DAGOREPORT - L’ASSOLUZIONE NEL PROCESSO “OPEN ARMS” HA TOLTO A SALVINI LA POSSIBILITA’ DI FARE IL…
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Lo so. Vedremo i commenti elettorali. Ma quello che ho visto ieri già mi è bastato. Potremmo anche farne a meno. Solo se amate totalmente il trash e il cinema che ti vergogni così tanto di vedere che alla fine godi proprio per la tua vergogna, vi segnalo su Cine 34 alle 21 “Box Office 3D. Il film dei film”, opera quarta di Ezio Greggio regista con Ezio Greggio, Gigi Proietti, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Giorgia Wurth, Anna Falchi.
Un film a episodi che voleva essere parodia di qualsiasi genere. Venne presentato ufficialmente a Venezia, in Sala Grande alle 17, alla presenza di Paolo Baratta, presidente, e di Marco Muller, direttore per l’ultima volta, come pre -anteprima. Non che non avessimo visto negli anni di peggio, o di molto peggio, a cominciare da molti film di Avati, qualche Citto Maselli, un paio di Bevilacqua, l'omnia quasi completa di Elisabetta Sgarbi. E poi, cosa è questo razzismo sul cinema comico italiano? Così eravamo tutti contenti di vedere un film comico con gli occhialini del 3D con Baratta, Greggio e Muller seduti l’uno accanto all’altro. Solo che dopo un'ora di proiezione, alla vista dello sketch "Viagratar", parodia di "Avatar"' partì un moralistico "vergogna!".
I fan di Greggio applaudivano alla fine di ogni episodio, quasi tutti ispirati a film di successo, da "Il Codice Da Vinci" a "Harry Potter", ma davvero nessuno rideva alle battute del professor Strong chiamato Stronz, ai giochi di parole tra Fibonacci e Li Mortacci, tra accolita e colica. Un disastro. I pochi vecchi critici erano quasi atterriti, ma non proferivano parole. Lo spettacolo era davvero gigantesco. Un noiosissimo, trashissimo film di Greggio dato nell'arena del cinema dei maestri. Grande provocazione mulleriana. Eppure Greggio ha gusto, si muove agilmente tra un’estetica alla Giorgio Simonelli e una alla Mel Brooks, riempie i suoi film di vecchi gloriosi comici minori, come Gianni Zullo dei Brutos nei suoi film precedenti e qui un vecchissimo ma glorioso Ric che si presenta come 007 col pannolone o il napoleano Sergio Solli come "Q".
Ma al cinema non ha ritmo. Incredibile. Il cast, composto da un manipolo di eroi del cinema comico degli ultimi anni, Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Biagio Izzo, Giani Fantoni, con illustri comparsate come Gigi Poietti, Gina Lollobrigida, Luca Giurato e Cesara Bonamici, faceva quel che poteva per salvare un film quasi insalvabile. Tra gli episodi più riusciti ricordo uno Zorro con Biagio Izzo e Erry Fotter con Greggio, Fassari e Proietti. Su tutto trionfava l'imbarazzo. Su Canale 20 alle 21 passa l’action “Smokin' Aces” di Joe Carnahan con Jeremy Piven, Ben Affleck, Andy Garcia, Ray Liotta, Alicia Keys. Ricordo noiosissimo il fantascientifico “Sfera” diretto da Barry Levinson con Dustin Hoffman, Sharon Stone, Peter Coyote, Samuel L. Jackson, Iris alle 21, 10. Noiosissimo e prevedibile. Grande spreco di talenti.
