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Francesco Rigatelli per “la Stampa”
Mentre girava la fiction Braccialetti rossi per la Rai ha rischiato di partorire sul set. Il film Io che amo solo te di Marco Ponti con Riccardo Scamarcio ha dovuto rinviarlo per il lieto evento e si è accavallato con Il professor Cenerentolo di Leonardo Pieraccioni, ma la neomamma Laura Chiatti li ha fatti tutti insieme e senza tata.
Qual è il segreto dell' attrice e della mamma?
«Che l' attrice è la mamma. Mio figlio Enea è nato a gennaio. A maggio ho iniziato a lavorare sul set. L' ho sempre portato con me, non mi serve una tata. Al massimo c' è una signora che lo tiene davanti a me mentre sono in scena. Anche mio marito, l' attore Marco Bocci, lavora. Siamo una coppia giovane, umbri entrambi, ho 33 anni e l' ho sposato a 31».
Una decisione presa dopo due settimane che lo conosceva.
«L' ho sposato dal primo momento in cui l' ho visto. Avevamo paura di rimanere zitelli».
Morgana, il suo personaggio nel film di Pieraccioni, invece non si sposa.
«Un ruolo ideato da Pieraccioni con Giovanni Veronesi per un film di successo. Morgana ha il 25 per cento di invalidità mentale, scorda le date e dimentica i discorsi. È un po' bipolare come me, che sono di segno Cancro, lunatica, facile all' euforia e alla depressione. Anche se ora che ho un figlio sono sempre felice».
La sua prima volta con Pieraccioni?
«Ci siamo rincorsi per tanto tempo. Dovevo fare Io & Marilyn , ma non andò. Lui è umile e divertente. E questa non è la classica storia d' amore. Il punto di vista di Pieraccioni sulla vita e sui rapporti è mutato. Morgana nel film è soprattutto la fatina che lo aiuta a recuperare il rapporto con sua figlia. Una bella storia natalizia».
Ma c' è chi dice: con Pieraccioni ha sprecato il suo talento.
«Come quando mi dicono di mettermi un altro vestito, ma io seguo il mio istinto. Pieraccioni mi ha regalato un ruolo come pochi.
In altri film d' autore pensi di valere perché ci sei, ma poi non riesci a dare niente. Farei pure un cinepanettone se mi proponessero un bel personaggio. Per questo stimo Luca Argentero, che passa da Ferzan Ozpetek a Neri Parenti».
Di recente è tornata al cinema con Riccardo Scamarcio.
«Siamo una coppia di fatto, siamo legati, amici, e si vede. Era un nostro desiderio lavorare ancora insieme. Soprattutto in una commedia perché, essendo due idioti, scherziamo sempre».
Siete anche due simboli, due marchi, due che dal film «Ho voglia di te», tratto dal libro di Federico Moccia, sono cresciuti con il loro giovane pubblico, no?
«So questo di lui e lui lo sa di me, ma entrambi non siamo consapevoli di noi stessi.
Viviamo fuori dal mondo e quando andiamo in giro e ci fermano restiamo stupiti».
Siete rimasti ingenui, insomma.
«Sì, è come se ci osservassimo dall' esterno. Siamo noi, ma non lo sappiamo. Quelli famosi sono degli altri rispetto a Laura e Riccardo. A noi piace recitare e divertirci. Tanto che stiamo già pensando al seguito di Io che amo solo te . È un vizio il nostro!».
Si parla di lei per affiancare Carlo Conti a Sanremo.
«La verità è che fino a oggi non ho ricevuto nessuna proposta, ma ci penserei volentieri.
La mia prima passione è il canto, studiato fin da piccola. Fabio Fazio mi chiamò a Sanremo per duettare con Al Bano: un sogno per me che da ragazzina mi travestivo da Romina per cantare Felicità.
Fu come se mi avesse scritturato Woody Allen per un film. Sanremo è stato anche uno dei primi momenti in cui mi sono sentita a mio agio in tv, prima soffrivo d' ansia».
Lo sa che c' è uno spettacolo intitolato «Manco fossi Laura Chiatti» in giro per i teatri?
«La mia agente ne sa qualcosa. Ci siamo interessate, ma non ho capito benissimo. Il titolo comunque fa molto ridere».
Queste vacanze?
«Nella nostra nuova casa appena sistemata in Umbria con famigliari, amici, i loro bambini, tortellini e panettoni».
LAURA CHIATTI - RICCARDO SCAMARCIO
LAURA CHIATTI - RICCARDO SCAMARCIO
laura chiatti marco bocci
laura chiatti marco bocci
pieraccioni laura chiatti
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