Maria Teresa Meli per il “Corriere della Sera”
casa di tiziano renzi e laura bovoli 3
«Mi raccomando, portategli le medicine per il cuore». Sono le dieci meno un quarto e Renzi ha già sconvocato la conferenza stampa che avrebbe dovuto tenere nel pomeriggio, ma in questo momento si preoccupa solo delle condizioni di salute del padre. Non sembrerebbe avere né tempo né voglia di parlare d' altro.
Ma non è per questo che ha fatto saltare l' incontro con i giornalisti al Senato. Glielo hanno suggerito gli avvocati dei genitori. E nel frattempo anche lui ci aveva ripensato: «Giuridicamente l' arresto è un' assurdità totale e quindi è meglio tenere la partita sul piano giuridico. Faranno tanta fatica a giustificare quel provvedimento cautelativo. E se io facessi la conferenza stampa la butterei troppo in politica», spiega l' ex premier.
tiziano renzi con la moglie
Che fatica a non ironizzare sui modi e i tempi di quel provvedimento nei confronti dei genitori: «Tanto di cappello per il capolavoro mediatico dell' arresto di due settantenni qualche minuto prima delle sette di sera e per l' oscuramento dell' esito del voto dei 5 Stelle, ma io non risponderò alle provocazioni, non farò nessun fallo di reazione».
MATTEO E TIZIANO RENZI
I renziani duri e puri però mordono il freno. Sono convinti che qualcuno voglia eliminare dalla scena politica l' ex premier. Gozi si interroga: «Noi in realtà aspettavamo le Europee per valutare il da farsi rispetto a un nuovo soggetto politico, forse hanno temuto una nostra accelerazione e hanno voluto colpire subito». Ma il leader continua a ripetere come un mantra «calma e gesso».
È un invito alla cautela rispetto ai magistrati, però è anche un appello usare una linea prudente in politica. Del resto, solo dopo le Europee Renzi deciderà se andare per altri lidi, o, piuttosto (cosa che lo tenta molto), partire alla riconquista del Partito democratico. Ma adesso non è il tempo di parlare di politica. È sera e l' ex segretario cova amarezza e inquietudine.
MATTEO RENZI TIZIANO
Però non ha perso lo spirito battagliero di sempre. Si impenna se gli si chiede che cosa farà ora, se frenerà: «Hanno messo al gabbio mia madre, di più non potevano fare. Ora loro hanno finito e inizio io». Eppure Renzi sa che non sarà facile: «Vorrebbero giudicarci tutti nelle piazze populiste e aspettare un mio fallo di reazione.
tiziano renzi e laura bovoli
C' è una tale campagna di odio contro di me... Lo sanno anche i sassi dove vogliono andare a parare. Però è da vigliacchi mettere in mezzo la mia famiglia. Se la prendessero con me, avessero questo coraggio. Io sto qui, non mi muovo e non ho paura». L' ex segretario del Pd continua a non voler dare la croce addosso ai magistrati, almeno non direttamente, non mentre parla con la stampa.
casa di tiziano renzi e laura bovoli
Però fatica a non notare «certe stranezze»: «Se anche i miei venissero condannati, e così non sarà, riceverebbero comunque una pena meno pesante dell' arresto, così dicono gli avvocati. E quindi perché metterli ai domiciliari? Solo per lo spettacolo mediatico». Renzi è convinto, e nessuno riuscirà mai a fargli pensare il contrario, che «nel mirino» c' è lui. Però non dispera: «Tutta questa storia si rivelerà un boomerang». Certo non può non fare a meno di notare che invece «c' è chi si salva dai processi» con un voto sul web. Però poi il pensiero torna ai suoi: «Per fortuna c' è don Giovanni a dar loro conforto».
casa di tiziano renzi e laura bovoli 4
È il prete con cui i genitori dell' ex presidente del Consiglio hanno un rapporto intenso e che li sta assistendo anche ora. Lo possono vedere. E possono parlargli. Già, perché in questi arresti domiciliari dati per evitare che reiterino il reato o inquinino le prove possono continuare a incontrare chi vogliono, anche rappresentanti della loro società. Suona strano ma è così.
TIZIANO RENZI ALLA FESTA DELL UNITA DI RIGNANO
A metà giornata Renzi legge i messaggi che gli sono arrivati. In molti gli stanno dando la solidarietà in queste ore, ma questo non gli alleggerisce il peso di quel che è successo: «Anche se in tanti cercano parole di consolazione, io conosco la verità che nessuno vuole dire. Se non avessi fatto politica, oggi i miei genitori non subirebbero questo. Se loro sono in questa situazione umiliante è colpa del mio impegno politico di questi anni. Tutti noi siamo figli. E sappiamo che è doloroso far soffrire la tua mamma, il tuo babbo. Ti capita di farli soffrire quando la pagella non è quella che pensavano, quando torni troppo tardi dalla discoteca, quando salti scuola. È capitato a tutti noi, è capitato a me. Non avrei mai pensato, però, di farli soffrire così».
LAURA BOVOLI E TIZIANO RENZI
Del Pd, però, continua a non voler parlare: solo dei molti messaggi di solidarietà dei «Dem» che gli sono arrivati. E mentre li legge sul cellulare continua a dire: «Io non mollo, vado avanti come un treno». Che parte per dove? Parrebbe proprio che Renzi non lo sappia ancora. E il dilemma resta sempre quello, nonostante gli scossoni giudiziari: tentare una strada nuova o partire alla riconquista del Partito democratico?