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Da ansa.it
"La mia autocandidatura ha un valore assolutamente politico rispetto alla dimensione amichettista che determina il Premio Strega da sempre".
Fulvio Abbate, che ha proposto autonomamente, senza un presentatore, il suo romanzo 'Lo Stemma' (La nave di Teseo) all'edizione 2024 del Premio Strega risponde così al respingimento della sua autocandidatura, da parte del Comitato di Gestione.
Nel giorno in cui il Premio entra nel vivo, con la pubblicazione sul sito delle prime dieci proposte degli Amici della domenica, Abbate dice all'ANSA: "valuto come puro arbitrio la decisione del Comitato di Gestione. A suo tempo Maria Bellonci si era autocandidata con Rinascimento privato".
"In realtà non avrei difficoltà a trovare qualcuno che mi proponga, ma personalmente non cercherò nessun nome. Il fatto che respingano la mia autocandidatura esprime una situazione di imbarazzo. Si sarebbero dovuti porre il problema di non inserire nella dozzina 'Lo Stemma' dopo l'autocandidatura e questo avrebbe provocato in alcuni stupore". La nota in cui il Comitato di Gestione motiva la scelta, facendo riferimento al Regolamento, "è un modo per spegnere la cosa" afferma Abbate che aggiunge "sono Amico della Domenica perché godevo della stima umana di Annamaria Rimoaldi. Devo a questa meravigliosa lesbica l'essere stato più di vent'anni fa inserito tra gli Amici della Domenica".
Nel Regolamento di partecipazione citato dal Comitato viene tra le altre cose sottolineato che: "la segnalazione di un'opera da parte di un Amico costituisce il primo livello di selezione previsto dal premio, il quale non può essere affidato all'autore (nemo judex in causa propria)".
"Il regolamento non prevede che uno non possa autocandidarsi, lo fanno perché non mi vogliono e mettendo le postille mostrano la loro debolezza. Sono motivo di imbarazzo perché ho sempre detto quello che penso dello Strega. Lo vince sempre Veltroni per interposta persona. Lo potrebbe vincere anche un volantone del Pam se Veltroni lo ritenesse valido" incalza Abbate.
Ma se qualcuno volesse proporre 'Lo Stemma' cosa faresti a quel punto? "Prenderò in considerazione la cosa, ma io non lo cerco. Il problema non è lo Strega ma il sistema letterario che passa dallo Strega al Salone del Libro di Torino e Più Libri più liberi. Tra l'altro io le cose le dico, gli altri preferiscono tacere. Ricevo telefonate di persone che sono dalla mia parte.
Anche la mobilitazione fatta per Marino Sinibaldi per il Cepell è un esempio di questo sistema risibile. C'è un conformismo complessivo del ceto intellettuale" sottolinea Abate che non ha nessuna intenzione di mollare la questione. "Io domani o dopo domani mi riservo di continuare la mia battaglia. Sono pieno di fantasia. Mi inventerò qualcosa" afferma lo scrittore.
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