giacomo matteotti
L'attore Alessandro Preziosi, al termine delle celebrazioni alla Camera per i cento anni dalla morte di Giacomo Matteotti, ha letto un brano dell'ultimo discorso del deputato socialista proprio dal suo scranno, che non sarà mai più occupato. Un discorso, pronunciato 100 anni fa, in cui Matteotti denunciò in Parlamento le violenze fasciste alle elezioni del 6 aprile del 1924. Quando Preziosi ha finito di leggere il discorso c’è stato un lungo applauso con una standing ovation dell’aula.
(ANSA) "Sono molto soddisfatta della cerimonia di oggi, soprattutto della lettura del discorso di mio nonno fatta dall'attore Preziosi. Mi ha colpita, è stato bellissimo. E' stato tutto molto bello. Mio nonno ce l'ho dentro di me. Posso anche non parlarne ma è parte di me". Così Laura Matteotti, nipote di Giacomo, dopo aver partecipato alla cerimonia alla Camera, a 100 anni dal discorso in cui suo nonno denunciò in Parlamento le violenze fasciste alle elezioni del 6 aprile del 1924.
La nipote, seduta nell'Aula di Montecitorio, a pochi metri di distanza dallo scranno in cui Matteotti recitò quel discorso, e a pochi metri delle più alte cariche dello Stato, intercettata dall'ANSA, ricorda inoltre che il 10 giugno sarà l'anniversario dell'uccisione del nonno, e si aspetta altri segnali dalla politica: In quella data ci saranno "tante cerimonie, e in molti lo riconcederemo a Lungotevere Arnaldo Da Brescia (dove si trova il monumento per Giacomo Matteotti ndr)". "Se mi aspetto un'altra opera o la presenza del governo in quel giorno? "Mi piacerebbe molto se ci fosse un altro segnale, se ci fossero più segnali" nel giorno dell'uccisione, ha aggiunto.
mattarella la russa meloni
Matteotti: Meloni, ucciso dallo squadrismo fascista
(ANSA) "Oggi siamo qui a commemorare un uomo libero e coraggioso ucciso da squadristi fascisti per le sue idee. Onorare il suo ricordo è fondamentale per ricordarci ogni giorno a distanza di 100 anni da quel discorso il valore della libertà di parola e di pensiero contro chi vorrebbe arrogarsi il diritto di stabilire cosa è consentito dire e pensare e cosa no".
laura matteotti
Lo dichiara la premier Giorgia Meloni in occasione del centenario della morte di Matteotti. "La lezione di Matteotti, - aggiunge - oggi più che mai, ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell'altro, sul confronto, sulla libertà, non sulla violenza". La lezione di Matteotti, spiega Meloni, "ci ricorda che la nostra democrazia è tale se si fonda sul rispetto dell'altro, sul confronto, sulla libertà, e non sulla violenza, la sopraffazione, l'intolleranza e l'odio per l'avversario politico". "Il 30 maggio 1924, - aggiunge la premier - Giacomo Matteotti ha pronunciato nell'Aula della Camera il suo ultimo discorso, che gli sarebbe poi costato la vita. In quel discorso, Matteotti difese la libertà politica, incarnata nella rappresentanza parlamentare e in libere elezioni".
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