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CIAK, MI GIRA - DURA BATTAGLIA IN CIMA ALLA CLASSIFICA TRA CIÒ CHE RESTA DELLA COMMEDIA TOSCANA, “PARE PARECCHIO PARIGI” E CIÒ CHE RESTA DEL CINEMA D’AUTORE ANNI ’70, CIOÈ “PERFECT DAYS” - VINCE, IERI, “PARE PARECCHIO PARIGI” CON 159 MILA EURO, CONTRO I 146 MILA EURO DI “PERFECT DAYS” – DISTANZIATI QUASI DELLA METÀ COME NUMERO DI SPETTATORI, “THE BEEKEEPER” E “IL RAGAZZO E L’AIRONE”
Marco Giusti per Dagospia
Dura battaglia in cima alla classifica tra ciò che resta della commedia toscana, “Pare parecchio Parigi” di Leonardo Pieraccioni con Chiara Francini parolacciarissima, Giulia Bevilacqua ancora lesbica, Nino Frassica in gran forma e Massimo Ceccherini in versione “Non aprite quella porta”, ieri all’Adriano alle 15, 30 erano in 15 a vederlo, tutti più vecchi di me, e ciò che resta del cinema d’autore anni ’70, cioè “Perfect Days” di Wim Wenders sul pulitore di cessi d’autore a Tokyo che legge Faulkner e ascolta le canzoni di Lou Reed su cassetta. Vince, ieri, venerdì, “Pare parecchio Parigi” con 159 mila euro, 22.219 spettatori e un totale in due giorni di 243 mila euro, contro i 146 mila euro, 21.598 spettatori di “Perfect Days”, che arriva però a un totale penso inaspettato di 2 milioni 247 mila euro.
Distanziati quasi della metà come numero di spettatori, “The Beekeeper”, action intelligente con Jason Statham, e “Il ragazzo e l’airone” di Hayao Miyazaki, il primo con 86 mila euro, il secondo con 85 mila euro di incasso, 11 mila spettatori a testa, un totale di 1 milione il primo e il secondo arrivato ormai a 5 milioni 898 mila euro. Sale al quinto posto, 72 mila euro, 10 mila spettatori e un totale in due gironi di 111 mila euro, “The Holdovers” di Alexander Payne con un Paul Giamatti da urlo che recita con un occhio solo, il giovane Dominic Sessa e la strepitosa Da'Vine Joy Randolph, ma penso che salirà perché è una commedia forte, umana, benissimo scritta e interpretata e viaggia verso parecchie nominations importanti agli Oscar, visto che ai BAFTA ha piazzato tutti e tre i suoi protagonisti.
Ieri alle 19 al Barberini eravamo in una ventina di spettatori, sui 60-70 anni, ma tutti piuttosto soddisfatti. Sesto posto per “Wonka” di Paul King con Timothy Chalamet con 51 mila euro, per un totale di 13 milioni 904 mila euro, settimo per “Enea” di e con Pietro Castellitto con 49 mila euro, un totale di 750 mila euro, e ottavo posto per “C’è ancora domani” di e con Paola Cortellesi con 48 mila euro e un totale di 35 milioni 405 mila euro. Tutti e tre questi film hanno più o meno lo stesso numero di spettatori, 7 mila. Francamente sperava che “Enea” funzionasse meglio, che cioè attirasse più giovani al cinema. Vediamo cosa accadrà oggi e domani, il weekend dovrebbe premiare i fan di Pieraccioni, ma pure smuovere “The Holdovers”.
jason statham The Beekeeper
perfect days di wim wenders 2
perfect days di wim wenders 3
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