LA GAFFE DI ROCCO CASALINO A BELVE: UNA POESIA DI BAUDELAIRE? MADAME BOVARY
Estratto dell'articolo di Mattia Feltri per “La Stampa”
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Se avete perso di vista Rocco Casalino, sappiate della sua ricomparsa l'altra sera a Belve, la trasmissione di Francesca Fagnani. Nel corso del colloquio, [...] Francesca ha chiesto qualche dettaglio a Rocco a proposito della sua sbandierata passione per Charles Baudelaire. In particolare, quale poesia amasse di più. Adesso non saprei, ha risposto lui, due o tre volte, costernato per i vuoti di memoria da cui è storicamente funestato. Senonché un ricordo gli è infine riemerso dalle profondità della passione: "Madame Bovary!". Che però non è una poesia, è un romanzo, e non è nemmeno di Baudelaire, bensì di Flaubert.
ROCCO CASALINO FRANCESCA FAGNANI - BELVE
[...] Casalino mi è sempre stato molto simpatico. E oggi me lo è ancora di più, saperlo smemorato apostolo di Baudelaire, uno che partecipò ai moti del Quarantotto per la democrazia, col popolo e per il popolo, e dopo l'elezione di Napoleone III fu disilluso al punto da definire il suffragio universale una scemenza cosmica.
Il popolo, il popolo onesto eccetera, cominciò a stargli sul gozzo, dichiarò che nulla era tanto ridicolo come cercare la verità nella maggioranza, che in un mondo del genere si governa giusto correndo dietro alla scempiaggine della società, ovvero a un "vasto banditismo" nel quale il suddetto amato e probo popolo si rivolta soltanto se gli aumentano il prezzo della birra. Ecco, che gli piaccia uno del genere, mi rende Casalino fraterno e, se mi dice quando, andiamo a diffondere Baudelaire anche presso Conte e Grillo.
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