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Marco Giusti per Dagospia
the last face sean penn charlize theron
Tutti pronti per Cannes 2016? Ci sono buone notizie? Anche se molti di questi titoli vengono dati come sicuri da più parti, la lista dei film in competizione verrà rivelata solo giovedì mattina. E c’è buio fitto, anche se non dovrebbero mancare buone sorprese, per la compagine italiana. Intanto, vediamo.
Americani. Capitanati da Woody Allen, che aprirà ufficialmente il Festival la sera dell’11 maggio, con Café Society, viaggio tra gli ebrei americani che si mossero da New York a Los Angeles negli anni’30, con Kristen Stewart, Jesse Eisenberg, Blake Lively e Steve Carrell, dovrebbero esserci presenze piuttosto forti. Si va dallo Steven Spielberg, fuori concorso, alle prese con Il GGG di Roald Dahl, interpretato da Mark Rylance e Rebecca Hall, a The Last Face di Sean Penn con Javier Bardem e Charlize Theron, sugli aiuti umanitari in Africa. Tema nobile, ma ancora senza distribuzione.
Vengono dati come sicuri Loving di Jeff Nichols, il regista di Take Shelter, con la coppia Joel Edgerton-Ruth Negga, alle prese col razzismo della Virginia degli anni ’50 che non perdonava i matrimoni misti e Money Monster di Jodie Foster con la coppia bomba George Clooney, Julia Roberts, sul mondo dei guru della tv di Wall Street. Molto probabile anche The Nice Guys, diretto da Shane Black, con Ryan Gosling e Russell Crowe come detective che si muovono nel mondo del porno anni’70.
fai bei sogni gramellini bellocchio
Già definito “Il grande Lebowsky che incontra Boogie Nights”. Qualche dubbio sull’arrivo di Snowden di Oliver Stone, interpretato da Joseph Gordon-Levitt. Potrebbe esserci anche Patterson di Jim Jarmusch con Adam Driver.
Non erano pronti, si legge ovunque, gli attesissimi Silence, che Martin Scorsese ha girato in Giappone tratto dal celebre romanzo di Shusako Endo, e The Last City of Z di James Gray, che vedremo probabilmente a Venezia. Si era molto parlato anche del nuovo film di Warren Beatty da regista, Untitled Howard Hughes Movie, dedicato alla vita del magnate americano Howard Hughes e dell’ultima ambiziosissima opera di Terence Malick, Voyage of Time con Brad Pitt e Cate Blanchett.
Bene gli italiani, anche se non si sa ancora quali film siano stati scelti per il concorso maggiore e quali per i concorsi collaterali. Capitanati, si spera, da Marco Bellocchio, con Fai bei sogni, tratto dal romanzo di Massimo Gramellini best seller in Italia, prodotto da Beppe Caschetto, interpretato da Bérenice Bèjo, Valerio Mastandrea, Emanuelle Devos. Parte già tra i favoriti per i premi maggiori.
Potrebbero poi esserci il secondo film di Kim Rossi Stuart, che è già stato battezzato a Cannes con Anche libero va bene, e il nuovo, piccolo film operaio di Daniele Vicari, che farà il suo esordio in grande a Cannes, interpretato da Francesco Montanari e Isabella Ragonese, dedicato all’amore e alla vita nei tempi di una crisi europea che sembra non scomparire proprio.
kim rossi stuart provini per il film al cinema america
Per Vicari o concorso o Certain Regard. Il film di Paolo Virzì, La pazza gioia, con Valeria Bruni Tedeschi e Michela Ramazzotti dovrebbe essere stato scelto, dicono tutti, per la Quinzaine des Realisateurs. Quinzaine forse anche per un film già molto amato da chi ne sa qualcosa, Indivisibili di Edoardo De Angelis, scritto dal Nicola Guaglianone che ha scritto anche Jeeg Robot. Niente da fare, sembrerebbe, per Le confessioni di Roberto Andò con Toni Servillo, che infatti è stato fatto vedere alla critica in questi giorni e uscirà tra poco.
Tra i film più o meno sicuri dei maestri riconosciuti dal Festival troviamo il nuovo film dei fratelli Dardenne, La fille inconnue con la bellissima Adèle Haenel nei panni di una dottoressa che incontra una ragazza che rifiuta di farsi operare, il nuovo film del canadese Xavier Dolan, It’s Only the End of the World tratto da una piece di Jean-Luc Lagarce con Marion Cotillard (non è Cannes se non c’è almeno un suo film in concorso), Valeria Bruni Tedeschi, Vincent Cassel.
Poi il nuovo film di Pedro Almodovar, Julieta, tutto al femminile, con Emma Suarez, Adriana Ugarte e Rossy De Palma. Storia di una ragazza dagli anni ’80 a oggi. Ricordiamo che Almodovar era stato trattato piuttosto male a Cannes con La seconda pelle. Poi il giapponese Hirokazu Koreda con After The Storm, immancabile a Cannes, Ken Loach con I, Daniel Black, già nel listino della Cinema, The Salesman dell’iraniano Asghar Farhadi, ghià nel listino Lucky Red, il cileno Pablo Larrain con Neruda. Sicura dovrebbe essere anche l’inglese Andrea Arnold che porterebbe American Honey con Shia Le Beouf e Sasha Lane, un filmone di quasi tre ore.
Sicurissimi anche due film rumeni, e questi si sapevano da tempo, Sierra Nevada di Cristi Puiu e Family Photos di Cristian Mungiu. Alejandro Jodorowsky, ottantenne arzillo, invece, presenterà alla Quinzaine Endless Poetry. Quasi sicuri, secondo Lesinrock, anche Personal Shopper di Olivier Assyas con Kristen Stewart, Rester vertical di Alain Guiraudie, il regista di Lo sconosciuto del lago, pronto al concorso, Planetarium di Rebvecca Zlotowski con Léa Seydoux e Nocturama di Bertrand Bonello, ricostruzione della preparazione degli attentati di Parigi. Sulla carta un film imperdibile per un festival.
Si ripresenterà anche Nicholas Winding Refn con il folle The Neon Demon, horror al femminile con Elle Fanning. Infine Paul Verhoeven, ormai ottantenne, che si presenterà con Elle, storia di violenza e vendetta tratto dal romanzo di Philippe Djion con Isabelle Huppert protagonista.
Segnalati nei siti più attendibili come scelte possibili a Cannes sono anche la black comedy o thriller trash di Bruno Dumont, Ma Loute, con Fabrice Luchini e Juliette Binoche e il secondo film di Damian Chazelle, il regista di Whiplash, che ha appena finito La La Land con Emma Stone e Ryan Gosling. Chiudono Frantz di François Ozon, ma sembra più improbabile, e La mort de Louis XIV di Albert Serra con un Jean-Piere Léaud vecchissimo sotto il parruccone del re.
E ancora, ma qui non siamo affatto sicuri, lo slavo Emir Kusturica che dividerà la scena con Monica Bellucci nel suo On The Milky Road, il coreano Chan Wook Park con The Handmaid, ritorno al thriller, ma storico, l’argentina Lucretia Marcel con Zama, il messicano Amat Escalante con The Untamed, e il cinese Zhang Yimou con Great Wall, megaproduzione con Matt Damon e Willem Dafoe protagonisti.
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