SPECIAL COATT-ONE - DOPO AVER PERSO L’ENNESIMO SCONTRO CON IL BARCELLONA, MOURINHO PERDE LA TESTA, ASPETTA L'ARBITRO NEL GARAGE DELLO STADIO E SBROCCA: “BRAVO ARTISTA... MA QUANTO TI PIACE FOTTERE I PROFESSIONISTI, EH?” - LA SCANDALOSA DIREZIONE DI GARA, FAVOREVOLE AI CATALANI, NON FA CHE ALIMENTARE LA FRUSTRAZIONE DI MOURINHO CHE, DA QUANDO È IN SPAGNA, È COSTRETTO A SUBIRE IL DOMINIO DEI FENOMENI DI GUARDIOLA…

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Andrea Sorrentino per "la Repubblica"

L'ha aspettato nel parcheggio, un'ora dopo la partita, come quando si devono regolare certe questioni. Mani in tasca, fischiettando con sospetta noncuranza, Josè Mourinho si è appostato vicino all'auto dell'arbitro Texeira Vitienes, che tanto da lì doveva passare per tornare a casa.

Quando si sono infine incrociati, Mourinho non è ricorso a metafore: «Bravo artista... ma quanto ti piace fottere i professionisti, eh?». Silenzio di Texeira, raccontano i testimoni, che era troppo vaso di coccio in mezzo a tanti vasi di ferro e ha arbitrato male, senza personalità, al punto che il vero grande sconfitto del Clasico è lui: prima che il Real lo ricusasse da qui alla fine dei secoli, la commissione arbitrale ha deciso che Texeira non dirigerà più i blancos fino al termine della stagione.

L'ultimo cozzo tra i titani sembra essersi risolto come gli altri, in fondo: col Barça che la sfanga e il Real che vomita veleno, frustrazione, minacce, dopo il 2-2 che qualifica i campioni di tutto alle semifinali di Copa del Rey.

Eppure, nei mille rivoli di una sfida al solito strepitosa per intensità, qualità tecnica e scorrettezze (visto un fallaccio da espulsione persino di Messi, e manate, gomitate, calcioni, insulti, il vice di Mourinho Rui Faria che promette a uno della panchina del Barça di picchiarlo negli spogliatoi, orride simulazioni, ma anche delizie incomparabili di Ozil, Ronaldo, Messi e Dani Alves), la sensazione è che il Real possa essersi scrollato di dosso qualche complesso.

Perché ha giocato di più e meglio del Barça, l'ha impaurito, l'ha costretto a fare i conti con le sue debolezze, pressandolo in modo forsennato, insomma attaccandolo. Solo il Real, al mondo, può permettersi di giocare così contro il Barcellona più forte di sempre, dunque la sfida per il prosieguo della stagione è rilanciata.

Le polemiche rimarranno, ovvio, perché Texeira ad esempio ha allungato il recupero del primo tempo di un minuto di troppo, e tanto è bastato al Barça per segnare il 2-0 con Alves, ma poi nel referto ha scritto che il gol è arrivato al 44'; e nella ripresa ha invece fischiato al 48' esatto mentre il Real poteva calciare l'ultima punizione.

Le fiamme poi tornano a divampare tra colleghi di nazionale, perché Sergio Ramos, espulso nel finale, ha twittato "alcuni non smettono mai di rotolarsi", con riferimento al catalano, uno che in effetti sembra sempre colpito da una schioppettata ogni volta che lo toccano (remember Thiago Motta?): il ct Del Bosque è preoccupato. Pietra dello scandalo, al solito, Josè Mourinho, accusato di eccitare gli animi.

Ma il suo Real, nella settimana più difficile dopo le notizie su uno spogliatoio contro il tecnico, ha dato risposte concrete: 4-1 all'Athletic di Bielsa e il valoroso pareggio al Camp. Ieri era il compleanno di Mourinho, 49 anni, e i giocatori l'hanno festeggiato a Valdebebas: torta e candeline, anche dai presunti dissidenti Casillas e Ramos.

Il Barça ha passato il turno superando ancora il grande avversario, ma non c'è la solita euforia: hanno giocato maluccio, mentre Guardiola incassa gli infortuni di Sanchez e Iniesta (fanno 25 in stagione) e si ritrova con una rosa al lumicino: appena 14 giocatori disponibili. La fine (della stagione) non è ancora nota.

 

 

Mourinho in trionfoJose_MourinhoJose Mourinho guardiolareal madrid 0001BARCELLONA