“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
LF per "il Giornale"
A Torino c'è un giornalista che vive sotto scorta, dopo che a casa gli è arrivato un pacco bomba nascosto in un hard disk: si chiama Massimo Numa, lavora alla Stampa , e in questi anni ha avuto il torto di seguire con spirito da cronista quanto accadeva in Val Susa, intorno ai cantieri dell'Alta Velocità , raccontando le ragioni di chi si opponeva ma anche le crescenti violenze di una parte della galassia No Tav.
Nei giorni scorsi, un membro del comitato di redazione della Stampa , lo stesso quotidiano di Numa, ha firmato un comunicato di solidarietà : non al collega che rischia la pelle, bensì con gli ultras della galassia violenta, i quattro accusati di terrorismo dalla Procura di Torino per gli attacchi ai cantieri.
Il comunicato con la firma, insieme a molte altre, del giornalista sindacalista della Stampa è stato pubblicato sul sito notav.info , lo stesso sito che il giorno in cui a Numa arrivò il pacco bomba parlò dello «squallido lavoro che lo stesso cronista Massimo Numa porta avanti in favore di interessi mafiosi e corrotti», accusando il cronista di essere l'unico beneficiario dell'attentato: «è esattamente quello che questo personaggio si aspettava da tempo, quasi a sperarci, per rifarsi una verginità da "grande giornalista"».
Ora, mentre Numa continua la sua vita blindata, ecco il comunicato su notav. info che indice per il prossimo 10 maggio una manifestazione a Torino in difesa dei quattro arrestati. Tra i primi firmatari, Sabina Guzzanti, lo scrittore Massimo Carlotto, l'attore Valerio Mastrandrea, il vignettista Vauro. Poi, l'elenco delle adesioni: gente comune, intellettuali, un giudice onorario del tribunale di Milano. E poi «Raphael Zanotti, giornalista». à l'esponente del Comitato di redazione della Stampa , il quotidiano di Numa, il cronista dello «squallido lavoro».
La situazione, come si vede, è singolare. E ancora più singolare risulta se si considera che Zanotti si trova in potenziale conflitto di interessi sindacal-familiare. Uno degli arrestati per terrorismo, e che dal 22 maggio affronteranno il processo in corte d'assise, infatti, si chiama Mattia Zanotti. Non è un'omonimia. Mattia e Raphael Zanotti sono fratelli per metà . Insomma, Raphael Zanotti ha dovuto scegliere se schierarsi col fratello presunto bombarolo o con il collega che rischia la pelle. Non ha avuto dubbi.
Della solidarietà familiare intorno a Mattia Zanotti, d'altronde, le cronache avevano dovuto occuparsi poche settimane fa: la mamma dell'attivista si era rivolta a Stefano Benni, chiedendo una discesa in campo a favore del figlio, e lo scrittore aveva inviato una lunga lettera a Mattia: «finché ci saranno giovani come voi mi viene da pensare che questo paese abbia ancora un pezzo di anima e un respiro di speranza».
STEFANO BENNI CORTEO NO TAV MASSIMO NUMA RAPHAEL ZANOTTI RAPHAEL ZANOTTI
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