
DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI…
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Doveva essere pronto per la fine di dicembre 2012. Al massimo sarebbe potuto slittare di qualche settimana, aveva assicurato Luigi Gubitosi in Commissione parlamentare di vigilanza e anche ai sindacati. Ma il mistero sul piano industriale 2013-2015 della Rai si fa sempre più fitto. Gli advisor della McKinsey sono al lavoro per far quadrare un puzzle che non si ricompone. E c'è chi parla di vero e proprio giallo.
Le ri-previsioni economiche del direttore generale sarebbero sballate, il rosso dell'azienda sempre più profondo. Sul banco degli accusati ancora una volta la Sipra. Dopo tante promesse, il secondo semestre 2012 segna il fallimento della linea Gubitosi che, nel luglio scorso, aveva assunto la presidenza della concessionaria di pubblicità . E le prospettive per il 2013 sarebbero ancora più funeste.
Rispetto al mercato televisivo degli spot viale Mazzini perde il 7 per cento in più, pagando a caro prezzo la mancanza di un'efficace strategia, dopo la decapitazione dei vertici di Sipra ma soprattutto per la guerra interna, alimentata da Gubitosi con la contrapposizione tra l'amministratore delegato Lorenza Lei e il nuovo direttore generale Fabrizio Piscopo, che risponde direttamente a lui.
Sul fronte interno, il progetto border line, coltivato dal dg, di gettare alle ortiche l'attuale contratto dei dipendenti per applicarne un altro, meno oneroso, sembra essere "saltato", dopo le dimissioni del governo e l'incerto futuro della partita elettorale. Senza Mario Monti a Palazzo Chigi sarà più difficile per il dg fare la faccia dura con i sindacati e agitare, in caso di rifiuto, lo spettro della cassa integrazione, che solo super Mario avrebbe approvato. L'ultima carta? Il piano di esodi incentivati con tanto di "premio tempestività ", che si preannuncia come un fallimento annunciato, specialmente dopo una lettera dell'Adrai, il sindacato dirigenti Rai, che spiega punto per punto ai propri iscritti le ragioni del "no".
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