
DAGOREPORT – AIUTO! TRUMP CONTINUA A FREGARSENE DI INCONTRARE GIORGIA MELONI - ANCORA ROSICANTE PER…
Colin Ward (Special Guest: Pippo il Patriota) per Dagospia
1. LO STELLONE DI PITTIBIMBO
Dopo il famoso “culo di Prodi” avremo il sederino d’oro di Pittibimbo? Più passano i giorni e più ci sono segnali che la ripresa economica è in arrivo e i fondamentali della nostra economia miglioreranno. Il premier spaccone deve fare un monumento a Mario Draghi, che con il “quantitative easing” sta iniettando liquidità nell’eurozona e tiene basso il nostro spread. Il combinato disposto tassi bassi-petrolio-euro ai minimi sta innescando la ripresa anche da noi. Alcuni consumi sono già ripartiti. Padoan aveva previsto una crescita del pil nel 2015 pari allo 0,5%, ma ormai la maggior parte dei centri di ricerca prevede un aumento di un punto tondo.
Tra minor spesa per interessi e maggior gettito fiscale, calcola oggi Repubblica (p. 2), il governo italiano potrebbe quindi trovarsi tra le mani un insperato gruzzolo di 10 miliardi (non lo chiameremo “tesoretto” perché porta sfiga, Padoa Schioppa docet). Soldi che possono andare a ridurre il debito, ma che possono anche esser spesi in incentivi alle imprese o in riduzioni di tasse.
Che cosa cambia nello scenario politico questo ritorno alla crescita? Cambia molto. Con il vento dell’economia in poppa, Renzi potrebbe essere spinto a cercare le elezioni anticipate nel 2016, con la nuova legge elettorale. Si ritroverebbe un Parlamento meno riottoso, il Senato “degradato” e opposizioni ancora in mezzo al guado. Ovviamente molto dipende da Mattarella, ma se un governo cerca l’incidente per andare al voto di solito ci riesce e Renzi è sufficientemente furbo per farcela.
Se davvero Renzi farà rima con ripresa economica, l’Italia rischia di tenerselo per lunghi anni.
2. IL BAZOOKA DI SUPERMARIO
“Parte il piano Draghi: ‘Ora più crescita’. Da lunedì l’operazione ‘quantitative easing’ per l’acquisto di titoli per 60 miliardi di euro al mese. La Bce alza le stime sull’economia: nel 2017 salirà del 2,1%. ‘I governi realizzino le riforme annunciate’” (Corriere, p. 6).
Su Repubblica, i ricaschi italiani: “Dai risparmi sugli interessi e dal gettito per la crescita del Pil 10 miliardi di ‘tesoretto’ italiano. Renzi prefigura un accordo con il Vaticano come quello raggiunto con la Svizzera” (pp. 2-3). Poi, spazio ai primi segnali che il vento è girato: “Caffè al bar, vacanze in hotel e auto nuova, primi segnali della ripresa italiana. Dalle tendenze rilevate da Conad e Coop ai cambiamenti nelle abitudini di consumo. Prima che nelle statistiche, le possibilità di rilancio economico emergono dalla vita di tutti i giorni” (p. 4).
3. IN VIAGGIO CON RENZIE
Sì, ok, s’è parlato di Ucraina e di Libia, nel viaggio a Mosca di Renzie dal nostro amico Putin. Ma ci sono anche tanti affari di mezzo, gas a parte. Repubblica: “Jet, elicotteri e satelliti. Renzi parla d’affari con Putin. ‘Noi partner privilegiati’. I rapporti economici tra Italia e Russia al centro dei colloqui”. “Il made in Italy spera nella ripresa. ‘Troppi danni se soffre Mosca’” (pp. 6-7). Peccato solo per quelle maledette sanzioni volute da Obama.
Angolo del buonumore sulla Stampa: “Il suggerimento di Renzi a Putin: ‘Modello Alto Adige per l’Ucraina” (p. 6). Il Cetriolo segnala: “Le sanzioni? Un problema’. Renzi fa l’amico di Putin. Tre ore di colloquio, dieci minuti si conferenza stampa senza domande. Sintonia di facciata: Mosca promette tanti affari e una mano sulla Libia” (p. 6).
4. LA BAVA (CHIMICA) SEPARATA DALLE OPINIONI
Titolo del Corriere: “Putin: Italia partner privilegiato. Renzi cita Dostoevskij e scatta la chimica personale fra i leader”. Si saranno mica baciati?
5. BERLUSCONI CHE PARLA DI “BIMBE” AL TELEFONO, UN FILM GIÀ VISTO
Con la scusa del processo di Bari tornano le paginate dei giornali sulle telefonate tra Berlusconi e il suo fornitore Tarantini. Corriere: “Al telefono le ‘bambine’ e le cene. I colloqui del 2008-2009 con l’imprenditore: ne ho due, una giornalista e una brasiliana. Ho il colpo della strega ma faccio tutto. E lui: le mando un angioletto così le passa” (p. 13). Repubblica: “Avrò a cena due bambine’, tra Berlusconi e Tarantini le telefonate sulle escort” (p. 12).
NICOLE MINETTI PRIMA DEL BUNGA MODELLA PER UN HOTEL DI RIMINI
A noi colpisce un particolare che c’entra poco con i sollazzi del Banana. Dalle telefonate risulta che l’allora premier giocava allegramente in Borsa da Palazzo Chigi (Repubblica, p. 13). Chissà quanto ha guadagnato e su quali titoli.
