"CHIESI A DELL'UTRI SE FOSSE PREOCCUPATO PER IL PROCESSO?' MI RISPOSE: 'HO UN CERTO TIMORE E NON……
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera? Io è da ieri sera che sono dentro il dibattito già infinito tra fan e detrattori di “M” di Joe Wright. Uffa! Mi ero appena liberato, dopo quarant’anni, e neanche del tutto, delle guerre tra i bertolucciani e i non-bertolucciani che parlavano di “Novecento”, che ora ci toccano i dibattiti su “M”. Purtroppo, rispetto a quelli su “Novecento”, dove gli scontri erano più alti e tutti interni alla sinistra, quelli su “M” vedono le polemiche da bar dei monsters della destra, Cerno&Co., contro i reduci della sinistra.
Ottimo per fare esplodere un caso “M”, una vera e propria bomba, come scrivevo ieri. Ma pessimo per aprire una vera discussione sul valore della serie. Torniamo ai film stasera in chiaro.
Vedo all’orizzonte, Cine 34 alle 21, il fenomenale “Sessomatto”, commedia sexy a episodi diretta da Dino Risi con le due maggiori star della commedia dei primi anni ’70, il superduttile Giancarlo Giannini, capace di parlare con qualsiasi accento regionale, e Laura Antonelli, sexbomb pronta a passare da ruoli di ricca borghese annoiata a umile popolana.
Dino Risi torna al film a episodi dedicato al sesso, stavolta ben nove, dopo “Vedo nudo”, in un periodo decisamente diverso. Laura Antonelli è appena esplosa con Malizia, Giancarlo Giannini con Mimì Metallurgico. Dino Risi ricordava che Laura Antonelli «aveva quel che si chiama sex-appeal, non aveva una bellezza tremenda, aveva una bellezza dolce, piaceva ai bambini e ai vecchi. Aveva il senso del comico, era ironica.
Recitava bene, era brava, aveva una sua allure che funzionava. Già allora era un po’ demodé, un po’ antica, non andava al passo coi tempi». Musica strepitosa. Ma l’episodio che più mi ricordo è quello della suora che fa impazzire l’italiano che dona sperma nell’asettico ospedale svizzero. Rai Storia alle 21, 10 propone “Il gattopardo” di Luchino Visconti con Burt Lancaster, Claudia Cardinale, Alain Delon, Romolo Valli, Paolo Stoppa, Rina Morelli. Sul set c’erano i maschi più belli che bazzicavano il cinema italiano. Angelo Infanti, Giuliano Gemma, Terence Hill, Pierre Clementi, oltre a Delon.
Secondo Vassili Karis ritornarono tutti dalla Sicilia con la macchina nuova. Su Rai Movie alle 21, 10 il remake americani del “Quasi amici” francese, cioè “Sempre amici” di Neil Burger con Bryan Cranston, Kevin Hart, Nicole Kidman, Julianna Margulies, Golshifteh Farahani. In Italia, Medusa aveva comprato i diritti di remake ma non riuscirono o non vollero farlo.
Tv2000 alle 21, 10 passa “The Secret: La forza di sognare” di Andy Tennant con Katie Holmes, Josh Lucas, Jerry O'Connell, Celia Weston, Sarah Hoffmeister, commedia romantica con una bella giovane vedova che incontra uno strano personaggio che le cambierà la vita. Fu un vero e proprio caso quello di “Room” di Lenny Abrahamson con Jacob Tremblay, Brie Larson, Joan Allen, William H. Macy, Jack Fulton, Iris alle 21, 15.
Brie Larson, la sua giovane protagonista, vinse un Oscar nel ruolo di Joy, la mamma di un adorabile bambino di cinque anni, Jack, interpretato da Jacob Tremblay, che vede la stanza, room, come qualcosa che fa parte di sé. Perché è la stanza dove la mamma è stata rinchiusa da un pazzo maniaco da sette anni e dove lui è stato concepito, nato e cresciuto senza mai uscire da lì. Al punto che anche una volta fuori, nel mondo, visto come fosse un altro pianeta, la stanza sarà ancora una presenza forte nel rapporto tra i due e nel loro primo tentativo di farsi una nuova vita. "Se non chiudi la porta non è la stanza", dirà Jack alla mamma, spiegando così come la fisicità della stanza chiuda non tanto un set quanto una parte integrante della loro identità di coppia.
