
DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU…
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1 - TAYLORISMO ALLE VONGOLE...
C'è da stropicciarsi gli occhi a leggere i giornali sull'accordo salariale in materia di produttività . Come al solito, il problema su cui ci si concentra è se la Cgil firma o non firma (tendenzialmente, ormai è sempre la seconda). E domani, al massimo, qualcuno si chiederà quanti voti muove (e verso dove) quello che dovrebbe essere il sindacato con più iscritti. Insomma, tutto in politica e tutto in chiave ideologica. Ma non logica. Eppure basterebbe fermarsi ai titoli di prima pagina, come questo in prima pagina sul Corriere delle banche creditrici: "Accordo sui salari senza la Cgil. Meno tasse sul lavoro se aumenta la produttività ".
Non è una sintesi da titolazione scorretta, ma è proprio così: se aumenta la produttività , lo Stato mette a disposizione un paio di miliardi in termini di minor tassazione sul lavoro. E' un'idea decisamente astuta: tu lavori di più (o vieni fatto lavorare meglio dalla tua azienda), e in cambio vedi più soldi netti in busta paga. L'azienda è contenta, tu sei contento e il governo sarà un po' meno impopolare. Anche 50 euro in più sul netto, possono spostare qualche milione di voti (poi magari il Comune ti aumenta la Tarsu, ma tu non colleghi).
Ma la produttività aziendale a chi giova? Alle due parti aziendali. E perché una maggior produttività la deve pagare lo Stato? L'aumento di produttività è quindi un principio etico che merita una detassazione? Come fosse la tutela della salute o delle lavoratrici madre? Benissimo, ma allora è una scelta politica. E allora diciamolo che quello di ieri è un accordo politico, anziché "buttarla" in politica con la Cgil o non la Cgil. E che i datori di lavoro, o i lavoratori fancazzisti di oggi, guadagneranno dei soldi in più a spese di tutto il resto della comunità .
2 - GOVERNARE CON IL TERRORE...
"Il rinvio sulla Grecia fa tremare l'eurozona. Soltanto lunedì la decisione per evitare il crac. Napolitano e Hollande uniti: âAtene non scivolerà fuori" (Corriere, p. 6). Ragionieri ed euroburocrati travestiti da banchieri, contro burocrati socialisti che non hanno mai lavorato in vita loro? Poi passa la Stampa e stende un tappeto di bava: "Napolitano-Hollande uniti per l'integrazione" (p. 8).
3 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Statali ma precari. Entro fine anno posti a rischio per 80 mila persone" (Corriere, p. 11). Sindacati in allarme. Sindacati dei precari, che avevate capito?
4 - CHE FAI, MI CACCI?...
Ma chi comanda, chi ha i soldi e chi ha i voti nel Pdl? Il Banana sotto eterno ricatto delle zoccole, o il suo ex assistente scappato dalla Sicilia di suo papà notabile Diccì? La prima che hai detto. "Primarie Pdl, nuovo match Berlusconi-Alfano. Il segretario resiste, però la data slitta a gennaio. Cinque ex fedelissimi se ne vanno. Ma per il Cavaliere è tutto finito: âNon si fanno neppure tra 2 mesi. Serve un altro partito'. E Angelino minaccia le dimissioni" (Repubblica, p. 9, bei pezzi di Bei e Buzzanca il terzo).
5 - CHE FAI, MI CACCI?/2...
Preoccupatissima la Stampa dei Lingotti in fuga, visto che per Marpionne Monti va appoggiato in ogni modo: "Bersani, messaggio a Monti. âMeglio che non si candidi" (p. 1). Il prossimo avvertimento del temibile Culatello è uno stinco di maiale sul letto della casa in affitto a Silva Plana.
6 - LA STANGATA A SEGRATE (o il colpo dell'anno?)...
Truffa, truffa, falsità , direbbe Loche De Bortoli. "Nella chiavetta non c'era niente. Nuovi dubbi sul sequestro di Spinelli. E intanto il capobanda ci ripensa e parla ai pm: secretato l'interrogatorio. Offerta in cambio di 35 milioni, avrebbe dovuto contenere audio e video utili a Berlusconi sul lodo Mondadori".
Sul Corriere, Luigi Ferrarella e Giuseppe Guastella riferiscono il particolare che, se fosse confermato, porterebbe lo Spinelli-gate direttamente a Cinecittà (p. 23). Il che, obiettivamente, è un po' la naturale aspirazione del Banana. Manca solo un'intervista di il presidente di Medusa Carlo Rossella che dica: "Ok, compro la sceneggiatura, ma chiudete questa inchiesta rapidamente che se no si avvelena la campagna elettorale".
