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Gian Paolo Serino per Dagospia
E’ uno dei più attesi romanzi del 2023: “The Shards” uscirà negli Usa e nella maggior parte del mondo il 17 Gennaio ma già riviste e giornali americani, inglesi, francesi, tedeschi ne scrivono.
E’ il nuovo romanzo di Brett Easton Ellis, l’autore che ha portato una generazione da minimalista a “Meno zero”, che ha raccontato l’edonismo con l’ossessione dei marchi insieme alla normalizzazione della violenza insospettabile perché in doppio petto: “American Psyco” ha raccontato noi che non lo sappiamo ma diciamo no alla vita ogni volta che una gruccia diventa lo strumento delle nostre personalità. Erano gli anni dove tutto era permesso, il sogno americano che Ellis ha descritto e distrutto: per questo l’ha pagata. Relegato da grande scrittore a icona: e come neutralizzare un artista? Inglobandolo. Ora, dove romanzi non riusciti – da “Lunar Park” giochi di specchi con Shakespeare a “Bianco” una raccolta di suoi pensieri già apparsi su Twitter ma edulcorati tanto da diventare noiosi BEE belati firmati dalle sue iniziali.
bret easton ellis foto di bacco
Mentre in Italia o si va al cinema a vedere “Otto montagne” film eccezionale perché è riuscito nell’impresa di far sembrare persino il romanzo Premio Strega di Cognetti dal quale è tratto un capolavoro: non abbiamo sentito frasi come “che pelle profumata: sai di stufa”, “le diede un bacio di luglio su quella bella clavicola che sporgeva”, “la casa sapeva di skylift”: oppure si aspetta il nuovo romanzo “la vita intima” di Niccolò Ammaniti leggendo l’intervista che “Sette Corriere della Sera” gli ha dedicato in prima pagina: intervistato da Silvia Avallone, l’autrice di “Acciaio” (non un romanzo ma una bara senza maniglie), confessa che “la vita intima parla del grumo di verità nascosta che tutti possediamo, ambigua e disarmante, che non si capisce perché ci affanniamo a soffocare dietro una muraglia di apparenza” (una Murgia senza asterischi).
Ma almeno è attuale. Certo che il nuovo Ellis a questo proposito scrive: “Ricordo uno dei primi momenti in cui mi sono avvicinato all'età adulta e mi sono reso conto di quanto fosse potente la memoria, o almeno è stata la prima volta in cui mi ha fatto più male”.
Presto recensiremo il nuovo di Ellis (è un capolavoro). E vogliamo regalarVI le prime pagine: si trovano sul web in tutte le lingue e siamo sicuri che BEE non se la prenderà a male se le abbiamo tradotte in anteprima per noi. Il Brett Easton Ellis di “The Shards” siamo certi non si offenderà se abbiamo tradotto in esclusiva le prime pagine: lui l’avrebbe fatto e noi lo facciamo (traduzione non ufficiale) perché sarà davvero il romanzo dell’anno ma non solo: della contemporaneità, quell’effimera esistenza che nessuna rockstar ha cambiato, che nessun marchio ha sugellato se non – adesso lo capiamo davvero- BEE. E questa volta non è un belato: ma l’orrore del sangue che non abbiamo più nelle vene, dissanguati dallo stesso film che ci siamo inventati: il nostro.
bret easton ellisbret easton ellis 26Bret Easton Ellis
Gian Paolo Serino
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