Bellissimo e complicatissimo film, che deve molto al romanzo da cui è tratto, ma altrettanto alle performance dei due protagonisti. Su Mediaset Italia 2 alle 21, 15 avete un bel catastrofico, “Hurricane – Allerta uragano” di Rob Cohen con Toby Kebbell, Maggie Grace, Ryan Kwanten, Ralph Ineson, Melissa Bolona, Ben Cross.
Su Canale 27 alle 21, 20 vi farete di sicure qualche risata col vecchio ma sempre divertente “L’aereo più pazzo del mondo”, pura commedia slapstick e parodia dei film di aeroplani diretta da i Jim Abrahams, David Zucker, Jerry Zucker con Robert Hays, Julie Hagerty, Leslie Nielsen, Lloyd Bridges, Peter Graves.
L’idea più forte, oltre al set dell’aeroplano, era quella di scegliere attori credibili, molto amati dal pubblico della tv, che non avevano fatto mai commedie nella loro vita. Come Lloyd Bridges, Peter Graves e, soprattutto, Leslie Nielsen, che si rivelò un comico strepitoso. L’unica compagnia che si comprò il film per trasmetterlo in volo fu l’Aeromexico.
laura antonelli lando buzzanca il merlo maschio
Il film nasce come episodio, un "movie within a movie", di un probabile sequel di “Ridere per ridere”. Strepitoso il cammeo di Kareem Abdul-Jabbar. Leggo anche che il ruolo di leslie Nielsen era stato offerto a Christopher Lee e che a Robert Stack gli venne chiesto di scegliere tra 20 mila dollari in più o una percentuale sugli incassi. Non si fidò e prese i 20 mila. Italia 1 alle 21, 20 passa il primo insuperabile “Kung Fu Panda” diretto e animato da Mark Osborne e John Stevenson.
Solo per i fan di Amasi Damiani, regista centenario ancora in attività in quel di Livorno, “Manhattan gigolò” con Gianni Dei, Andrea Thompson, Aris Iliopulos, Kayko Kawamoto, Ghisu Azari, Alexis Allen.
Uscito prima in cassetta poi sul mercato cinematografico firmato “regia di Aaron Humberstone”, prodotto da Luciano Di Carlo per la misteriosa Dobermann Film. Orge, attori falliti, droga-party e riflessioni sul cinema erotico. New York è in gran parte ricostruita a Roma, mentre troviamo, sul filo dell’hard, l’inedita Andrea Rebecca Thompson, che venne presentata come muova Kim Basinger, ma che poi ha realmente girato parecchi film e parecchie serie in America, mentre Gianni Dei, simpatico presenzialista di tante notti romane, ricco di famiglia con l’hobby di far l’attore, se la tira da Richard Gere.
Passiamo alla seconda serata su Rai 4 alle 23 con “L.A. Confidential”, bel noir vecchio tipo tratto da James Ellroy e diretto da Curtis Hanson con Kevin Spacey, Russell Crowe e Guy Pearce che fanno i poliziotti di Los Angeles, Danny DeVito in un ruolo memorabile di giornalista scandalistico, Kim Basinger come bionda alla Veronica Lake, e James Cromwell ambiguo come sempre. Il film vinse due Oscar, per la sceneggiatura non originale di Hanson e Brian Helgeland, che ci lavorarono due anni, e per Kim Basinger come non protagonista. Russell Crowe disse di aver ripreso un po’ dello Sterling Hayden di “Rapina a mano armata”.
Rai Movie alle 23, 15 passa la commedia con prete “Non c’è più religione” di Luca Miniero con Claudio Bisio, Alessandro Gassman, Angela Finocchiaro, Nabiha Akkari, Giovanni Cacioppo.