6. ULTIME DA FARSA ITALIA
C’è sempre aria di fronda in Forza Italia e il Corriere butta lì, in fondo a un pezzo sulle reazioni alla nuova ondata di intercettazioni, che una ventina di deputati vicini a Verdini potrebbe votare sulle riforme in dissenso rispetto al gruppo azzurro. E questo sarebbe “il primo passo verso la formazione di gruppi autonomi” (p. 12). Sulla Stampa: “No alle riforme, riesplode la guerra in Fi. Brunetta e Romani sono ai ferri corti. L’Aventino dei falchi si è dimostrato inconcludente. E intanto Berlusconi teme per i suoi risvolti giudiziari” (p. 10).
7. AVANTI CON LA BEGA NORD
Prosegue la telenovela veneta in casa leghista. Corriere: “Sfida di Tosi a Salvini: rimangiati la porcata. Tra i due un pranzo glaciale. Il sindaco: ‘Se non togli il commissariamento nessuna mediazione è possibile’. In serata fa approvare la linea dura al consiglio della Liga veneta. Ma Zaia e i suoi disertano il vertice” (p. 17). Repubblica: “Lo scontro tra Salvini e Tosi. ‘Stufo delle tue beghe’. ‘E tu lascia stare il Veneto’. Il vertice a Padova non risolve i problemi in vista delle regionali. Lunedì prossimo un nuovo Consiglio federale per la scelta finale” (p. 10).
8. MA FACCE RIDE!/1
“Boldrini vuole il vocabolario al femminile” (Repubblica, p. 17). E va bene: la vocabolaria.
9. MA FACCE RIDE!/2
“D’Alema ricevuto al Colle. L’intesa con Mattarella. Per l’ex premier “Il Capo dello Stato sta prendendo le misure” (Stampa, p. 9).
10. MA FACCE RIDE!/3
Bella intervista di Selvaggia Lucarelli, ancora su Libero, a Beatrice Borromeo. A noi è piaciuto questo passaggio: “Parlai con il giudice Gratteri e mi spiegò che le donne nella ‘ndrangheta ricoprono un ruolo fondamentale”. Urca. Ma anche scoprire che la nostra andava a scuola in tram ci ha riempito di felicità (Libero, p. 19). Poi, visto che lei non è radical-chic, ecco che “Salvini è banale e sfigato”. Olè.
11. PISAPIPPA ADDIO?
Le voci giravano da tempo ma adesso si sono fatte più insistenti: Giuliano Pisapia potrebbe non ricandidarsi come sindaco di Milano, l’anno prossimo. Il Corriere le riporta (I segnali e le parole a Guerini. Pisapia verso il no alla ricandidatura a Milano”, p. 17) e malignamente le collega alla situazione finanziaria del Comune, che sarebbe pesante.
12. L’ONORE DI TOTTI
Oggi il Fatto Quotidiano, giornale a guida juventina, attenta all’onore di Francesco Totti pubblicando uno stralcio del libro di Lirio Abbate e Marco Lillo su Mafia Capitale: “Gli affari milionari di Totti grazie a Odevaine e agli 007. Le società del capitano della Roma affittano topaie di periferia al Campidoglio per l’emergenza casa: 75 mila euro al mese per 35 alloggi. E un palazzo all’ex Sismi. Il contratto per il residence di Tor tre Teste risale al 2008. A capo della commissione di gara, l’ex vicecapo di gabinetto di Veltroni, in carcere per Mafia Capitale” (p. 2).
13. GIOCO DELLE TORRI, PROVE TECNICHE DI INCIUCIO
Sulla vicenda Rai Way il Corriere delinea lo scenario del grande accordone nazionale: “Scalata alle torri, l’ipotesi della Cdp in campo. Potrebbe nascere un operatore unico Rai-Mediaset con l’intervento di capitali pubblici” (p. 14). Alla fine verrà fuori il vero intento di Mediaset: vendere le sue torri allo Stato con una bella plusvalenza.
Intanto sul fronte della banda larga, ecco le novità. “Il governo cambia il piano per Internet. Per ottenere gli incentivi previsti per la banda larga Telecom dovrebbe scorporare la rete. I contributi economici saranno differenziati e limitati al solo passaggio dal rame alla fibra” (Corriere, p. 42).
14. BANCHE TROPPO POPOLARI (E SPUNTA IL SOLITO SERRA)
Sposti una Popolare, anche piccola, e trovi il finanziere renziano Davide Serra. Sul Corriere: “Popolari, arriva il tetto di voto al 5%. Ncd: un buon risultato, decisiva la nostra mediazione. Serra vuole affiancare Pop Etruria nel salvataggio” (p. 43).
15. OPERAZIONE MONDAZZOLI, AVANTI PIANO
Ancora poca chiarezza sulla vendita dei libri Rcs a Mondadori. Repubblica: “Rcs Libri, resta aperto il dialogo con Mondadori ma deciderà il nuovo cda. Oggi seconda riunione per discutere l’offerta di Segrate. Trattativa senza esclusiva, chiusura subordinata alla due diligence. Qualche consigliere e diversi azionisti non sono d’accordo sulla cessione, considerandola affrettata” (p. 33).
16. CHAPEAU!
Onore al famoso benzinaio veneto che dice: “Non sparate in mio nome, basta con il Far West. Non sono un esempio da imitare” (Repubblica, p. 23).
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