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    RETROSCENA ELEZIONI – MATTARELLA FARÀ DI TUTTO PER NON ANDARE ENTRO IL 2018 DI NUOVO ALLE URNE: TUTTI PRONTI ALL'AMMUCCHIATA - LEU FARÀ PERDERE SEGGI AL PD - IL BANANA NON VUOLE VINCERE MA SPERA IN GENTILONI PREMIER CON CUI NEGOZIARE A PIACIMENTO I PROPRI AFFARI, EVITANDO IL BAZOOKA MEDIATICO DEL CONFLITTO D’INTERESSI - IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPERMEABILE AGLI SCANDALI


     
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    MATTARELLA GENTILONI MATTARELLA GENTILONI

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    Il segretario generale del Quirinale Zampetti ha avuto colloqui con i vari sondaggisti e, visti i numeri, Mattarella per il dopo voto ha deciso un approccio a geometria variabile, a secondo dell’evoluzione e delle dinamiche dei partiti. Il suo orientamento prevalente sarà identico a quello di Giorgio Napolitano: fare di tutto per non andare entro il 2018 di nuovo alle urne. Per la felicità di Juncker, il suo intento è quello di far coagulare una maggioranza politica su tre temi: Europa, immigrazione e disoccupazione.

     

    renzi grasso mattarella renzi grasso mattarella

    In caso di grossa coalizione Mattarella tentenna per il reincarico a Gentiloni, perché Er Moviola ci sta mettendo troppo la faccia da stracchino nella campagna elettorale per avere poi una politica di neutralità.

     

    I sondaggisti sono tutti d’accordo che il 4 marzo può accadere di tutto, di più. Ad esempio, un noto sondaggista dà addirittura il Centrodestra vincente. Perché in alcuni collegi uninominali succede che LEU di Grasso-Bersani-D’Alema farà perdere il PD, col risultato che Berlusconi e compagni conquisteranno più seggi.

     

    BERLUSCONI GENTILONI BERLUSCONI GENTILONI

    Ma il Banana non sarebbe per nulla contento del successo eventuale del Centrodestra con un Tajani a Palazzo Chigi. Preferisce in sé un Gentiloni con cui negoziare a piacimento i propri affari, evitando il bazooka mediatico del conflitto d’interessi. Last but not least, chi mai riuscirebbe a esaudire le sue mille promesse tele-elettorali?

     

    RAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIO RAGGI E APPENDINO IN CAMPIDOGLIO

    Il Movimento 5 Stelle è impermeabile, a quanto dicono i sondaggisti, dallo scandalo del “furbetti del bonifico” che non è percepito dalle gente come corruzione, solo una marachella che rimane all’interno del regolamento dei 5Stelle. Inoltre la vispa Raggi è stata archiviata e il bilancio della gelida Appendino è stato applaudito dalla Corte dei Conti per il suo rigore. Ma in queste ora un nuovo caso è scoppiato tra i pentastellati: l’espulsione di Cajata, il presidente del Potenza Calcio, accusato di riciclaggio.

     

     

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