Cine 34 alle 23, 15 passa invece la commedia sexy tratta dal racconto di Luciano Bianciardi con lo stesso Bianciardi in un piccolo ruolo “Il merlo maschio”, diretto da Pasquale Festa Campanile con Lando Buzzanca, violoncellista che si autoflagella pensando alla bella moglie, Laura Antonelli. Ci sono anche Ferruccio De Ceresa, Elsa Vazzoler, Gino Cavalieri.
laura antonelli casta e pura 4
Il film segna il trionfo definitivo di Laura Antonelli, nudissima come ogni star dell’erotico italiano anni’70, prima del salto verso Malizia. Buzzanca impazzisce per la Antonelli, sognando di suonarla nuda come un violoncello e il pubblico sogna con lui. E’ Buzzanca a costruirsela nel suo immaginario come donna del desiderio maschile di tutta una generazione. “Io la Antonelli non la conoscevo. Pasquale Festa Campanile in realtà voleva Marina Vlady che all’epoca era sposata e viveva a Mosca.
alain delon claudia cardinale il gattopardo
La prima volta che l’ho incontrata mi son trovato con questa ragazza che aveva un’aria un po’ casalinga, Lei venne fuori senza vestiti e allora…” (Buzzanca da “Amarcord”). La follia erotica buzzanchiana trova finalmente una regia e una storia che lo nobiliti e la contenga in un quadro di un certo rigore sviluppando così una fortissima tensione erotica.
Campanile ricordava che il film “piacque moltissimo a Visconti, il quale mi disse una cosa che mi lasciò un po’ perplesso: ’Se invece di esserci Buzzanca ci fosse stato Dustin Hoffman sarebbe stato un capolavoro!’ Io sono contrario a questo atteggiamento. Quando Il merlo maschio uscì in Francia in francese, non avendo consuetudine con il genere Buzzanca, col filone Buzzanca, non avendo quindi le prevenzioni che c’erano in Italia nei riguardi dei film interpretati da Buzzanca, scrissero inni su Buzzanca e sul film. Buzzanca era bravissimo”.
Iris alle 23, 35 propone invece il classico del giornalismo d’inchiesta “Tutti gli uomini del presidente” diretto da Alan J. Pakula con Robert Redford e Dustin Hoffman come Bob Woodward e Carl Bernstein, i due giornalisti del Washington Popst che incastrarono il presidente Nixon, Jason Robards come Ben Bradley, Jack Warden, Martin Balsam e Hal Holbrook come l’informatore, “Gola Profonda”. Redford e Hoffman sono fantastici quando recitano uno sull’altro a supervelocità.
Fu il film che lanciò la frase “follow the money”, che non era presente in nessuna delle intercettazioni del caso Watergate. La sceneggiatura venne scritta da William Goldman che rifiutò un copione scritto da Carl Bernstein insieme alla sua futura compagna Nora Ephron. Copione che Bob Woodward non apprezzava al punto che disse a Goldman “Non so quale sia la sesta peggiore cose della mia vita che ho fatto, ma uno delle sei è sicuramente lasciare che questa cosa accadesse, che loro scrivessero questa sceneggiatura”.
tutti gli uomini del presidente
Penso che gradirete anche il supervisto “Seven”, thriller ormai classico diretto da David Fincher con Brad Pitt, Morgan Freeman, Kevin Spacey, Gwyneth Paltrow, Rete 4 alle 23, 55. Su Rai Movie alle 0, 50 il thiller di Sam Raimi “The Gift”, scritto da Billy Bob Thornton e Tom Epperson, con Cate Blanchett, Keanu Reeves, Hilary Swank, Katie Holmes, Giovanni Ribisi. Vedo che è definito un haunting psychological thriller, basato sulla figura e le capacità da chiaroveggente della mamma di Billy Bob Thornton, qui anche sceneggiatore. Sam Raimi dovette girare il film e più o meno contemporaneamente preparare e girare il primo “Spider Man”.
