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1. NETFLIX AFFONDA IN BORSA, -14% DOPO CALO ABBONATI
ANSA - Netflix affonda in Borsa, dove i titoli perdono il 14%. A pesare e' il numero degli abbonati sotto le attese rivelato con l'ultima trimestrale, che ha evidenziato comunque un aumento dell'utile e dei ricavi.
Il colosso della tv in streaming ha chiuso il secondo trimestre con 5,14 milioni di nuovi abbonati, un milione in meno delle previsioni di Wall Street. Il pieno di utili e ricavi della società non basta ad rassicurare gli osservatori. I ricavi del secondo trimestre sono saliti a 3,9 miliardi di dollari dai 2,79 miliardi dello stesso periodo del 2017 grazie al recente aumento dei prezzi degli abbonamenti e alle fluttuazioni dei tassi di cambio. L'utile netto è balzato a 384,3 milioni di dollari, in aumento rispetto ai 65,6 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso.
Negli Stati Uniti gli abbonati sono aumentati di 670.000 unità e a livello internazionale di 4,47 milioni: un balzo da oltre cinque milioni, inferiore comunque ai 6,27 milioni attesi dagli analisti. Nella lettera agli investitori che accompagna i risultati Netflix ammette che il secondo trimestre è stato buono ma ''non stellare'' e si è chiuso con 130 milioni di abbonati. La ''delusione'' per il numero di abbonamenti inferiore alle attese è legata alle previsioni interne della società, precisa Netflix, che talvolta sono troppo alte e in altri casi troppo basse.
Secondo gli analisti, è in parte l'aumento della concorrenza a limitare la crescita degli utenti di Netflix, che individua in YouTube uno dei suoi maggiori rivali. ''HBO e Disney si stanno evolvendo concentrandosi'' sui servizi di intrattenimento su internet, ''Apple e Amazon stano investendo in contenuti nell'ambito di un più ampio ecosistema di abbonamenti'' spiega Netflix. Il colosso prevede che la concorrenza aumenterà ancora con le nozze fra At&T e Time Warner e quelle fra Fox e Wlat Disney o Comcast. Ma - aggiunge - ''c'è spazio'' per più protagonisti.
2. YOUTUBE E AMAZON,I RIVALI CHE ROSICCHIANO ABBONATI A NETFLIX
(ANSA) - Netflix ha cambiato il modo di guardare e di fare la tv, ma in un mondo che cambia a forte velocità fare da apripista non basta a garantirsi un futuro sereno. Crescono infatti i concorrenti della piattaforma streaming a pagamento guidata da Reed Hastings, in primis Amazon Prime Video.
E' il suo maggiore antagonista planetario, continua a sfornare serie tv e documentari e di recente è entrata nel mondo dei contenuti live e in particolare del calcio (Premier League). Il servizio è disponibile in oltre 200 paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Belgio, Canada, Francia, India, Italia e Spagna. Rivale storico di Netflix è YouTube che a marzo 2017 ha lanciato negli Stati Uniti YouTube Tv, oltre 40 canali in abbonamento e un palinsesto fai da te da guardare a casa o sullo smartphone, con la flessibilità a fare da guida oramai alla fruizione dei contenuti.
Anche Apple sta intensificando le sue attività nel settore, acquisendo i diritti per decine di future serie tv e, secondo recenti indiscrezioni di Hollywood Reporter, si troverà presto ad acquistare o una content company o un servizio di streaming televisivo. Negli Stati Uniti nel 2019 arriverà anche Disney con il suo servizio di contenuti streaming e ci sono tante altre realtà come Hulu e HBO Now.
A rosicchiare abbonati ai servizi in streaming ci sono anche i social network. A fare la parte da leone è Facebook che con la sua piattaforma Watch è al lavoro non solo sui contenuti originali, ma anche sui telegiornali. Mentre Instagram ha da poco la possibilità di caricare video di un'ora e Twitter sta risalendo economicamente dando sempre più spazio agli eventi sportivi in diretta streaming. Infine Snapchat, l'app usata dai giovanissimi, ha invece la sezione Discover che mescola contenuti degli utenti a quelli degli editori.
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