Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”
vincenzo spadafora e alberto matano
«Vedrete che ci saranno belle persone, sganciate dalla politica». Matteo Salvini rassicura e, nell' attesa di capire se davvero sarà così, è cominciata una girandola di nomi per la Rai, che riguarda non solo le cariche di presidente e di ad, ma anche le direzioni dei Tg.
Che di regola spetterebbero non ai partiti ma all' amministratore delegato. Le indiscrezioni provocano l' indignazione dell' opposizione e un richiamo del presidente della Vigilanza, Alberto Barachini (Fi). Che prima ricorda: «La legge di riforma della Rai riserva la competenza sulle nomine dei direttori all' ad, previo parere del Consiglio di amministrazione, che, nel caso dei direttori di testata, è vincolante se espresso con la maggioranza dei due terzi». E poi annuncia: «Vigileremo».
GENNARO SANGIULIANO CON SALVINI E Giuseppe Malara
Ma il totonomi è già partito. Il primo vertice a Palazzo Chigi tra il premier Conte, i vice premier Salvini e Di Maio e il ministro dell' Economia Tria non ha sciolto i nodi.
Ufficialmente non si è parlato di direttori di rete e tg. Ma nei fatti il confronto è partito. Michele Anzaldi (Pd) scrive ad Agcom e altri organismi parlando di «abusi» del governo e chiedendo che venga rispettata l' autonomia del servizio pubblico. Le nomine di presidente e ad potrebbero arrivare già domani, all' assemblea degli azionisti. Ma intanto il totonomi impazza.
GIOVANNA BIANCHI CLERICI
Per la presidenza pare che si cerchi una donna. Resta forte Giovanna Bianchi Clerici (in quota Giorgetti), che però ha due handicap: una condanna per danno erariale e l' etichetta di politica.
Poche chance per Fabrizio Del Noce, esecutore dell' editto bulgaro berlusconiano. Mentre si torna a parlare di Giovanni Minoli, che però è in conflitto d' interessi: è marito di Matilde Bernabei (Lux, fiction) e ha un contenzioso sulla soap «Agrodolce».
GENNARO SANGIULIANO CON SALVINI E TAJANI
Per il presidente serve la maggioranza di due terzi della commissione di Vigilanza, almeno 26 voti favorevoli (Lega e M5S arrivano a 21). Per il ruolo di ad restano in pole position Fabrizio Salini (Stand By Me), e Andrea Castellari (Viacom).
Ieri Di Maio e Salvini si sono visti e hanno discusso a lungo di Ferrovie. Sulle nomine in Fs il vicepremier M5S ha un nome diverso di quello del ministro Tria. E finché non si sblocca quella partita è difficile che si sblocchi quella Rai.
FABRIZIO SALINI
Ma Di Maio va avanti con i «casting», incontri conoscitivi. Avrebbe visto riservatamente nei giorni scorsi Alberto Matano (amico di Vincenzo Spadafora, M5S), Giuseppe Malara e Gennaro Sangiuliano. Quest' ultimo, provenienza destra, avrebbe anche conoscenze accademiche in comune con il premier Conte.
PETER GOMEZ
Le prime tre direzioni già libere sono Gr, Tgr e Rai Sport. Alla Lega fa gola la Tgr (600 giornalisti), utile per le Amministrative. Per il Tg1 si parla anche di Peter Gomez e di Milena Gabanelli. Per il Tg2 di Mario Giordano. E per il Tg3 di Federica Sciarelli.
Tra i problemi, l' assunzione di esterni: c' è il tetto agli stipendi, ma soprattutto c' è il rischio che, come accadde con Antonio Campo Dall' Orto, Anac e Corte dei Conti non apprezzino le scelte e le contestino.
MARIO GIORDANO