Il divano dei giusti/1 - stasera vorrei vedere 'blue velvet' in onore di david lynch, ma andrebbero

17 gen 2025 13:23

Marco Giusti per Dagospia

Che vorrei vedere stasera? Vorrei vedere “Blue Velvet” in onore di David Lynch, magari nell’edizione restaurata che mi sono comprato in Inghilterra, quella che trovate sulle piattaforme fa schifo. Ma andrebbero bene anche “Eraserhead” o “Cuore selvaggio” o “Mulholland Drive” o “Dune”, che è decisamente superiore a quello di Denis Villeneuve. O “Twin Peaks”, che troverete sicuramente su qualche piattaforma. Non lo rivedo da allora.

mishima una vita in quattro capitoli

Ci mancheranno l’intelligenza, l’ironia, il fascino di David Lynch. Bellissimo su Mubi, e miglior film di Paul Schrader secondo Paul Schrader, “Mishima: Una vita in quattro capitoli” diretto appunto da PauL Schrader che lo ha scritto assieme al fratello Leonard con Ken Ogata come Mishima, Masayuki Shionoka, Hiroshi Mikami. Strepitosa la musica di Phuilip Glass, ma anche musica e costumi.

mishima una vita in quattro capitoli

E’ un film faticoso, perché per capirlo bene devi un po’ conoscere l’opera di Mishima e seguire come il regista abbia alternato la vita dello scrittore e la sua clamorosa morte a certe pagine dei suoi romanzi. Non ho controllato quale delle due copie abbia Mubi, se quella inglese, con la voce off di Roy Scheider che legge i testi di Mishima, o quella giapponese con la voce off di Ken Ogata. Nel recente restauro curato da Schrader sono stati anche reinserite scene tagliate importanti. Come quella con Chishu Ryu, attore amato da Ozu.

nikiya adams barry keoghan bird

Vi segnalo, sempre su Mubi, l’arrivo del nuovissimo “Bird” di Andrea Arnold, celebrata regista di “American Honey” e Fish Tank”, un film che aveva fatto sollevare il ciglio a qualche critico bacchettone a Cannes per l’inserimento di un lato fantastico in un cinema così legato al realismo inglese della regista. L’ambientazione è infatti quella di una terribile periferia dove vivono cittadini senza speranza.

nikiya adams bird

La Arnold segue con un meraviglioso 35 mm (francamente si vede) la sua giovane protagonista, la Bailey di Nikiya Adams, una dodicenne mezzo afro che stentiamo a capire all’inizio che sia una ragazza. Poi capiamo che è uno dei tre figli dello svitatissimo Bug, un grande Barry Keoghan, rozzo tatuato ma di buon cuore, che si prepara a sposare la sua ultima fidanzata conosciuta solo tre mesi prima.

franz rogowski bird

Bailey vede male questo matrimonio, ma vede ancora peggio la situazione della mamma, Jasmine Jobson, che vive con i suoi tre fratellini poco vicino, ma che ospita nel suo letto un brutto personaggio ambiguo e violento. Come a salvare la situazione sempre più dickensiano interviene una sorta di misterioso uomo-uccello, Bird, di Franz Rogowski, specializzato in ruoli assurdi e marginali, sorta di matto felliniano che vive appollaiato sui terrazzi. Come Bailey lo aiuta a rintracciare la sua famiglia, Bird si legherà naturalmente a lei pronto a proteggerla come fosse un supereroe.

barry keoghan bird

Non so se la parte fantastica del film strida o meno col meccanismo narrativo ultrarealistico della Arnold, certo quello che le interessa di più è piuttosto la crescita di Bailey, il suo diventare adulta e donna. E in questo il film centra perfettamente il suo obiettivo. Ma fa un gran lavoro anche su tutti gli altri personaggi, o fratelli e le sorelle di Bailey, che hanno tutti un carattere ben definito. La verità è che la Arnold è una grande regista.

blue velvet 2 isabella rossellini e angelo badalamenti blue velvet