Francesco Betrò per www.corriere.it
mattia santori
In principio Mattia Santori definì «tossico» il Partito democratico. Poi ci furono le polemiche sulla schedatura dei minori e lo scontro sulla legalizzazione della cannabis. Infine, dopo le elezioni del 25 settembre, durante l’analisi della sconfitta la sardina disse che il Pd era «malato», da smantellare. Però si sa, solo gli sciocchi non cambiano mai idea. E a Santori si possono dire tante cose, ma sicuramente non questa.
Dopo essersi iscritto al processo costituente che porterà alle primarie del 19 febbraio, la sardina, già eletta a Palazzo D’Accursio nelle liste dei dem, fa il passo definitivo prendendo la tessera di partito nel circolo del Pratello guidato dalla consigliera comunale Mery De Martino: «Innanzitutto è una scelta di rispetto nei confronti di una comunità che mi ha già accolto alle ultime elezioni. È una storia politica di persone che si incontrano e credo che lo facciano dentro una comunità politica che in questo momento è l’unica che si è messa in discussione nel centrosinistra.
STEFANO BONACCINI E MATTIA SANTORI A DUBAI
Credo che sia l’inizio di una rigenerazione». La scelta del Pratello non è casuale, sia per la simpatia politica con gli iscritti del circolo, sia per la storia che lo lega alle sardine: «Il Pratello è un luogo di coincidenze, come sardine abbiamo volantinato per la prima volta qui davanti. La canzone di Dalla che ci ha accompagnato è stata scelta in un bar qui vicino. Le sardine sono nate qui di fianco».
A convincerlo della bontà della scelta è stata anche la discesa in campo della ex vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Elly Schlein, che Santori ha deciso di sostenere apertamente dopo che in un primo momento si era dichiarato estraneo alla discussione sui nomi. Quando la neo deputata dem aveva sciolto le riserve sulla candidatura per la segreteria, il consigliere comunale aveva aggiunto che questo avrebbe facilitato «l’ingresso nel Pd di chi era sulla porta ad aspettare».
MATTIA SANTORI
Lui sull’uscio, ad aspettare, c’era stato un bel po’, inimicandosi anche una buona fetta del Partito democratico, almeno quello locale. Dalla segretaria bolognese Federica Mazzoni al suo vice Matteo Meogrossi, che aveva attaccato duramente la sardina dopo le sue parole post-elettorali. Molti avevano sostenuto Meogrossi a suon di «like», come Matteo Ruggeri e Valerio Gualandi (anche loro componenti della segreteria).
Contenta Valentina Cuppi, presidente del Pd: «Un nuovo iscritto, speriamo che ce ne siano tanti altri. Abbiamo bisogno di energia e di entusiasmo e di fare respiro alla base e anche a tutte le persone che vogliono arrivare da fuori». Per questo Cuppi sottolinea l’importanza della fase costituente e del rispetto dei tempi: «L’abbiamo già accorciato. Se tu tagli la fase costituente tagli anche la possibilità di entrare dentro come protagonista perché dai qualcosa a coloro che entrano che è già preconfezionato. Se vogliamo fare un nuovo Pd dobbiamo dare la possibilità alle persone nuove di dare il loro contributo».
BONACCINI - PAOLA DE MICHELI - ELLY SCHLEIN ALLA MANIFESTAZIONE PD A PIAZZA SANTI APOSTOLI elly schlein ELLY SCHLEIN mattia santori