Estratto dell’articolo di Mattia Feltri per “la Stampa”
FUMETTIBRUTTI
Non ho molta voglia di scrutare nelle motivazioni per cui bravi artisti come Zerocalcare e Fumettibrutti, o importanti associazioni come Amnesty e la Cgil, hanno deciso di non andare a Lucca Comics, per non avere nulla da spartire col manifesto dell'edizione 2023, sui cui confronta il simbolo della patrocinante ambasciata d'Israele. Non mi va di sdottoreggiare sulle ambasciate, che sono sedi diplomatiche degli Stati e non dei governi, a meno che i governi non siano totalitari, e dunque avere da ridire sull'ambasciata d'Israele significa avere da ridire sullo Stato d'Israele, non sul governo di Bibi Netanyahu.
ZEROCALCARE ANNULLA LA PRESENZA A LUCCA COMICS
[…] di saggezza ne basterebbe poca per sapere che manifestazioni come Lucca Comics esistono perché con gli eserciti ci si scontra, mentre con la cultura ci si incontra, e boicottare oggi Israele, come allora la Russia, significa proseguire la guerra senza nemmeno il disastroso incomodo di sporcarsi le mani di sangue. I due autori del manifesto, gli artisti israeliani Asaf e Tomer Hanuka, hanno infine deciso di restarsene a casa, a Tel Aviv. Hanno spiegato […] di non sentirsela di lasciare una zona di guerra per andare in una zona di guerra mediatica.
ZEROCALCARE BOICOTTA ISRAELE