1. MAZZARELLA PRESIDENTE BPER, LA BANCHIERA DELLE PRIVATIZZAZIONI
Fabrizio Massaro per il "Corriere della Sera"
cimbri
Al vertice di Bper si insediano i nuovi vertici voluti da Unipol, con Piero Montani ceo e una donna presidente: Flavia Mazzarella, 62 anni, attuale numero uno di Banca Finnat, in precedenza a lungo ai vertici dell' Ivass e prima ancora al Tesoro (1994-2002) dove è stata dirigente per le privatizzazioni nell' era di Mario Draghi direttore generale. Ma l' altra novità è che i grandi soci dell' ex popolare emiliana guidata fino ad ieri da Alessandro Vandelli non sono riusciti a imporsi in assemblea.
flavia mazzarella
La maggioranza dei voti è andata alla lista «di minoranza» di Assogestioni, sostenuta da soci pari al 23% del capitale; tutti e tre i candidati - Silvia Elisabetta Candini, Alessandro Robin Foti e Marisa Pappalardo - sono stati eletti ma il board è stato comunque composto dai sette candidati della lista Unipol (che ha preso di fatto solo i voti pari al 18,9% posseduto) e dai cinque della Fondazione Sardegna (anch' essa ha avuto solo i propri voti, pari al 10,2%).
PIERO MONTANI
Oltre a Mazzarella e Montani, gli eletti sono Gianni Franco Papa, Elena Beccalli, Maria Elena Cappello, Gian Luca Santi e Roberto Giay (per Unipol), Riccardo Barbieri, Alessandra Ruzzu, Gianfranco Farre, Monica Pilloni e Cristiano Cincotti (per Fondazione Sardegna). Il rovesciamento del fronte si è ripetuto anche per il collegio sindacale; Assogestioni ha eletto Paolo De Mitri e Patrizia Tettamanzi e Unipol, in minoranza, solo Nicola Bruni (presidente).
GIANNI FRANCO PAPA 1
Servirà un' altra assemblea per eleggere un sindaco supplente, non disponibile nelle liste. Non si tratta di tecnicalità: dimostra che il peso del mercato va tenuto in grande considerazione. Sarà una delle chiavi per affrontare il risiko bancario. Il numero uno di Unipol, Carlo Cimbri, si è espresso più volte a favore di un' aggregazione di Bper anche se non immediatamente, dato che ci sono da integrare i circa 600 filiali ex Ubi. Tuttavia anche la scelta di un banchiere come Montani è segno della volontà di traghettare l' istituto verso nuovi mari.
Uno di questi potrebbe essere la fusione con Banco Bpm. L' aggregazione tra le due ex grandi popolari del Nord creerebbe un terzo polo bancario alternativo a Intesa Sanpaolo e Unicredit; ad esso guarda con favore il ceo della banca lombardo-veneta Giuseppe Castagna, per la complementarietà delle reti, le fabbriche prodotto e la bancassicurazione con Unipol, dato che l' alleanza con Cattolica può sciogliersi a inizio 2023.
Fabiano Fabiani Mario Draghi
C' è anche almeno 1 miliardo di benefici fiscali sotto forma di Dta, anche se i tempi cominciano ad essere stretti: senza una proroga da parte del governo, per andare in porto entro l' anno una fusione dovrebbe essere annunciata non più tardi di giugno. Tuttavia Cimbri sembra più freddo sul dossier, sebbene possa esserci anche molta tattica negoziale.
Per Bper il dossier alternativo è la Popolare di Sondrio, una volta che si sarà trasformata in spa, con la quale ci sono fra l' altro forti legami nel risparmio gestito. Certamente con il board di Bper e l' arrivo di Andrea Orcel in Unicredit le figure di vertice sono ai loro posti. Ora tocca a loro.
flavia mazzarella
UNIPOL, MAZZARELLA DA EX VIGILANTE A PRESIDENTE BPER
Andrea Greco per "la Repubblica": Carlo Cimbri, capo di Unipol, conosce bene Flavia Mazzarella: nella calda estate 2012 proprio lei arbitrò l'aspra battaglia per Fondiaria Sai. E dalle intercettazioni disposte gli stessi inquirenti segnalarono la vicinanza dei vertici Unipol con l'arbitra Mazzarella, «con l' intento verosimile di fare fronte comune», contro i concorrenti esclusi Sator e Palladio.
PUPILLA DI DRAGHI
(Adnkronos) – Un altro periodo importante nella formazione e nella carriera di Mazzarella è precedente al ritorno alla Sapienza e riguarda l’incontro con l’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. Dal 1994 al 2002 Mazzarella è stata infatti al Ministero dell’Economia e delle Finanze lavorando per un lungo periodo all’Ufficio Privatizzazioni e anche come Segretario del Comitato di Consulenza Globale e di garanzia per le Privatizzazioni.
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Risale a quel periodo l’incontro e la collaborazione professionale con Draghi allora impegnato come Presidente della Sace a rinnovare l’ente nella difficile fase post tangentopoli. Un rapporto di stima e di collaborazione che continuò anche quando le carriere dei due presero strade diverse.
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E restando ancora allo spessore del curriculum di Mazzarella, non possiamo non ricordare due momenti molto importanti trascorsi prima in Isvap e poi in Ivass l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni che ha preso il posto e la funzione di Isvap.