DAGOREPORT – AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE…
1 - TUTTO FA FEDEZ
Filippo Ceccarelli per “il Venerdì di Repubblica”
«Ma chi è Fedez?» si chiedeva l'altro giorno con polemico garbo una vecchia volpe della politica come Fabrizio Cicchitto. «Ma chi cazzo è Fedez?» si adontava nella stessa giornata con rabbia social Vittorio Sgarbi in accappatoio.
Quando la medesima domanda rimbalza all'unisono da due poli opposti l'esperienza insegna che il fenomeno è già diventato tale. Oltretutto, raga, si sa ormai abbastanza bene chi è Fedez, non esattamente un intruso: il rap, la madre, la moglie, il figlio, la figlia, l'ospedale Covid, l'Ambrogino, il podio di Sanremo, il concerto del primo maggio, il duello con la Rai, la hit dell'estate con Orietta Berti e Achille Lauro, gli smalti per uomo e la legge Zan: se passa sarà stato anche, se non soprattutto, merito di Fedez; se non passa toccherà a lui riscattare la sconfitta e ripartire come accreditato paladino dei diritti lgbt.
fedez con chiara ferragni allatta vittoria 1
La foto esultante che si vede qui sotto, commentata da 1.200 individui su Instagram, solennizza in un evoluto tris di neuro indizi - l'effusione coniugale, le lunghe gambe nude di Ferragni e la bandierina tricolore - quel che gli antichi greci designavano come kairòs e i latini momentum, ossia l'attimo fatale da acchiappare al volo.
E si perdoni il ribaldo paragone, ma convincere quanti più maschi possibile a dipingersi le unghie sembra oggi più ben più impegnativo che persuaderne altrettanti della bontà delle agorà democratiche o della necessità del nuovo statuto cinque stelle.
Se i politici si improvvisano influencer, consiglia il mercato di prendersi e magari di votare quelli che già lo sono; e che a domanda «qual è il tuo lato più hot?» non passa un secondo: «Il taglio degli occhi».
FERRAGNI E FEDEZ DOPO LA VITTORIA A EURO 2020
Detta altrimenti, se Fedez si presenta - ed è già più che presente - non ce n'è quasi per nessuno e sono guai per tutti. Nel lontano 2014, quando aveva 25 anni, gli chiesero cosa avrebbe voluto fare da grande e lui: «Candidato mai», ma ben più interessanti suonavano le motivazioni: «Non voglio essere un esempio di onestà e senso civico».
Da sempre gli aspiranti leader si tengono le mani libere. Il fatto è che nel frattempo, ferma restando la storica penuria di rettitudine e senso civico, la realtà del comando è andata sagomandosi a misura di Fedez.
chiara ferragni fedez e la nascita di vittoria 2
Servono cioè capi giovani che abbiano energia e sappiano dare voce a una generazione finora afona; che siano artisti affermati e dispongano di consolidata cultura pop; che appaiano buoni figli, bravi mariti paritari e padri premurosi; che siano invece con gli avversari fumantini e litigiosi; che rappresentino un marchio commerciale di successo, guadagnino un mistero glorioso e comunque vivano nel lusso; che esercitino, per bilanciamento, una astuta e vistosa filantropia. Leader interattivi, cioè prodotti - e cuoricini a tutti.
2 - Maria Luisa Agnese per il “Corriere della Sera”
«Essere contrari al vaccino è da pazzi. Fa il paio con chi pensa che la Terra sia piatta. Siamo felici di poter ricominciare in sicurezza». Chi l'ha detto? un vaccinista convinto come Burioni? Un amico di Draghi? Non ci crederete ma invece l'hanno detto i Maneskin, il gruppo di cantanti rock che son sempre molto contenti di esser fuori di testa, trionfatori di Sanremo e di Eurovision.
Ma che questa volta a sorpresa smettono i panni dei trasgressori a oltranza e molto giudiziosamente rimettono la testa a posto chiamando i coetanei al rispetto vaccinale. Dura la vita dell'influencer oggi o perlomeno di chi vuole raccogliere consensi fra le generazioni giovani (Millennial e Zeta).
denis dosio con matteo salvini
Devono andare con i piedi di piombo ed evitare argomenti divisivi, guardate che fine ha fatto Denis Dosio, l'italo brasiliano diciannovenne, ex concorrente del Grande Fratello vip, che ha visto scendere di botto i suoi 740 mila follower (meno duemila in un lampo) per essersi fatto un selfie al Papeete abbracciato a Salvini.
E il problema non è certo Salvini. Il problema è che chi vuol raccogliere like a profusione deve tenersi lontano dalla politica, non essere ideologico e saper scegliere con cura gli argomenti sensibili per i suoi coetanei. Insomma si scrive influencer e si legge furbetto. Il segreto? Andare a vedere cosa posta la coppia maestra nel campo, i Ferragnez. E farsi ispirare da loro.
DENIS DOSIOdenis dosio 2denis dosio con matteo salvini 2denis dosio con matteo salvini 1ferragnez 2ferragnez 1i ferragnezferragnez in giappone 33ferragnez in giappone 17la nascita di leone 9ferragnez deliveroodenis dosio 1maneskin i wanna be your slave 8maneskin i wanna be your slave 46maneskin i wanna be your slave 9maneskin i wanna be your slave 63maneskin i wanna be your slave 49maneskin i wanna be your slave 70maneskin i wanna be your slave 26
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