Sugli altri giornali, invece, tiene banco la caccia all'ideatore del sequestro-ricatto. Sulla Stampa, Paolo Colonnello studia bene gli orari e la mappa delle celle telefoniche, contenuti nell'ordinanza d'arresto. E fa due più due con il bizzarro comportamento del capo-banda, che non parla con il gip ma si apre un po' con il "cattivissimo" pm Bokassa.
"Sequestro Spinelli. Ora è caccia al settimo uomo. I capibanda a Segrate nelle prime fasi del rapimento. Hanno incontrato la persona che aveva in mano i dvd. Mentre i complici erano già nella casa di Bresso i due si trovavano presso gli uffici del ragioniere" (Stampa, p. 12). Carlo Rossella ha sicuramente un buon alibi: il presidente di Medusa a quell'ora è già a letto con le fette di cetriolo sugli occhi e le mani e i denti lavati per la centosettesima volta del giorno. Sul Messaggero, Claudia Guasco spiega che i due uomini che la notte facevano la posta sotto l'ufficio di Spinelli "aspettavano la talpa oppure il mandante" e che questa "è la pista degli investigatori" (p. 10).
Bella, sempre sul Messaggero, l'intercettazione sulla valigia di soldi nella botola. Il Cetriolo Quotidiano, un po' a sorpresa, si tiene basso e preferisce concentrarsi su Lusi: "Ecco tutti i bonifici di Lusi: al Cfs di Rutelli 1,1 milioni" (p. 3). Come se tutti sapessimo che cosa sia il "Cfs". Si tratta del "Centro Futuro Sostenibile", spiegano subito in seconda riga Marco Lillo e Valeria Pacelli. Roba grossa, sto âCfs. Il problema di Rutelli secondo i cetriolanti? Sono 330 mila euro in più di quanto si sapesse finora. Ah, però. Forse era meglio dedicarsi tutti alla Stangata di Segrate.
7 - SBIRRI IMPRODUTTIVI...
Guerra tra poveri di portafogli e poveri di spirito al cuore dello Stato: "Poliziotti contro il Viminale: âSabato tutti in ferie'. I sindacati: il ministero non ci tutela, obiezione di coscienza per i cortei di Cobas e Casa Pound" (Repubblica, p. 19). Nel senso che alcuni poliziotti sfileranno pacificamente al secondo corteo. Appunto per la prefettessa-capo e i suoi prefettini: Riconsiderare produttività della Celere. Legare i buoni benzina per i mezzi al rapporto manganello/numero di echimosi accertate.
8 - LAMPI DI DEMOCRAZIA NEI GIORNALI...
Minaccia di sciopero dei giornalisti contro la legge sulla diffamazione. Visto che non si tratta di astenersi dal lavoro per bieche rivendicazioni produttive, o peggio, contro il padrone, grande spazio su tutti i giornali.
9 - FREE MARCHETT AMARISSIMA...
Corriere delle professioni liberali: "La nuova vita dell'amaro Averna. Soci e debutto in Piazza Affari. Mandato a Vitale e associati per la ricerca di investitori" (p. 31). Ok, riassunta rozzamente: alla famiglia Averna servono soldi e sono pronti a spenderne molti in consulenti e mediatori bancari per poi guadagnarne di più. Anche questa è "maggiore produttività ". Dei soldi.
Per liberarvi di noi, ma anche no: colinward@autistici.org
DAGOREPORT - È ORA D’ALLACCIARSI LE CINTURE. L’INTELLIGENCE OCCIDENTALE E' NEL PANICO TOTALE: SU…
DAGOREPORT - VABBE’, HA GIRATO LA BOA DEGLI 80 ANNI, MA QUALCOSA DI GRAVE STA STRAVOLGENDO I…
DAGOREPORT - LE “DUE STAFFE” NON REGGONO PIÙ. IL CAMALEONTISMO DI GIORGIA MELONI NON PUÒ PIÙ…
DAGOREPORT - LA CACCIA GROSSA AL LEONE DI TRIESTE INIZIA COL CDA DEL 24 APRILE MA SI CONCLUDERÀ A…
DAGOREPORT – ATTENZIONE: SI AGGIRANO CORVI SUL CUPOLONE – CON BERGOGLIO ANCORA CONVALESCENTE, L’ALA…
DAGOREPORT - CERCASI DISPERATAMENTE TALE MELONI GIORGIA, DI PROFESSIONE PREMIER, CHE DEFINIVA…