DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Estratto dell’articolo di Maria Teresa Meli per il Corriere della Sera
Angelo Chiorazzo, classe 1973, di Senise, la patria dei peperoni cruschi, è un imprenditore molto intraprendente (nella «sua» Basilicata lo chiamano il re delle cooperative bianche), amico di tutti.
Lo era persino dell’attuale presidente della Regione Vito Bardi con cui filava d’amore e d’accordo fino a quando non ha deciso di candidarsi.
Cresciuto nel mondo di Comunione e liberazione, ora è assai legato alla Comunità di Sant’Egidio, che infatti sponsorizza la sua discesa in campo. In buoni rapporti con Gianni Letta, che l’anno scorso ne tessé l’elogio per «aver tenuto vivo il ricordo di Giulio Andreotti» grazie all’Associazione Giovane Europa di cui è presidente, ha ottime frequentazioni anche in Vaticano. Domenica scorsa, infatti, era a Roma per incontrare il Papa perché è tra gli organizzatori della Giornata mondiale dei bambini che sarà celebrata il 25 maggio.
E le foto che lo ritraggono, sorridente e compiaciuto, con Bergoglio, da lui stesso postate anche su Facebook, non sono poche. Ma nemmeno quelle sono riuscite a dissipare i dubbi del Movimento 5 Stelle. Dubbi nati dopo un articolo del Fatto in cui si riferiva che le cooperative da lui fondate hanno incassato 140 milioni di appalti dalla Regione che ora si candida a governare. Un palese conflitto di interessi, per il M5S.
Chiorazzo ha poi spiegato che Auxilium, la cooperativa che gestisce, e che sviluppa servizi sanitari, socio assistenziali, sociali ed educativi, sarà guidata dal fratello e dice: «Io non avrò diritto di metter bocca su nessuna scelta».
Ma secondo i grillini il suo è un modo di risolvere il conflitto di interessi alla Berlusconi. Prima di lasciare Auxilium nelle mani del fratello, Chiorazzo si era dimesso dalla vice presidenza del Potenza calcio, sempre per lo stesso motivo: potersi candidare alla guida della Basilicata. Complicato per tutti, adesso, fargli fare retromarcia. Lui è un tipo più che determinato.
Quando si mette in testa una cosa è pressoché impossibile fermarlo. Come quella volta che aveva deciso di far conoscere uno dei prodotti tipici della sua terra ad Angela Merkel. Tanto ha fatto che è riuscito a far provare i peperoni cruschi alla cancelliera tedesca. «Li ha assaggiati anche la Merkel — ha poi raccontato tutto felice — in un pranzo ad Assisi quando facemmo una bellissima iniziativa, quando le fu consegnata la lampada della pace insieme ai frati francescani di Assisi».
In più Chiorazzo è convintissimo di essere l’unico a poter battere il centrodestra in Basilicata
angelo chiorazzo merkelangelo chiorazzo padre enzo fortunato foto di bacco (1)angelo chiorazzo foto di bacco
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