franca leosini

TE LO DICO FRANCA-MENTE: ''SE TI FAI SCHIAFFEGGIARE, DIVENTI COMPLICE DEL TUO CARNEFICE''. LA LEOSINI SE NE SBATTE DI CHI LA CRITICA PER QUESTA FRASE, DURA MA VERA: ''ALLA PRIMA SBERLA DEVI LASCIARE IL TUO COMPAGNO. LA RETORICA DEL 'IO LO SALVERÒ' È FALLIMENTARE. CHI HA VISTO IL PADRE MENARE LA MADRE LO RIFARÀ. E CHI HA VISTO LA MADRE SUBIRE, SARÀ PORTATA A RIPETERLO. BISOGNA SPEZZARE QUESTA COAZIONE A RIPETERE. C'ENTRA UN DEFICIT CULTURALE, MA LA VIOLENZA NON C'È SOLO NEI CETI DISAGIATI...''

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Maria Berlinguer per ''La Stampa''

 

SONIA BRACCIALE FRANCA LEOSINI

«Bisognerebbe conoscere la realtà e la vita precedente di queste donne, sapere in che famiglie hanno vissuto perché è il fattore ambientale a essere decisivo per il tuo futuro. Se una ragazza cresce in una famiglia in cui la violenza è stata il pane quotidiano pensa che quei comportamenti siano normali, assimila la violenza del padre contro la madre come un fattore normale. L'ambiente ha una forza dominante in ciascuno di noi». Franca Leosini non vuole commentare la storia della giovane donna del torinese che, soccorsa dai carabinieri per strada con costole rotte e un dito della mano fratturato, non ha voluto denunciare il compagno violento. Tornando a casa dal suo aguzzino.

 

«Non si può commentare avendo così pochi dettagli, ma certo è un caso esemplare», dice l'autrice e conduttrice di "Storie maledette". A luglio è stata attaccata per aver detto a Sonia Bracciale accusata di essere mandante dell'assassinio dell'ex marito: «Lei ha un quoziente di responsabilità come lo hanno tutte le donne che al primo omaggio di uno schiaffone non mollano l'uomo che si è permesso di darglielo».

 

franca leosini

Lo ridirebbe?

«La frase è stata volutamente falsata. Se una accetta di subire una situazione diventa non dico responsabile, ma complice del suo carnefice. Se una donna, una ragazza, ha vissuto in una famiglia dove il padre, come si dice a Roma, corcava regolarmente la madre e la madre subiva e non era capace di reagire è matematico che possa introiettare questi comportamenti. Trovarli normali e quindi accettare un maschio che si comporti così con lei. Per questo dico a tutte le donne che al primo schiaffone devono scappare».

 

Molte però sono ancora vittime della sindrome «io ti salverò». Sono convinte che il loro compagno potrà cambiare.

franca e massimo leosini foto di bacco

«La retorica dell'"io ti salverò" l'ho superata da tempo, e non per la mia persona che non avrei mai accettato nessun tipo di violenza ma in generale. Ormai le donne sono informate, sanno le cose. Purtroppo vanno considerati anche i fattori caratteriali, ma ribadisco: è l'ambiente a essere condizionante in maniera totale. Se la prassi quotidiana è la violenza sarà introiettata e ripetuta».

 

Cosa c'è dietro un maschio violento?

 «Nella mia esperienza ho visto che la violenza è sempre figlia di comportamenti violenti, di uno stile di vita dove c'è il dominio dell'uomo e la rassegnazione delle donne. Ci sono famiglie drammatiche. Genitori che sono un modello sbagliato. Se un ragazzino vive in un ambiente di camorra o di mafia avrà molte più possibilità di diventare camorrista o mafioso. La coazione a ripetere è in ogni manuale di psicologi, anche nel più banale. Un ragazzo che ha visto il padre menare la madre lo rifarà. E le donne che non reagiscono, che non riescono a lasciare e prendere le distanze da un compagno violento non hanno alcuna autostima. Spesso c'è dietro anche un vuoto culturale»

franca leosini foto di bacco

 

Però la violenza sulle donne non è solo nei ceti disagiati.

«I maneschi sono più dove la cultura è meno frequentata, in altre situazioni magari non c'è bisogno di arrivare a esserlo. La violenza e l'umiliazione non è detto che debbano passare per un gesto fisico. Il dominio può essere esercitato in altri modi altrettanti violenti. Umiliando le donne in modo più subdolo. Ma ribadisco che al primo schiaffo te ne devi andare perché altrimenti dai un lasciapassare, poi diventa uso di vita. Io comando tu obbedisci. Purtroppo succede molto più di quanto sia raccontato. Magari finisce nei trafiletti di cronaca fino alla tragedia. E mi dispiace dirlo ma accade più al Sud».

 

 

franca leosini