AVVISATE IL GOVERNO MELONI: I GRANDI FONDI INTERNAZIONALI SONO SULLA SOGLIA PER USCIRE DAI LORO…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Beh. Confesso che mi riguarderei per la trentesima volta su Iris alle 21 “Un dollaro d’onore” di Howard Hawks, sceneggiatura perfetta di Leigh Brackett, con John Wayne, Dean Martin, Ricky Nelson e Walter Brennan chiusi nella prigione cittadina che aspettano che i cattivi si facciano vivi per recuperare l’uomo che hanno arrestato. La parte femminile è tutta di Angie Dickinson, che al tempo aveva le gambe più di Hollywood (vennero assicurate dai Lloyds di Londra per la trasferta europea). Su Un dollaro d’onore non si discute. E’ un capolavoro di ingegneria di Hawks, un film perfetto per tutti, anche per Tarantino. Anzi.
Tarantino lo usa per capire se una ragazza è giusta per lui o no. Se non gli piace, non la frequenta più. Io cerco di farlo vedere a mia moglie da trentacinque anni inutilmente. Leggo che è l’ultimo film dove John Wayne, nel ruolo memorabile di John T. Chance, indossa il cappello che aveva dai tempi di “Ombre rosse”, e che lui e Hawks avrebbero voluto nel ruolo del ragazzo Elvis Presley, che avrebbe accettato, ma partì militare, così al suo posto arrivò il diciottenne Ricky Nelson. Nel ruolo di Dude, l’ubriacone, venne scelto Dean Martin, su indicazione di Montgomery Clift, che lo aveva avuto partner sul set di “I giovani leoni”.
Quando vide il film Gary Cooper se ne uscì con un “troppo finto, il pubblico non ci cascherà”. Si sbagliava. Fu un grande successo, 10 milioni di dollari. Lo abbiamo tutti adorato da subito. Amo alla follia anche la scenetta musicale dove Dean Martine. Ricky Nelson cantano "My Rifle, My Pony and Me" accompagnati all’armonica da Walter Brennan alias Stumpy. Come tutti saprete, invece, "El Degüello", la canzone funeraria che suonano i messicani per spaventare gli sceriffi, venne rirpeso in pieno da Morricone per “Per un pugno di dollari”. Leggo anche eprché Harry Carey Jr, che troviamo sui titoli, non compare nel film. Ubriaco, osò chiamare Hawks Howard e non Mr. Hawks. Così il suo ruolo venne tagliato di brutto. Crederci?
Su Cine 34 alle 21 passa invece il kolossal di Giuseppe Tornatore dedicato al suo paese, “Baaria” con un megacast che va da Francesco Scianna, Beppe Fiorello, Monica Bellucci a Ficarra e Picone, Nino Frassica, Nicole Grimaudo. Il mio preferito è sempre Gigi Burruano che ha una piccola scena, ma fondamentale. Attenzione che nel film, prodotto da Berlusconi, compaiono sia Elena Russo che Isabelle Adriani, alias Federica Federici, umbra, allora presenza fissa dei film Medusa.
Del resto Berlusconi spese un boato di soldi per il film, pensato come l’Amarcord di Tornatore. Alterna momenti di grande riuscita a altri un po’ meno interessanti, ma è sempre un film bigger than life, pensato in grande, ingigantito dalle musiche di Morricone e dalla presenza di così tanti attori noti. Ricordo bene la prima a Venezia con l’arrivo di Piersilvio Berlusconi in prima fila. Pagarono anche la festa d’apertura del festival.
Tv2000 alle 20, 55 passa il drammone sentimentale pirandelliano, ma rivisto da Hollywood, “Come prima, meglio di prima”, iniziato e rifinito da Douglas Sirk, ma firmato dal più modesto Jerry Hopper, con Rock Hudson, Cornell Borchers, George Sanders, Shelley Fabares e un giovanissimo Clint Eastwood. Davvero da recuperare per i cinefili sirkiani. Canale 20 alle 21, 05 passa invece l’ottimo “Terminator 2 – Il giorno del giudizio” di James Cameron con Arnold Schwarzenegger, Linda Hamilton, Edward Furlong, Robert Patrick, Joe Morton, dove Schwarzy diventa buono.
