Estratto da repubblica.it
mattarella
“Lo stato del mondo sul finire di questo 2023 ci impone di superare la superficiale sottovalutazione con cui si assiste al moltiplicarsi delle crisi e dei drammi umani che comportano". Con queste parole Sergio Mattarella ha affrontato le questioni della guerra in Ucraina e in Medio Oriente durante il suo discorso in occasione dello scambio di auguri con il corpo diplomatico accreditato a Roma. "La 'guerra mondiale a pezzi', porta a un mondo in pezzi – ha avvertito –.
Si innalzano muri, si attenta alla libertà di navigazione e di approdo. Per evitare di trasformarsi in conflitti di più ampie proporzioni, deve spingere a ricercare un fattore comune da cui riprendere le fila di un confronto che consenta una proficua riforma strutturale del multilateralismo. I pericoli di oggi hanno nomi diversi da quelli di ottant'anni fa, ma non sono meno temibili, e dovrebbero indurci ad agire, subito, insieme".
SERGIO MATTARELLA GIORGIA MELONI
“Il Medio Oriente – ha proseguito il capo dello Stato - è nuovamente sconvolto da una spirale di violenza a seguito dei proditori attacchi terroristici mossi da Hamas contro inermi cittadini israeliani. Assassinii e brutalità verso cui rinnovo la più forte e ferma condanna della Repubblica Italiana”.
I conflitti
Il presidente della Repubblica ha poi sottolineato che “la situazione a Gaza è stata definita dai vertici delle Nazioni Unite come 'apocalittica' e i resti dei territori sotto l'Autorità Nazionale Palestinese sono, anch'essi, in preda a gravi sofferenze per le violenze che le persone subiscono. In Europa, la guerra di Mosca contro l'Ucraina continua a provocare sofferenze indicibili alla popolazione, a tutti i civili e conseguenze drammatiche a livello mondiale". Inoltre, ha osservato, “l'impegno della comunità internazionale in Africa si è dimostrato insufficiente a frenare l'ondata di focolai di crisi. Così il deterioramento del quadro securitario nel Sahel ha aggravato ulteriormente l'emergenza umanitaria in atto. Gli scontri in Sudan hanno provocato migliaia di vittime, nonché milioni di sfollati interni e di rifugiati".
Sergio mattarella
La guerra in Ucraina
Mattarella ha ricordato che giusto “un anno fa in questa stessa occasione concludevo il mio saluto auspicando il ripristino di una pace giusta per l'Ucraina. Dobbiamo invece constatare, purtroppo, che non soltanto Kiev è ancora impegnata a difendersi dall'inaccettabile aggressione russa, ma che molte altre aree del nostro globo sono oggi in condizioni di maggiore precarietà rispetto allo scorso anno.
Come non era difficile immaginare, a causa dello sconvolgimento di valori indotto dall'attacco alle regole della comunità internazionale, l'aggressione alla stabilità e alla pace si è riverberata in negativo in tutte le aree del globo e su tutti i dossier, da quello del contrasto alle mutazioni climatiche a quello della sicurezza alimentare - con il pericolo di rendere popolazioni del mondo più povere e meno sicure - a quello dello spazio che rischia di trasformarsi, da ambito di collaborazione scientifica a vantaggio dell'umanità, in ambito, oltre che di competizione commerciale, di contrapposizione militare, con drammatiche prospettive per il pianeta su cui, tutti, viviamo".
SERGIO MATTARELLA EMMANUEL MACRON
Per Mattarella "l'ondata di destabilizzazione delle regole adottate dalla comunità internazionale, e che portò alla creazione delle Nazioni Unite, è davanti a tutti noi. I pretesti sono i più diversi: con approccio inammissibile c’è chi giustifica gli attacchi come desiderio di costruire un nuovo ordine internazionale, più rispettoso di nuovi equilibri affacciatisi. Il mondo in questi decenni è cambiato – ha sottolineato - ma l'esito dei conflitti non gli recherebbe mai un ordine più rispettoso e più giusto".
L’allargamento dell’Ue
Il capo dello Stato ha anche commentato la scelta del Consiglio europeo di allargare l’Ue all’Ucraina, alla Moldova, Georgia e Bosnia-Erzegovina. “L'Unione Europea ha deciso di procedere, dopo anni di ritardi, sulla strada della ricongiunzione con molti dei Paesi europei candidati a farne parte. Si tratta di un percorso a volte impervio, ma il cui profondo significato storico e politico riveste grande rilievo". E ha aggiunto: "Allargamento significa inclusione, accettazione delle differenze, solidarietà, valori agli antipodi rispetto alle pulsioni neo-imperialiste che provengono, in questo periodo, da Mosca".
MACRON MATTARELLA
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