1. FRA TANTO NIENTE CHE VA E CHE VIENE, IL SUO OMBELICO È IL CENTRO DEL NOSTRO MONDO 2. LA NEFERTARI DEL TUCA TUCA, CHE SALUTIAMO ANCHE PER ESPRESSO MANDATO DI TUTTI GLI IMBALSAMATORI D'ITALIA, PIACE PERCHÉ LA SUA FORZA, ANCHE SE I SUOI SPETTACOLI HANNO NOMI DIVERSI, È QUELLA DI NON CAMBIARE MAI. SI ACCAVALLANO E SI INTRECCIANO CRISI ECONOMICHE, MUTAMENTI POLITICI, SOVVERTIMENTI SOCIALI, MODI DI VIVERE, MODE CULTURALI, MA NULLA INTACCA LA SUA PROFESSIONALITÀ, LA SUA MANCANZA DI DUBBI E DI MALINCONIA ASSIEME A UN'EFFERVESCENZA DIVERSA, CIOÈ GAY 3. RAFFONA, DA SETTANT’ANNI, DA QUANDO È NATA, È L’ICONA DELLE CHECCHE. CHE HANNO RIBALTATO I VEZZI DI STILE IN VIZI SUBLIMI. NON C’È CABARET-OMO CHE NON SCODELLI LA PARODIA DEL TUCA TUCA, LA CANZONETTA-MARCETTA “COM’È BELLO FAR L’AMORE DA TRIESTE IN GIÙ”, LE PIROETTE CON LE CHIOME AL RITMO DI “RUMORE” E DI “FIESTA”

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1. VIDEO CARRÀ, È SEMPRE SHOW
Da "ansa.it"
http://www.ansa.it/web/notizie/videogallery/spettacolo/2013/06/13/Carra-sue-canzoni-sempre-show_8862930.html

2. DIVINA RAFFAELLA, I 70 ANNI DELLA REGINA DELLA TV
Elisabetta Malvagna per "ansa.it"

"Raffaella tutta la vita": la battuta, pronunciata dai concorrenti della squadra della Carrà durante la sua ultima avventura televisiva, il talent di Rai2 The Voice, sintetizza bene l'amore che gli italiani, e non solo, nutrono nei riguardi della Raffa nazionale, una vera e propria icona che il 18 giugno festeggerà le 70 primavere.

Nata a Bellaria ma cresciuta a Bologna, Raffaella Maria Roberta Pelloni a otto anni si trasferisce a Roma per frequentare l'Accademia di danza di Roma, quella di Jia Ruskaia, all'Aventino. Ha 14 anni quando la Ruskaia le dice che ha le caviglie troppo piccole e che andando avanti così, forse a 28 anni avrebbe potuto fare la coreografa. Raffaella fugge via. Fa l'esame per entrare al Centro sperimentale di cinematografia e frequenta il corso di recitazione.

Nel 1960 conquista una piccola parte ne La lunga notte del '43 di Florestano Vancini. Tre anni dopo gira I Compagni e poi Celestina con Carlo Lizzani. Quindi l'esperienza americana. Con Frank Sinatra recita in Il colonnello Von Ryan. "Venni scelta tra un sacco di attrici famose che avrebbero voluto recitare accanto a Frank - ha ricordato -. Era un gran signore, ma non conoscevo le sue canzoni. Andavo al juke-box e mettevo i Beatles. Era perplesso". Hollywood non la fa impazzire. Viene scelta per affiancare in Rai Nino Ferrer nel programma 'Io, Agata e tu'.

Sconosciuta ai più, ha il coraggio di chiedere: "Datemi tre minuti solo per me. Anche padre Rotondi ha tre minuti solo per lui. Perché a me no?". Siamo nel 1969. Da lì la sua inarrestabile ascesa. Caschetto biondo targato Vergottini e diventato un vero e proprio simbolo, sensualità naturale, caparbietà, duro lavoro, massima professionalità e quell'irresistibile e tanto amato 'ombelico a tortellino': sono questi gli ingredienti vincenti che faranno della Carrà un personaggio unico e inimitabile.

Capace di reinventarsi, con coraggio e curiosità, ma anche di commuoversi ed empatizzare con il pubblico, Raffaella è riuscita a stare sulla breccia per mezzo secolo, e a tenere testa a mostri sacri della tv come Pippo Baudo, Mike Bongiorno, Corrado, Paolo Panelli e Alighiero Noschese.

E a giocare alla pari con una star del calibro di Mina (nell'indimenticabile Milleluci) non solo grazie al Tuca Tuca o ai costumi attillati e candidamente sexy indossati mentre si scatenava nella hit 'Rumore' o intonava 'Come e' bello far l'amore da Trieste in giu". La Carrà è quella che ancheggia e volteggia sorridente ma sensuale in Canzonissima, ma è anche quella che veste i panni di Maga Maghella e duetta teneramente con Topo Gigio, o che si immedesima con la gente comune in Carramba.

"Ho sempre pensato che se avessi fatto troppa tv tutta insieme la gente si sarebbe stancata - ha detto di recente - perché una donna si consuma prima di un uomo. Baudo diceva 'No no, la tv e' il tuo mestiere e devi fare ogni anno uno show'. Io non ci penso neppure. Fa benissimo stare lontani dalla tv per un po' di tempo. Non solo a Baudo ma a tutti, perché un po' di riposo fa bene".

Tra un Fantastico e un festival di Sanremo, la signora della Tv, tifosa bianconera, 'stacca' trascorrendo del tempo nella sua casa all'Argentario, giocando a tresette e cucinando per gli amici, tra i quali il suo ex pigmalione e fidanzato decennale Gianni Boncompagni, autore di molti dei suoi successi planetari (compreso 'A far l'amore comincia tu, tornato in auge due anni fa grazie al remix di Bob Sinclair) e inventore dell'ormai celeberrimo gioco dei fagioli in 'Pronto, Raffaella?'.

Quest'anno Raffaella ha accettato di fare il coach a The Voice, secondo programma più visto del giovedì sera, preferendolo a X Factor perché, ha spiegato "non mi piace litigare". "Credevo che questo programma sarebbe stato usato molto di più come evento - ha detto -. Però siamo molto contenti, negli ascolti a due cifre Rai 2 in questo periodo faceva fatica". Carrà, "nostra signora della tv" è la biografia scritta dalla giornalista Roberta Maresci, edita da Gremese.

Il libro fa parte di una collana di monografie, "Donne nel mito", nata dalla collaborazione con il canale Diva Universal (Sky - Canale 128): oltre alla Carrà, altre quattro biografie con protagoniste Anna Magnani, Coco Chanel, Edith Piaf e Maria Callas. Ai tempi di Io Agata e tu, l'allora direttore generale Rai Ettore Bernabei le disse 'lei e' come la Ferrari, la esporteremo in tutto il mondo": aveva ragione.

 

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