
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
EGOMANI DA TUBO CATODICO – ALDO GRASSO FA A PEZZI I TALK SHOW, ORMAI DIVENTATI UNA CORRIDA TRA EGO SOVRAESPOSTI: “IN TV, DISCUTERE È IMPOSSIBILE: NON CI SONO LE CONDIZIONI E SE CI SONO SFIORANO LA NOIA. MOTIVO PER CUI SI TENDE ALLA BARUFFA, CHE PROCURA ENORMI VANTAGGI. NON SEMPRE IN TERMINI DI ASCOLTO (ANCHE SE L'OSSESSIONE DELL'AUDIENCE È FATTORE DI CONDIZIONAMENTO), MA SOPRATTUTTO NELL'AMPLIFICAZIONE MEDIATICA…”
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
aldo grasso e lo scazzo galli loy a cartabianca
All'ennesima caciara scoppiata in un talk show, un lettore suggerisce di chiamare i conduttori (maschile sovraesteso) «animatori del villaggio turistico dell'informazione». È una definizione che di questi tempi suona tragicomica, ma il problema che sottende è reale: spesso i partecipanti a un dibattito dimenticano che la tv ha le sue regole ferree (lo scriviamo fin dai tempi dei primi Costanzo show ).
E se non si rispettano queste regole l'affidabilità dell'informazione è pari a zero. Il primo a dettare le regole è il conduttore, con la scelta degli argomenti, con la sua cultura, con la sua ideologia e con il suo metronomo incorporato.
Dalla scelta degli ospiti, dagli habitué di cui si circonda, dall'insistenza con cui alcuni di loro vengono invitati (con tanto di logo alle spalle), il conduttore esprime il suo orientamento, magari in maniera dissimulata, e condiziona la discussione (il talk è un luogo di potere, non dimentichiamolo). In tv, discutere è praticamente impossibile: non ci sono le condizioni (l'astratto non funziona) e se ci sono sfiorano la noia. Motivo per cui si tende alla baruffa, che procura enormi vantaggi. Non sempre in termini di ascolto (anche se l'ossessione dell'audience è fattore di condizionamento), ma soprattutto nell'amplificazione mediatica, sia sui media tradizionali che in rete.
La caratteristica principale del rissaiolo da talk è la sua sfacciataggine: può intervenire su qualsiasi argomento, tanto è più importante il modo con cui dice le cose che le cose stesse. Per questo i più penalizzati sono i cosiddetti intellettuali, così sicuri di sé, così presuntuosi da ignorare le regole della tv. Si comportano esattamente come i concorrenti del GF che, dopo un po', dimenticano la presenza delle telecamere. Alla fine, il talk rischia di diventare una corrida tra ego sovraesposti, feroci narcisismi e turisti dell'informazione. Cialtroneria spacciata per dialettica.
risse in tv 3
risse in tv 2
aldo grasso
aldo grasso
aldo grasso
risse in tv 4
DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI…
FLASH – NELLA FAMIGLIA ALLARGATA DEI BERLUSCONI, LA DOMANDA È SEMPRE LA STESSA: CHE CE FAMO CON…
RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL…
FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO…
PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO…
NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO…