shane macgowan the pogues

È MORTO A 65 ANNI IL CANTANTE SHANE MACGOWAN, LEADER DEI “POGUES” E LEGGENDA DELLA MUSICA IRLANDESE – SOFFRIVA DI ENCEFALITE CEREBRALE, UNA RARA MALATTIA CHE COMPORTA IL RIGONFIAMENTO DEL CERVELLO, DIFFICOLTÀ DI PAROLA E PERDITA DI MOVIMENTO – SCORBUTICO E RIBELLE, DECISE DI METTERE SU UN GRUPPO IN GRADO DI SUONARE “QUANTOMENO NEI PUB” – L’ESPERIENZA DA MUSICISTA DI STRADA, IL MIX TRA FOLK, SKA, REGGAE E ROKABILLY E LA VOCE DATA AI “BEAUTIFUL LOSERS” CHE SANNO CONSOLARSI SOLO DAVANTI A UNA PINTA - VIDEO

 

Estratto da www.ondarock.it

 

ultima foto di shane macgowan

E' morto il cantautore irlandese Shane MacGowan, già leader dei Pogues, all’età di 65 anni. A stroncarlo è stata una rara encefalite cerebrale, malattia che comporta il rigonfiamento del cervello e difficoltà di parola o perdita di movimento.

 

“Soffro di encefalite", aveva spiegato agli spettatori di un suo concerto, mentre indossava un paio di occhiali da sole. A causa della malattia, infatti, la visione della luce gli provocava intensi dolori che, tuttavia, MacGowan ha “sempre provato a superare […]” […].

 

Amico e collaboratore di Kirsty MacColl, Joe Strummer, Steve Earle, Johnny Depp, Sinéad O’Connor e Nick Cave (che recentemente lo aveva ricordato con affetto in un suo post), l'istrionico musicista e cantante era nato il 25 dicembre 1957. La sua storia, fatta di successi, ma anche di eccessi e autodistruzione, è stata raccontata nel documentario del 2020 "Crock of Gold – A Few Rounds with Shane MacGowan", prodotto da Johnny Depp e diretto dal regista Julien Temple […].

 

 

shane macgowan the pogues

 

I Pogues sono nati all'inizio degli anni 80 (come Pogue Ma Hone che in lingua gaelica suona più o meno come "baciami il culo" e che sarà accorciato quando i nostri firmeranno con la Stiff) proprio su iniziativa di MacGowan, personaggio scorbutico, ribelle, che dopo diverse esperienze in band punk, aveva deciso di mettere su un gruppo in grado di suonare quantomeno nei pub, di fronte a un tipo di pubblico sempre poco attento alla forma quanto alla sostanza […]

 

Dopo un periodo di rodaggio nei pub di Londra e in veste di busker per le strade del Regno Unito tutto […],  i Pogues […], confortati dalla risposta del pubblico alla propria ricetta che mostra country, rockabilly, ska e reggae filtrati nell'ottica della ripresa folk, hanno deciso di ritentare la strada del professionismo musicale, reclutando all'uopo la bassista Cait O' Riordan.

 

 

shane macgowan in ospedale con la moglie victoria mary clark

"Rum, Sodomy And The Lash", il loro secondo disco, è quello della maturità artistica. Dopo aver dimostrato con il primo "Red Roses For Me" (1984) di essere in grado di manipolare la materia folk ben al di là della rivitalizzazione dei classici infondendogli con l'attitudine punk che li guida nuova linfa vitale, […] i Pogues trovano con il proprio suono, abile mix di strumentazione acustica e ritmi forsennati e alcolici (pilotato da un Elvis Costello in stato di grazia in cabina di produzione e grazie anche all'inserimento nella line up del veterano Philip Chevron), e con la penna di MacGowan la ricetta per la definitiva consacrazione tra i grandi della folk music (sfido chiunque a saper distinguere tra "The Sick Bed Of Cuchulainn" e "I'm A Man You Don't Meet Everyday" quale sia il traditional e quale sia stata scritta per l'occasione), dando voce a quella massa di "beautiful losers" che prima di lui solo il Tom Waits che cercava il cuore del sabato notte e lo Springsteen che si agitava nell'oscurità ai margini della città erano riusciti a rendere protagonisti in un ambito più propriamente pop-rock.

 

shane macgowan 1989 shane macgowan in ospedale shane macgowan the pogues shane macgowan e la giornalista victoria mary clarke shane macgowan. shane macgowan in ospedale con la moglie shane macgowan the pogues shane macgowan shane macgowan nel 2022il messaggio della morte di shane macgowan sul profilo instagram della moglie shane macgowan con la moglie victoria mary clark