Estratto da corriere.it
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(...) Tra gli interventi in ricordo dell’ex premier, quello di Matteo Renzi: «Silvio Berlusconi ha segnato vita politica come nessun altro — ha detto il leader di Italia viva —. La sinistra deve riconoscere in lui un unicum», quella sinistra «che ha pensato troppo a lui negli ultimi trent’anni, pensando in alcuni casi solo a lui».
Rivolgendosi alla destra, Renzi ha poi aggiunto che «il dibattito sulla sua eredità non ha senso. Proprio per le sue caratteristiche di unicità, non c’è un erede possibile per Silvio Berlusconi. Silvio Berlusconi ha degli eredi, i figli, ha un grande lascito nel mondo professionale. Ma l’eredità politica togliamoci dalla testa che qualcuno la possa raccogliere perché Silvio Berlusconi era più grande di quella eredità», ha detto il senatore di Italia viva ricordando che nel primo incontro con il Cavaliere «ho capito che il più grande lusso della vita sono i rapporti umani. È quello che mi porto dietro di lui: uno statista ma soprattutto un uomo capace di rapporti umani».
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Tornando sull’eredità politica, ha poi aggiunto, «ricordiamoci che nel 1998 quando perde le elezioni, Berlusconi sceglie la strada del popolarismo europeo, lo fa facendo arrabbiare tutti noi che stavamo nel Ppi. Questo, e lo dico a Salvini e a Meloni, è un punto politico su cui dovreste riflettere in vista delle Europee del 2024. Ha senso il patrimonio della destra se fa parte di una grande famiglia europea.».
A premier e vicepremier Renzi consiglia anche di non perdere tempo a parlare dell’intitolazione di opere e infrastrutture in suo nome: «Vedo che c’è una gara a inaugurarne. A Berlusconi farebbe piacere, ma se volete tenere alto il suo ricordo intestategli un grande taglio delle tasse nella prossima manovra».
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