
DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA…
1- CELENTANO A SANREMO, COMPENSI IN BENEFICENZA
Al. S. per "Il Corriere della Sera"
«Noi il nostro Tevez lo abbiamo ingaggiato, a differenza di altri. Il Tevez di quest'anno è Adriano Celentano». Probabilmente Mauro Mazza, direttore di Raiuno, non ha pensato alla possibile associazione di idee che avrebbe potuto scatenare la sua battuta, il parallelo tra le quotazioni del fuoriclasse del Manchester City e il superingaggio che verrà corrisposto al «Molleggiato» per la sua partecipazione al Festival della Canzone italiana.
Le polemiche che hanno accompagnato il ritorno del cantante a Sanremo sono riaffiorate anche nel corso della conferenza stampa. Ma è stato Gianmarco Mazzi, il direttore artistico della manifestazione, a sgombrare subito il campo da ogni dubbio: «Celentano distribuirà tutto il suo compenso in beneficenza». Non solo: «Si farà personalmente carico degli oneri fiscali legati ai compensi e saranno a carico suo anche tutte le spese di permanenza all'Ariston. Tanto per essere chiari: venire a Sanremo a lui costerà un sacco di soldi».
CIFRE E BENEFICENZA
Mazzi ha chiarito quali saranno le cifre in campo e come saranno poi redistribuite. Qualora partecipasse ad una sola serata, Celentano percepirà 350 mila euro. Nel caso di due serate, la somma salirà a 700 mila.
E salirà ulteriormente a 750 mila qualora alla fine l'artista decidesse di partecipare a quattro o a tutte le serate. Quanto alla beneficenza, Celentano destinerà i compensi a uno o due ospedali di Emergency (a seconda di quanto sarà effettivamente il compenso finale, comunque si parla di 100 mila euro ciascuno) e a 20-25 famiglie bisognose che saranno indicate dai sindaci di Milano, Roma, Firenze, Napoli, Verona, Cagliari e Bari e a cui saranno corrisposti assegni da 20 mila euro. Mazzi ha parlato di una polemica «scatenata in modo rabbioso», forse «perché c'è sempre la paura che Celentano parli anche e non si limiti a cantare».
«ADRIANO E' LA STORIA»
Anche Gianni Morandi, per il secondo anno consecutivo in veste di presentatore, ha tagliato corto sulle polemiche, prendendosela con una classe politica «che non ha titolo di parlare di moralità » e che «scarica sugli artisti i propri fallimenti».
Poi il presentatore ha aggiunto: «Portare Celentano a Sanremo è un sogno che abbiamo da sempre: lui è Sanremo, proprio qui iniziò le sue provocazioni nel 1961 cantando '24 mila baci». E ancora: «Celentano è la storia, è la musica, non si discute averlo. Celentano è l'Italia. Lo conosco da 49 anni e la cosa che mi sorprende è come riesca sempre a creare una rivoluzione ogni volta che arriva, ad attrarre l'attenzione. à come se il festival di Sanremo fosse il festival di Celentano, all'insegna di Celentano, e questo ci aiuterà ».
2- DA SINISTRA: "COMPENSO SPROPORZIONATO E IMMORALE"
Renato Franco per il "Corriere della Sera"
I compensi in Rai - tv di Stato, soldi pubblici - fanno sempre discutere, pure quando non c'è la crisi, figurarsi ora. Per Celentano a Sanremo si parla di 300mila euro a puntata, fino a un massimo di 750mila, anche se le puntate fossero tre o più. Sul tema, compensi troppo elevati, il dg Lorenza Lei ha risposto in commissione di Vigilanza: «La Rai opera in un mercato fortemente concorrenziale in cui la risorsa umana con le sue capacità e competenze artistiche, tecniche, creative costituisce il patrimonio più rilevante.
In questo contesto non è agevole definire dei costi standard per figure artistiche e manageriali di più alto livello ed i compensi devono essere comunque commisurati alla capacità di produrre risultati». Posizione che non condivide Roberto Rao, capogruppo Udc in Vigilanza, che si chiede via Twitter: «Sui compensi a Celentano il dg invoca la concorrenza. Ma chi altro avrebbe offerto tanto per ospitare il Molleggiato? Mediaset? La7?».
Anche a sinistra, area in cui solitamente viene accostato Celentano, si eccepisce. «Il compenso è sproporzionato e immorale» fa sapere il deputato del Pd Marco Carra che ha depositato un'interrogazione parlamentare sul tema. Celentano non si cura di loro, guarda, passa e applica alla vicenda i suoi noti silenzi. La firma sulla sua partecipazione al Festival (14-18 febbraio) però non c'è ancora.
Oggi, conferenza stampa di presentazione di rito, si capirà qualcosa di più, anche se pare che Celentano sia orientato per le due serate, ma nulla esclude un suo coinvolgimento più ampio. Celentano, si dice, ha accettato quanto proposto dalla Rai, cifre di mercato. Il direttore artistico Mazzi aveva annunciato che Adriano avrebbe devoluto tutto in beneficenza. E Celentano che dice? Niente, non parla.
DAGOREPORT – PUTIN NON PERDE MAI: TRUMP ESCE A PEZZI DALLA TELEFONATA CON “MAD VLAD”. AVEVA…
DAGOREPORT! ASPETTANDO IL 2 APRILE, QUANDO CALERÀ SULL’EUROPA LA MANNAIA DEI DAZI USA, OGGI AL…
DAGOREPORT: IL LATO POSITIVO DEL MALE - LE FOLLIE DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HANNO FINALMENTE…
DAGOREPORT: QUANTO DURA TRUMP? – FORTI TURBOLENZE ALLA CASA BIANCA: MARCO RUBIO È INCAZZATO NERO PER…
FLASH – CARLO CALENDA VUOLE INCASTRARE FRATELLI D’ITALIA, LEGA E PD: DOMANI ALLA CAMERA I DEPUTATI…
DAGOREPORT - L’ULTIMA, ENNESIMA E LAMPANTE PROVA DI PARACULISMO POLITICO DI GIORGIA MELONI SI È…