
DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA…
S.U. per il Corriere della Sera
Il titolo c' è, Dogman . Il cast non ancora. Ma la storia a cui si ispira il nuovo progetto di Matteo Garrone per Rai Cinema è ancora fresca nella memoria a distanza di trent' anni. Un fatto atroce accaduto in periferia di Roma, alla Magliana, nell' 88: Pietro De Negri, toelettatore detto Er Canaro, torturò fino alla morte Giancarlo Ricci, piccolo ras di quartiere.
Il film sarà «più che una storia di vendetta, un western metropolitano e contemporaneo», nelle parole del regista. «In una periferia dove prevale la legge del più forte, le uniche vie d' uscita sono la droga e la violenza: l' uomo è un animale cattivo per natura o sono le circostanze a renderlo tale?».
Tra le nuove produzioni di Rai Cinema (orientata, ha spiegato l' ad Paolo Del Brocco, a «rinnovare il linguaggio e i generi»), Il traditore di Bellocchio su Buscetta, Una questione privata dei Taviani tratto da Fenoglio, Capri Batterie di Martone, Io sono tempesta di Luchetti, un horror per Avati ( Il signor Diavolo ), i film americani di Virzì ( The Leisure Seeker) e Stefano Sollima ( Soldado ), Il ragazzo invisibile. Sequel di Salvatores, A casa di Albanese. Molti i debutti e le conferme ( Lazzaro felice di Alice Rohrwacher). E le coproduzioni come Konchalovsky su Michelangelo, Il peccato
2. DA GARRONE A SOLLIMA, LA NUOVA RAI CINEMA
Da ansa.it
Dal nuovo progetto di Matteo Garrone - un western urbano e contemporaneo ispirato alla violenza choc del caso del 'Canaro' 30 anni fa a Roma - alle trasferte americane di Paolo Virzì (The Leisure Seeker con Helen Mirren e Donald Sutherland, forse a Cannes) e Stefano Sollima (Soldado con Benicio Del Toro e Josh Brolin nella saga El Sicario, di cui sono state mostrate le prime impressionanti immagini): la line up produttiva di Rai Cinema, presentata dall'ad Paolo Del Brocco, comprende una grande varietà di titoli e di autori con "la missione principale di rinnovare il linguaggio e i generi".
Del Brocco, che aspetta di essere confermato nell'incarico dopo sette anni "fantastici e con risultati di grande rilievo", racconta le linee delle nuove produzioni che devono farsi largo in un mercato complesso in cui da una parte i risultati al botteghino per i film italiani sembrano piuttosto deludenti, dall'altra "sono testimonianza di grande qualità e fermento creativo, di ansia di cambiamento nel linguaggio narrativo". Il mandato della Rai su Rai Cinema parla di innovazione, nuovi linguaggi e nuove linee di racconto, in una direzione - ricorda Del Brocco - non solo di utile economico.
"Rai Cinema in questi anni, con 372 film realizzati dal 2010 al 2016 di cui 182 opere prime e seconde per un investimento complessivo di circa 380 milioni di euro più i quasi 300 titoli di cinema del reale, ha guidato il cambiamento cercando di portare il pubblico non più abituato. Innovazione e discontinuità sono le nostre due parole chiave, pur nel rispetto della tradizione". Le commedie in questi anni hanno rappresentato nella produzione di Rai Cinema appena il 13% (45 titoli), dice Del Brocco in risposta a chi imputa alla sua produzione
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