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“NICOLA PORRO HA GIURATO FEDELTÀ A MEDIASET MA AVREBBE FATTO MOLTO COMODO ALLA RAI” - ALDO GRASSO: “È IL CONDUTTORE CHE A VIALE MAZZINI NON C'È: DI DESTRA MA NON FANATICO. IN QUESTI ANNI, POI, HA MIGLIORATO NON POCO IL SUO MODO DI CONDURRE. NON CAPISCO SOLO COME PORRO POSSA AVERE UNA CERTA SINTONIA CON GINEVRA BOMPIANI (IMMAGINO CHE LA INVITI SOLO PER SCOPI UTILITARISTICI, PER ACCENDERE IL DIBATTITO). SULL'INVASIONE RUSSA, BOMPIANI È LA VERSIONE COLTA E SNOB DI GIULIETTO CHIESA, QUELLI CHE ‘ZELENSKY È UN CRIMINALE’”
Estratto dell’articolo di Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Nicola Porro ha detto di no alla Rai, ha giurato fedeltà a Mediaset e, in cambio, ha avuto ospite in studio il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sto scherzando, ovviamente, non c'è alcun nesso di causalità fra le due cose. È pura casualità. Però Porro avrebbe fatto molto comodo alla Rai: […] è il conduttore che a Viale Mazzini non c'è: di destra ma non fanatico. In questi anni, poi, ha migliorato non poco il suo modo di condurre.
Ricordo una frase di Carlo Freccero, quando Porro conduceva «Virus» su Rai2: «È bello, intelligente, con un'agenda ottima. Appartiene alla categoria di quelli che vanno in vacanza a Saint Tropez e che non sentono dal profondo la pulsione animale».
La «pulsione animale» deve essere quella […] determinazione di chi vuol risalire la china. Adesso è più risoluto, tanto da sdoppiarsi in un altro da sé (in «Zuppa di Porro» sembra la versione liberal di Mario Giordano). A «Quarta repubblica» (Rete4), con il presidente del Consiglio dimostrava una certa familiarità, tanto che a un certo punto Meloni l'ha chiamato per nome «Vedi, Nicola…». Forse adesso usa così, nei negozi ti danno del tu. È stato anche molto abile nel porre domande «alzando la palla», come si dice in gergo, in modo che Meloni potesse schiacciare a rete […]
[…] non capisco come Porro possa avere una certa sintonia con Ginevra Bompiani (immagino che la inviti solo per scopi utilitaristici, per accendere il dibattito). Sull'invasione russa, Bompiani è la versione colta e snob di Giulietto Chiesa, quelli che «Zelensky è un criminale».
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