Così così la commedia “Vi presento i nostri” di Paul Weitz con Ben Stiller, Robert De Niro, Teri Polo, Dustin Hoffman, Jessica Alba, Harvey Keitel, Canale 27 alle 21, 10. Meglio rivedersi e capire meglio il discusso “Blade Runner 2049”, sequel considerata dai più poco riuscito di Denis Villeneuve con Ryan Gosling, Harrison Ford, Jared Leto, Sylvia Hoeks, Ana de Armas, Robin Wright.
Certo, se avete ancora nella testa Rutger Hauer, i “bastioni di Orione”, “le porte di Tannhauser”, la fotografia di Jordan Croneweth e la musica di Vangelis, non sarà facile amare fino in fondo questo elegantissimo sequel impagabilmente fotografato da Roger Deakins, ma soprattutto sceneggiato da Hampton Fencher, che aveva scritto anche il primo Blade Runner, e prodotto da Ridley Scott che lo ha supervisionato dando però a Villeneuve pieno potere di potersi costruire il suo film inserendovi il suo mondo.
Perché, con tutti i riferimenti al capolavoro di Ridley Scott e i grandi camei di Harrison Ford, Sean Young, Edward James Olmos, questo Blade Runner 2049 è pienamente un film di Denis Villeneuve, completa e perfetta evoluzione della sua complessa messa in scena, e anche della sua poetica, la chiave femminile di Arrival è presente anche qui.
Cielo alle 21, 15 presenta invece “Baywatch”, rilettura della celebre serie diretta da Seth Gordon con Dwayne Johnson, Zac Efron, Alexandra Daddario, Ilfenesh Hadera, Kelly Rohrbach. Non piacque a nessuno. “Non è neanche così terribile da farcelo trovare buono”. Rai 4 alle 21, 20 scalda i motori della Ford e della Ferrari per “Le Mans ’66 – La grande sfida” di James Mangold con Matt Damon, Christian Bale, Caitriona Balfe, Jon Bernthal, Josh Lucas, Noah Jupe, un film che la stessa purezza di classici come “Grand Prix” di John Frankenheimer.
le mans ‘66 – la grande sfida 6
Una purezza da eroi americani fordiani (nel senso di John non di Henry), decisamente legata alle grandi stagioni hollywoodiane. E’ la sfida dell’uomo contro altri uomini e dell’uomo con la macchina. James Mangold, regista di grandi film decisamente fordiani e western, riprende la sfida con i maestri del passato per raccontare questa clamorosa vera storia americana che vede l’ex eroe di guerra e pilota Ken Miles, interpretato da Christian Bale, e il costruttore di auto Carrol Shelby, interpretato da Matt Damon, al soldo della Ford e del suo presidente, interpretato da Tracy Letts, sfidare i campioni della Ferrari e del vecchio Enzo, il nostro Remo Girone, sulla pista di Les Mans nella celebre 24 ore.
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Ma la guerra dei due vecchi compari, Ken Miles e Carrol Shelby, non è tanto con i bolidi della Ferrari, che fino al 1966 aveva sempre vinto sulla Ford, quanto con i business men della Ford stessa per avere la macchina che vogliono e piazzare il pilota ideale, cioè il poco “vendibile” al marketing Ken Miles.
Italia 1 alle 21, 20 punta invece sull’action di classe “Shooter” di Antoine Fuqua con Mark Wahlberg, Rhona Mitra, Danny Glover, Ned Beatty, Elias Koteas, Rade Serbedzija. Tv8 alle 21, 30 passa invece il catastrofico “2012”, data che abbiamo già passato fortunatamente, diretto da Roland Emmerich con John Cusack, Amanda Peet, Thandie Newton, Woody Harrelson, Danny Glover, mentre Warner tv alle 21, 30 ripropone il classico di Vincente Minnelli “Una fidanzata per papà” con Glenn Ford, Shirley Jones, il piccolo Ron Howard, Stella Stevens, Dina Merrill. Primo di ben tre film che Glenn Ford e Stella Stevens girarono assieme. All’epoca sembrava molto carino.
Passiamo alla seconda serata col vecchio western di serie B “Mezzo dollaro d’argento” di Paul Landres con Russ Tamblyn, Kieron Moore, James Philbrook, Fernando Rey, Tra i primi western americani girati in Spagna, ma anche l’ultimo film della Metro in Cinemascope... Dirige Paul Landres, noto per il rock and roll movie “Go, Johnny, Go!”.
