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NOTTI TRAGICHE – ALDO GRASSO INFIERISCE SU “NOTTI EUROPEE”, LA TRASMISSIONE DI RAIUNO DI COMMENTO E ANALISI SUGLI EUROPEI: “L’IMBARAZZO CREATO DA MAZZOCCHI È L’IMBARAZZO STESSO CHE SI PROVA NEI CONFRONTI DEL SERVIZIO PUBBLICO. QUAL È IL CONTRIBUTO DI UBALDO RIGHETTI? E CHE SENSO HA CHE TONY DAMASCELLI SI COLLEGHI DA CASA SUA? MI DICONO CHE SIA UN PROGRAMMA ‘CRINGE’…” – VIDEO: LO SCAZZO TRA MAZZOCCHI E ADANI

Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”

 

MARCO MAZZOCCHI - NOTTI EUROPEE

Capisco che non è bello infierire dopo la grande lezione di calcio che la Spagna ha impartito all’Italia, ma le trasmissioni che Rai Sport dedica a Euro2024 giocano male come Di Lorenzo o Chiesa o Scamacca. Lasciamo perdere le telecronache di Alberto Rimedio e Antonio Di Gennaro, pedisseque e prive di qualsiasi illuminazione, ma sono i post-partita che sono letteralmente inguardabili.

 

Conosco un po’ le dinamiche interne di Viale Mazzini e forse il direttore Jacopo Volpi ha dovuto fare scelte che accontentassero gli appetiti della nuova maggioranza. Ma che brutto andare fra poco in pensione portandosi dietro l’onta di aver posto il sigillo su una trasmissione come «Notti europee». […]

 

NOTTI EUROPEE

L’altra sera quando Marco Mazzocchi ha invitato Lele Adani e Alessandro Antinelli ad «andare a dormire» (come vogliamo definire i modi poco urbani del conduttore?) mi sarei aspettato che la direzione intervenisse e invitasse il conduttore a smetterla di fare il gigione, il padrone di casa, lo spiritosone della compagnia.

 

L’imbarazzo creato da Mazzocchi è l’imbarazzo stesso che in questi casi si prova nei confronti del servizio pubblico. La mia aspettativa è solo un blando esercizio di retorica perché Jacopo Volpi sapeva benissimo cosa sarebbe successo ad affidare una trasmissione così importante a Marco Mazzocchi e Paola Ferrari.

 

LELE ADANI ALESSANDRO ANTINELLI - NOTTI EUROPEE

Bisogna tener conto del pubblico della Rai e ci sta anche che Paola Ferrari, dopo l’umiliazione di Gelsenkirchen, apra la trasmissione con questa memorabile arguzia: «Non abbiamo preso gol, perché l’unico gol della Spagna è stato un autogol». «Ci sta» è un modo di dire.

 

Ci sta anche un Eraldo Pecci a fare le sue battute, ma qual è il contributo di Ubaldo Righetti? E che senso ha che Tony Damascelli si colleghi da casa sua? A dare le pagelle, poi? Tre minuti di Lele Adani, dal campo di gioco, valgono mezz’ora di chiacchiere di Fulvio Collovati. Dalla panchina (sempre da casa) hanno chiamato Leonardo Bonucci per farci sapere che abbandona il calcio. Mi dicono che sia un programma «cringe». Non so bene cosa voglia dire, ma mi fido.

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