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Marinella Venegoni per la Stampa
Questa sera canto io , il memoir di Adriano Aragozzini in uscita oggi con l' editore La nave di Teseo, ci ricorda che c' era vita spericolata ben prima di Vasco. Concerti, aerei, passioni, amorazzi, e ah Sudamerica, quanti milioni ha fatto guadagnare all' impresario romano.
Che fra pop e cinema e tv ha portato in scena Gino Paoli e Gina Lollobrigida, Mario Del Monaco e Gianni Morandi, Modugno, Arbore e persino Tina Turner: con la quale Adriano (78 anni) confessa di aver avuto una torrida e romantica storia d' amore.
Il libro è uno spaccato istruttivo e divertente dell' Italia dello spettacolo e della tv fra i '60 e i '90, quando lo spread non era stato inventato. Con queste 480 pagine (e una mostra che inaugura domani con Renzo Arbore nel castello di Palombara Sabina dov' è vissuto a lungo), Aragozzini celebra 50 anni di una carriera cominciata nel giornalismo e proseguita nel management e nell' organizzazione di eventi.
Uno su tutti, il Sanremone: per Aragozzini aver firmato il Festival è stato come per uno scienziato vincere un Nobel. Fra l' 89 e il '94, la kermesse (dove fece tornare l' orchestra dopo anni di basi registrate), diede popolarità a lui e al suo carattere sulfureo.
Caro Aragozzini, lei scrive di esser stato un manager di destra sempre in mezzo ad artisti di sinistra, da Gino Paoli in poi.
«Allora l' intellighenzia era di sinistra: facevamo eccezione io per gli impresari e Battisti per i cantanti. Paoli? Mi convinse a trasformarmi da ufficio stampa in manager: "Ti dico tutto, non preoccuparti"».
Oggi è l' anniversario della morte di Tenco, che lei conobbe bene.
«Ho letto ritratti di Luigi che non corrispondono per nulla. Era un tipo divertente, faceva scherzi. Diventava serio e oscuro solo quando doveva conquistare una donna».
Lei ha un' ipotesi su quel drammatico gesto?
«Come scrivo, quando Gino tentò il suicidio, fra artisti e pittori andava di moda il Pronox con il whisky. Non se ne parlava ma tutti lo facevano, la cocaina non c' era. Penso che Luigi, pur nell' amicizia che li legava, avesse un po' il complesso di Gino, che aveva successo e le cui canzoni erano cantate da Mina. Forse il suo gesto è stato un' emulazione dell' amico, con uguali sostanze».
Colpisce l' aspetto umano di molti Vip, e da Morandi a Nicola Di Bari c' è gente che non ne esce bene. In Italia, non si fa.
«Nella prefazione chiedo che gli artisti non si permettano di protestare: ho raccontato il 20 pr cento».
Lamenta che la tv fosse in mano alla politica, ma Biagio Agnes che la mandò a Sanremo era suo amico.
«Di lui ricordo una frase: ho fatto il lottizzatore perché ero obbligato, ma la differenza è che prendevo il meglio».
Patty Pravo, un' avventuriera. La portò in Scozia per sposarsi con Riccardo Fogli, per promozione.
«Grande personaggio. Una girandola di amori, una che disse no in faccia a Fellini che la voleva in un film. Per far tornare Nicoletta sui giornali organizzai le nozze con Fogli a Gretna Green, cittadina famosa perché dal 1754 lì si sposavano tutti coloro che non lo potevano fare altrove per qualunque ragione, compreso un altro matrimonio».
Ma lei è uscito spesso dai confini canzonettari. Ha esportato alla tv messicana Mario Del Monaco e Gina Lollobrigida.
«Gina voleva guadagnare molti soldi, la convinsi a cantare. All' Hotel Camino Real l' astronauta Neil Armstrong si prese una gran cotta per lei e andò poi a incontrarla a Roma. Mario Del Monaco, che doveva interpretare l' Otello , si scaldava la voce alle 4 del mattino e in hotel ci fu una rivolta. Viaggiare senza sua moglie lo mandava fuori di senno».
S' indovina un' attività sessuale esuberante, in molte trasferte
«Già, ci sono pure io nudo che corro dietro a una geisha in un albergo giapponese. Ma l' interprete principale era Paoli. Piaceva da morire alle donne, dicevano che era brutto ma correvano tutte. Era anche bizzarro.
Durante una gara di tiro subito sospesa, centrò il piccione dalla finestra di un albergo. E tenne per giorni un pinguino nella vasca da bagno di un hotel».
Però le sue memorie non sanno mai di nostalgia.
«Non ho nostalgie, guardo sempre avanti. Ho un progetto, ora».
E Tina Turner si risentirà, del segreto violato?
«È una donna molto spiritosa. Ho ancora lettere con le sue labbra e telegrammi quotidiani. Peccato, era un periodo brutto per me, mi stavo separando, avevo i conti bloccati».
Ha accompagnato il successo all' estero di Modugno e di Renzo Arbore
«Due numeri uno assoluti e con voglia di sfida. Quanti chilometri, insieme».
Lei ha scoperto Bocelli in spiaggia, suo vicino di ombrellone in Versilia, ma non è riuscito a convincere un discografico.
«Meno male che c' è stata Caterina Caselli, è la più grande».
Morandi poteva lavorare in America, ha rifiutato.
«Disse di no a una permanenza di sei mesi negli Usa per il lancio. Sono pigri, non vogliono lasciare la bella casa la moglie. Sono provinciali. Comunque il mio lavoro oggi non ha più ragione, si fa dalla scrivania».
Capitoli finali sulle traversie giudiziarie: nella stagione di Mani Pulite si fece una settimana di carcere, su sei processi una condanna confermata e cinque assoluzioni.
«Ma innocente sono sempre stato, di tutto. Ogni volta che ci penso mi sento male».
aragozzini verroadriano aragozzini mara venieradriano aragozziniadriano aragozzini e rosanna lambertucci Aragozzini racconta il festival aragozzini foto mezzelani gmt Pippo Baudo Renzo Arbore e Adriano Aragozzini adriano aragozzini
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