Su La5 alle 21, 10 avete la commedia con un cast frizzantino ma dalle pessime critiche, “Ti odio, ti lascio, ti…” diretto da Peyton Reed con Jennifer Aniston, Vince Vaughn, Vincent D'Onofrio, Jon Favreau, Cole Hauser e una grande Judy Davis. Difficile immaginare il grosso e minacciosi Vicne Vaughn in un film comico. Rai Movie alle 21, 10 presenta un tardissimo film di indiani e nordisti che ogni secondo deve giustificare qualche battuta scorretta o qualche azione da vecchio film americano razzista, “Hostiles – Ostili” di Scott Cooper con Christian Bale, Rosamund Pike, Wes Studi, Adam Beach, Ben Foster, Jesse Plemons e un giovanissimo Thimothée Chalamet, che muore subito colpito d auna freccia.
Il film non è male, gli attori sono bravi, è ben diretto, ma è inutile fare film di indiani se devi giustificare tutto e non puoi neanche chiamarli indiani o peggio ancora pellerossa! Su Canale 27 alle 21, 15 passa il divertente “Il professore matto” di Tom Shadyac con Eddie Murphy, Jada Pinkett Smith, James Coburn, Larry Miller, in pratica il remake con Eddie Murphy protagonista di “Le folli nottio del dottor Jerryl”, capolavoro comico di Jerry Lewis attore e regista che da sfigato professore coi dentoni di fuori si trasforma grazie alla magica pozione nel fascinoso Buddy Love. Credo di conoscere il film a mente. Quello vecchio.
Questo nuovo era piuttosto grazioso e riuscito. Jerry era ancora vivo e venne pure ringraziato. Ma non vale quello vecchio. Su Rai5 alle 21, 15 avete un film che piacerà a Vannacci e Salvini, “Io rom romantica”, coproduzione italo-bosniaca diretta da Laura Halilovic con Claudia Ruza Djordjevic, Marco Bocci, Lorenza Indovina, Antun Blazevic, Dijana Pavlovic. Non l’ho visto. Su Rai4 alle 21, 20 avete un fracossone “Red Zone – 22 miglia di fuoco”, action diretto dallo specialista (ma ha poco talento) Peter Berg con Mark Wahlberg, Lauren Cohan, John Malkovich, Iko Uwais, Ronda Rousey, Carlo Alban.
Su Cielo alle 21, 20 passa per la prima volta in chiaro “Passages”, scritto e diretto da Ira Sachs, storia d’amore a tre tra Ben Whishaw e Franz Rogowski, che sono una coppia gay felice e Adèle Exarchopoulos, che rompe il rapporto tra i due. Confesso che le scene d’amore tra Ben Whishaw e Franz Rogowski, che per questo film vinse il New York Film Critic Circle Awards, le ho trovate molto spinte e molto realistiche. Il personaggio di Rogowski è quasi insopportabile, narciso, egoriferito. Come sono tanti registi di oggi. Non è affatto male il film.
Occhio. Assolutamente da vedere. Almeno è qualcosa di nuovo. Passiamo alla seconda serata con “Padre” di Jonathan Sobol con Tim Roth, Nick Nolte, Luis Guzmán, Valeria Henríquez, Marie Paquim, Hailey Hermida. Il Padre, Tim Roth, è un truffatore vestito da padre che si finge qualcuno che evidentemente non è. Lo cercano pure. E si ritrova seduta sulla sua macchina una ragazzina di 16 anni… Su Cine 34 alle 23, 15 avete “Occhio alla perestrojka” di Castellano & Pipolo con Jerry Calà, Ezio Greggio e Rodolfo Laganà dipendenti di una ditta di Crema di proprietà del Dogui, cioè Guido Nicheli, che si spacciano per cossuttiani solo per trombare tre belle ragazze russe.
