al bano famiglia nel bosco nathan trevallion e a catherine birmingham

“QUANTO CAPISCO LA FAMIGLIA CHE VIVE NEL BOSCO, METTO LORO A DISPOSIZIONE UNA CASA. E ANCHE UN LAVORO” – AL BANO, NEO-RURALE ANTE-LITTERAM: “LA LORO DECISIONE DI VIVERE NEL VERDE? AVEVO FATTO LA STESSA SCELTA PER ME, ROMINA E I NOSTRI FIGLI" - "SONO CONVINTO CHE QUEI GENITORI SIANO BRAVE PERSONE E CHE SIANO STATI MALTRATTATI PER UNA SCELTA DI VITA CONTROCORRENTE, ALLA ROBINSON CRUSOE. LA DECISIONE DEI GIUDICI? MI SEMBRA UNA ESAGERAZIONE AVER DISPOSTO L'ALLONTANAMENTO DEI FIGLI..."

Vai all'articolo precedente Vai all'articolo precedente
guarda la fotogallery

 

Rosanna Scardi per corriere.it - Estratti

 

«Quanto capisco la famiglia che vive nel bosco, avevo fatto la stessa scelta per me, Romina e i nostri figli. Ora metto loro a disposizione una casa. E, se mi contatteranno, anche un lavoro perché non si voltano le spalle all’umanità».

 

al bano famiglia nel bosco Nathan Trevallion e Catherine Birmingham

Al Bano Carrisi interviene sulla vicenda di Nathan Trevallion e a Catherine Birmingham, la famiglia che vive in un bosco di Palmoli, in provincia di Chieti, a cui il Tribunale per i minorenni dell’Aquila ha disposto l’allontanamento dei loro tre figli, che si trovano dal 13 novembre in una casa protetta mentre la mamma è in un alloggio separato. I motivi della decisione sono l’inadeguatezza dell’alloggio e l’unschooling dei figli che li priverebbe di vita sociale. 

 

Al Bano, da cosa nasce la vicinanza alla famiglia Trevallion? 

«Ho vissuto anch’io in una casa vicino al bosco, lontana dal centro abitato e a prova di comodità. E, quando ho sentito la loro storia, sono rimasto impressionato. La mia è stata una scelta. Non volevo che i miei figli vivessero nel caos e nell’inquinamento. Mi sposai con Romina il 26 luglio del 1970; cominciai a far costruire la nostra casa a settembre. Alla fine dell’anno successivo, ci vivevamo. 

al bano famiglia nel bosco Nathan Trevallion e Catherine Birmingham

Sempre compatibilmente con il mio lavoro che mi ha sempre portato a viaggiare». 

 

Aveva forniture di acqua ed energia elettrica? 

«L’acqua la sto ancora aspettando. Usiamo quella che proviene dai pozzi artesiani. Per avere l’elettricità, nel 1970, dovetti pagare 20 milioni di vecchie lire all’Enel». 

 

Perché non tornò a casa dai suoi genitori? 

«Papà era contro di me. Lui, che per tutta la vita aveva lavorato in campagna, non accettava la mia decisione di vivere in una masseria». 

 

Alla base della decisione del Tribunale per i minorenni dell’Aquila c’è il bagno (esterno al casolare e a secco) ritenuto non accettabile. 

«Fino a quando avevo 17 anni ho vissuto in una casa con il bagno esterno. In molte abitazioni era fuori, vicino alla cucina». 

 

MATRIMONIO DI AL BANO E ROMINA POWER

(...)

Cosa offre ai Trevallion? 

«Nella mia tenuta ci sono parecchi appartamenti. Sono vicino al bosco, ci sono gli animali. Invito loro a venire e vedere. Gli offro casa a titolo gratuito e senza limiti di tempo. Loro sanno quello che stanno facendo e io pure». 

 

Cosa intende dire? 

«Mi stanno cercando gli autori di tanti programmi televisivi, ma io non voglio dire altro perché c’è chi potrebbe pensare che voglia farmi pubblicità. Seguo solo il mio istinto. Sono convinto che quei genitori siano brave persone e che siano stati maltrattati per una scelta di vita controcorrente, alla Robinson Crusoe. E poi, abbiamo visto tutti le immagini dei loro bambini felici». 

 

al bano

Non è d’accordo con la decisione dei giudici? 

«Ognuno fa il suo mestiere, non entro nel merito. Dal punto di vista umano, mi sembra un’esagerazione aver disposto l’allontanamento dei figli. All’umanità non ho mai girato le spalle, come quando ci fu la calata degli albanesi in Italia negli anni ’90 e ospitai alcune famiglie; lo stesso ho fatto con due famiglie ucraine per un anno: quando ero a casa, mangiavamo tutti insieme». 

 

È disposto anche ad offrire un lavoro a papà Nathan e a mamma Catherine? 

«Me lo dicano loro. Le loro facce mi ispirano fiducia. E li capisco in pieno. Li aspetto». 

Lei è sempre stato orgoglioso delle sue origini contadine. 

«Certo e sono felice per le piccole battaglie fatte. Che non sono nulla di eccezionale. Faccio solo quello che sento sia giusto». 

 

(...)

MATRIMONIO DI AL BANO E ROMINA POWER

 

al bano carrisila casa messa a disposizione per la famiglia nel bosco la casa messa a disposizione per la famiglia nel bosco