Russ Tamblyn, nome di culto ancora oggi, è il figlio del pistolero che giura vendetta sull’uomo che pensa abbia ucciso sua madre, un pistolero chiamato James Ace, cioè James Philbrook. Ferito, trova assistenza e amore da una bella ragazza messicana, Maria Granada, figlia del ricco Don Pedro, Fernando Rey. Lei cerca di convincerlo a restare, ma lui torna ai suoi piani iniziali. Trova il pistolero e scopre che è in realtà suo padre. Non si sparano, fortunatamente, ma uniscono le proprie forze per dare una mano a Don Pedro contra il bandito Morales, l’eternamente cattivo Aldo Sambrell.
Cine 34 alle 0, 15 propone invece “La sconosciuta”, il drammone/giallone di Giuseppe Tornatore che rivelò al pubblico italiana la bravissima Kseniya Rappoport che fa Irina, una ragazza ucraina con un passato terribile tutto da scoprire che entra volutamente dentro una famiglia borghese italiana per diventare la baby sitter della loro bambina... Ci sono Claudia Gerini e Pierfrancesco Favino, Piera Degli Esposti e un incredibile Michele Placido come Muffa, cattivissimo pappone calvo e glabro color oro che si mostra nudo e domina Irina. Tra i migliori film di Tornatore, soprattutto nella prima parte più thriller.
Rai 4 alle 0, 35 punta invece sullo scatenato “New Jack City” di Mario Van Peebles con Wesley Snipes, Ice-T, Chris Rock, Mario Van Peebles. Cielo all’1, 45 ripropone l’ottimo “Legami” di Pedro Almodóvar con Victoria Abril, Antonio Banderas, Francisco Rabal, Loles Leon, Maria Barranco, mentre Iris all’1, 55 passa il barbosetto “La valle dei re” diretto dal modesto Robert Pirosh per la MGM, ispirato agli scritti sui faraoni di C.W.Ceram, con Robert Taylor, Eleanor Parker, Kurt Kazner, Carlos Thompson e Victor Jory con archeloghi, avventurieri, predoni del deserto. In un primo tempo il protagonista doveva essere il nostro Vittorio Gassman. Di italiani, nel cast, è rimasto solo Aldo Silvani.
Rete 4 alle 2, 45 propone invece “Ancora vivo” di Walter Hill con Bruce Willis, Christopher Walken, Leslie Mann, Bruce Dern, un mischione di “Per un pugno di dollari” di Leone, di “Yojimbo” di Kurosawa, entrambi remake non dichiarati di “Red Harvest” di Dashiell Hammett. Leggo che il director’s cut di Hill era di 130 minuti. Rai Movie alle 3, 45 accoglie un noir che non vediamo da anni, “Le jene di Chicago” di Richard Fleischer con Charles McGraw, Marie Windsor, Jacqueline White, Queenie Leonard, David Clarke. Assolutamente imperdibile. Rai Due alle 3, 45 punta sullo stravagante “La parrucchiera” di Stefano Incerti.
Nel ruolo di Rosa la parrucchiera trionfa la bellezza mediterranea (si dice ancora così, no?) di Pina Turco, neo SofiaLorén, e si definisce il nuovo corso del cinema napoletano, ormai più vicino a Bollywood che a Mario Martone. Colori, carne, femminilità, e tanta musica sono le carte che si gioca fin dalla prima scena il film, musicato dal gruppo emergente i Foja, interpretato oltre che da Pina Turco, da Massimiliano Gallo, ormai presente in tutti i film girati a Napoli, da Cristina Donadio con la parrucca rossa cattiva quasi come quando fa Scianel a Gomorra, da Lucianna De Falco, già Anna Magnani per un corto di Paolo Sorrentino, Arturo Muselli, Stefania Zambrano, segretario/a dell’Associazione Transessuale Napoli e da Tony Tammaro, star della canzone demenziale napoletana.
Gran parte del cast si è fatto le ossa sia in Un posto al sole sia in Gomorra-la serie. Pina Turco, la protagonista Rosa, era la sfortunata moglie di Ciro/Marco D’Amore, Arturo Muselli, che qui fa Kevin, parrucchiere ambiguo e rancoroso che un tempo fu cantante prodigio, sarà il nuovo cattivo di Gomorra 3. In qualche modo La parrucchiera raccoglie tanti elementi diversi per costruire una specie di film-manifesto della nuova scena cinematografica napoletana, ormai una cosa a parte rispetto al cinema italiano o, se volete, romano. Molto più vivo e divertente.
bella, ricca, lieve difetto fisico, cerca anima gemella
Anche se Incerti, da qualche anno docente di cinema all’Accademia di Belle Arti di Napoli, non riesce del tutto a fare il salto verso il musical alla Bollywood con gli attori che cantano e ballano, forse troppo legato, come tutti i registi italiani, al realismo, l’idea è proprio quella di costruire una sorta di fotoromanzo popolare con non poche notazioni politiche, decisamente iperfemminile, che tenga però conte delle tante ispirazioni diverse. Su Cine 34 alle 4 trovate il folle “Bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella” di Nando Cicero con Carlo Giuffrè, Marisa Mell, Erika Blanc, Gina Rovere, Elena Fiore, Nino Terzo.
BELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLA
Uno dei capolavori della commedia sexy e dell’opera di Nando Cicero, anche se è un film più cupo e intelligente di quanto voglia apparire, grazie anche alla collaborazione di Continenza e di Giancarlo Fusco che ne fanno una sorta di contro-commedia erotica e alla produzione attenta di Luigi Rovere, che per l’occasione mette in piedi la Goriz Film, sottoditta della Cineriz. Carlo Giuffré ricorda Nando Cicero come un gran professionista. “Cicero girava questi film con molta serietà, molta precisione, era stato allievo di Visconti. Io, invece, non leggevo nemmeno il copione”.
Grandiosa la scena del tuca tuca della macellaia, la Sora Checca della grande Gina Rovere (“Sora Checca! Domani bistecca!”) a suon di peti nascosti dai rulli tamburi. “Quando abbiamo girato la scena”, mi ha detto Gina Rovere, “io mi piegavo, il regista faceva Bum! E non mi sembrava niente di che. Ma quando c’è stata la prima del film, a questa scena, la gente impazziva dalle risate e io cercavo di nascondermi dentro la sedia, mi sono vergognata come una ladra”. Non è all’altezza del capolavoro precedente il peplum di Guido Malatesta “L’incendio di Roma” con Lang Jeffries, Cristina Gaioni, Mario Feliciani, Moira Orfei, Luciano Marin, Rete 4 alle 4, 15, un film pensato in grande, ma realizzato con la miseria più nero.
Come ricorda il produttore Giorgio Marzelli in "Le città del cinema” il film era partito in grande. “Presentammo dei disegni che prevedano l’Arco di Costantino a grandezza naturale e il Senato, i sobborghi, Roma al tempo di Nerone non era un paesino, ma una città imperiale piena di statue e monumenti. Se doveva essere un film importante non si poteva fare una cosa misera. Quei disegni meravigliosi erano combinati forfettariamente per quattro film.
Avevo preso dei contatti con gli americani che avrebbero utilizzato le stesse costruzioni per un altro film e il denaro sarebbe venuto a me perché le costruzioni erano mie, Invece di quattro film ne avrei fatti tre e gli americani mi avrebbero dato 100.000 dollari. (..) Il guaio fu che queste costruzioni non erano mai pronte”. Alla fine quando il film è pronto, “successe che uscirono gli 007 e questo genere cadde di colpo. Anche i noleggiatori che avevano dato una certa cifra d’acconto non rispettarono più i contratti e L’incendio di Roma passò inosservato”.
un dollaro d’onorela parrucchiera bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella L’incendio di Romabella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella 4bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemella 2bella, ricca, lieve difetto fisico cerca anima gemellala parrucchieraBELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLABELLA, RICCA, LIEVE DIFETTO FISICO CERCA ANIMA GEMELLA 3la parrucchiera 2CRISTINA DONADIO LA PARRUCCHIERAun dollaro d’onore 2bruce willis ancora vivobruce willis – ancora vivoancora vivo 2ancora vivo bruce willis – ancora vivo baywatch con o senza pelile jene di chicago blade runner 2049la valle dei re la valle dei regosling in blade runner 2049la valle dei remezzo dollaro d’argento. la sconosciuta 1la sconosciuta 3la sconosciuta 4gosling in blade runner 2049 copiamichele placido claudia geroni la sconosciuta 1new jack city new jack cityharrison ford ne sequel di blade runnerlegami almodovar 3legami!new jack city legami almodovar 2terminator 2mark wahlberg shooter le mans ‘66 – la grande sfida 1le mans ‘66 – la grande sfida 2le mans ‘66 – la grande sfida 5le mans ‘66 – la grande sfida 3jared leto in blade runner 2049terminator 2 4BLADE RUNNER 2049giorgio faletti sul set di baaria giorgio faletti sul set di baariavi presento i nostrimargareth made baaria 3come prima meglio di primamargareth made baaria 2
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