procedimenti civili esistono fasce orarie in cui si notificano gli atti. Per la diffamazione effettivamente questi orari non ci sono – spiega Giannini – Ma certamente non si può dire che presentarsi di notte sia la prassi, almeno per un caso come il mio”.
MATTEO PIANTEDOSI GIORGIO MELONI
Secondo una ricostruzione del Foglio, al Viminale ammettono che un pasticcio è stato fatto a Milano, e che la procedura attuata nei confronti del giornalista di Repubblica presenta varie criticità e presto potrebbe essere anche rivista. “Sono stato trattato come un narcotrafficante. E non c’era nemmeno il rischio che potessi reiterare il reato”, sottolinea ancora Giannini. [...]
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