Ne vedo sempre un pezzetto quando lo trovo in tv. Rai Movie alle 23, 30 propone un bellissimo e fondamentale western di Raoul Walsh, “Notte senza fine” con Robert Mitchum, Teresa Wright, Judith Anderson, Dean Jagger, Alan Hale, John Rodney, all’origine di una serie infinita di revenge movie col bambino che ha assistito all’omicidio dei genitori e si deve vendicare da grande. Lo spaghetti western gli deve moltissimo. Pensiamo solo a “Da uomo a uomo” di Giulio Petroni con John Philip Law e Lee Van Cleef. Iris alle 23, 55 propone “Waterworld”, il disastroso fantascientifico acquatico “Waterworld” di Kevin Reynolds con Kevin Costner, Jeanne Tripplehorn, Dennis Hopper, Tina Majorino, 235 milioni di dollari di budget (ne iuncassò 268). Il film, che durava tre ore, venne stretto a 135 minuti da Kevin Costner, che ci aveva messo 22 milioni di dollari di suo, e dalla produzione. Costner sul set, che era già stato ribattezzato “Kevin’s Gate” e “Fishtar”, pensando a due grandi flop del tempo (“Heaven’s Gate” e “Ishtar”), litigò con il regista, suo vecchio amico, lo cacciò e completò lui stesso il film. Lo sceneggiatore Joss Whedon racconta che seguì le ultime tre settimane di lavoro con un set impazzito, perché nessuno capiva cosa volesse fare Kevin Costner, che si limitava a scrivere poche notarelle su un foglio.
Il film era nato come piccolo fantascientifico pensato per le produzioni di Roger Corman, una cosa da 60 milioni di dollari. Fu Costner a farlo diventare un kolossal costoso, e girare in mezzo all’acqua, su un atollo finto mandò tutti ai matti. Gli attori rischiavano di affogare e erano tutti assetati. Assolutamente da vedere. Rete 4 alle 0, 50 presenta invece un’accurata ricostruzione dell’omicidio di Giacomo Matteotti diretta da Florestano Vancini, “Il delitto Matteotti” con Mario Adorf come Mussolini, Riccardo Cucciolla come Gramsci, Manuela Kustermann, Franco Nero come Matteotti, Damiano Damiani come Giovanni Amendola, Gastone Moschin come Turati, Renzo Montagnani, Vittorio De Sica. Ricordo che il più bravo di tutti era Mario Adorf come Mussolini. Cine 34 all’1, 15 propone la commedia erotica alla Milano da bere “Bye Bye Baby” di Enrico Oldoini con Luca Barbareschi, Carol Alt, Brigitte Nielsen, Jason Connery, Alba Parietti. Divertente. Il nudo scultoreo della Nielsen che esce dall’acqua ce lo ricordammo tutto.
Magari non vale il film originale di Joseph L. Mankiewicz, davvero difficile da reperire, ma questa versione di “The Quiet American” di Graham Greene diretta da Phillip Noyce con Michael Caine, Brendan Fraser, Do Thi Hai Yen, Rade Serbedzija, Tzi Ma, Robert Stanton, Rai Movie alle 1, 20, è piuttosto buona. E Caine stupendo come al solito. Su Cine 34 alle 2, 40 avete il raro “The Black Cobra 2” di Edoardo Margheriti con Fred Williamson, Nicholas Hammond, Emma Hoagland, Najid Jadali, Ned Hourani. Su Rai 2 alle 4, 10 passa il secondo e finora ultimo film diretto da Lello Arena, “Finalmente sposi” con Enzo Iuppariello e Monica Lima alias gli Arteteca, Sergio Friscia, Ciro Ceruti, Nunzia Schiano. Faceva ridere.
box office 3d. il film dei film 2
Non so se chiudere con il peplum “Nefertite regina del Nilo” di Fernando Cerchio con Jeanne Crain, Edmund Purdom, Amedeo Nazzari, Liana Orfei, Rai Movie alle 5, o con l’altrettanto raro e mai visto davvero “Masoch” di Franco Brogi Taviani, il terzo fratello Taviani, quello meno noto, con Paolo Malco, Francesca De Sapio, Fabrizio Bentivoglio, Inga Alexandrova, Valeria D'Obici, Iris alle 5, 55. Passò a Venezia ma non venne accolto benissimo…
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