Katie Holmes esibisce un nudo che all’epoca fece scalpore. Non si era mai spogliata prima. Rai Tre all’1 passa il penultimo film di David Cronenberg (l’ultimo lo vedremo solo in streaming, ormai), “Crimes of the Future”, con Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart, Scott Speedman, Tanaya Beatty. “Surgery is the new sex”/”La chirurgia è il nuovo sesso”, dice a un certo punto Léa Seydoux. “Crimes of the Future” ci racconta non tanto il futuro, ma i suoi crimini, in un film scritto vent’anni fa, quando ancora la body art estrema di Orlane, e di Oleg Kulik erano estremamente alla moda. E’ un film povero, prodotto dall’amico di Cronenberg, l’ungaro-canadese Robert Lantos, quello di “Extstenz” e “Crash”, il suo capolavoro, girato in Grecia con un caldo bestiale.
E anche se ci sorbiamo tutta la sua filosofia inutile o già sentita, ogni inquadratura è ancora una meraviglia, la musica di Howard Shore mai stata così bella, i suoi attori, da Viggo Mortensen come il body artist del futuro Saul Tenser a Léa Seydoux come la sua assistente-compagna-chirurga Caprice con sei cornini sulla fronte proprio come i due di Orlane, a Kristen Stewart come la stravagante Timlin, che cerca di scoparsi Saul e riceve per risposta un clamoroso “I’m not good at the old sex”, alla coppia di killer Tanya Beatty e Nadia Litz, sono tutti perfetti.
E lasciano perfino spazio a un po’ di commedia. Malgrado ci siano un’autopsia a un ragazzino di 10 anni, tagli su tagli su tutti i corpi, il solito repertorio di strumenti chirurgici da feticisti, mani che penetrano le ferite come se fossero le nostre, Cronenberg si prende sul serio solo nello sviluppare un discorso del rapporto fra desiderio di penetrazione del corpo, cambiamento del corpo rispetto al cambiamento della nostra conoscenza e leggi antiquate fatte secoli fa. Non c’è più il sesso, ma l’idea del sesso, l’interno.
tutti gli uomini del presidente 2
Dentro la nostra pancia, come la mano di James Woods che si esplora in “Videodrome”. Qui di scena sono corpi dove la chirurgia può aggiungere nuovi organi su nuovi organi, al punto che esiste il National Organ Registry, tenuto dalla buffa coppia Don McKeller – Kristen Stewart. Il Saul di Viggo Mortensen, sempre con la cappa nera in testa quando è in piedi e a pancia scoperta quando è steso in orizzontale su letti che sembrano provenire da tutti i film di Cronenberg precedenti, è il maestro del futuro perché fa del suo proprio corpo, l’interno del suo corpo, un museo, una galleria dove far crescere e tagliare nuovi organi, cancri, cambiamenti. Niente è più sexy dell’arte, non solo nel futuro. E la sola cosa che non mi ha convinto del film è quando Caprice, la bellissima Léa Seydoux si convince a farsi anche lei i sei corni in testa, quasi per essere alla moda…
Su Cine 34 all’1, 25 tornano Samperi e Antonelli in “Casta e pura”, commedia sexy diretta da Salvatore Samperi con Laura Antonelli, Fernando Rey, Massimo Ranieri, Enzo Cannavale, Christian De Sica. Su Cine 34 alle 3, 10 arriva l’erotico hard che su Cine34 diventa soft “Cameriera senza… malizia” diretto da Lorenzo Onorati con Caroline Audisio, Giuseppe Curia, Paolo Di Bella, Armando Di Marco, Enzo Garinei.
Mi disse proprio Enzo Garinei che loro non sapevano che il film aveva scene hard. C’è quasi tutto il meglio delle porno star italiane dei primi tempi. Rai Tre/Fuori Orario alle 3, 45 passa il non per tutti (soprattutto alle 3, 45) “Memoria” di Apichatpong Weerasethakul con Tilda Swinton, Jeanne Balibar, Daniel Gimenez Cacho, Juan Pablo Urrego, Elkin Diaz. Chiudo col rarissimo horror di Joe Dante “Sotterrando la mia ex” con Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario, Oliver Cooper, Mindy Robinson, Rai Movie alle 5.
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