DAGOREPORT - A RACCONTARLO NON CI SI CREDE. RISULTATO DEL PRIMO GIORNO DI OPS DEL MONTE DEI PASCHI…
1 - MORTO GEORGE MARTIN: RINGO STARR, CI MANCHERÀ
(ANSA-AP) - "George ci mancherà": con queste parole Ringo Starr ha annunciato la morte del produttore dei Beatles George Martin. In un tweet il batterista dei Beatles ha postato una foto del gruppo di Liverpool insieme a Martin con la scritta "Grazie per tutto il tuo amore e la tua gentilezza George, peace and love". Il manager di George Martin, 90 anni, ha detto che è morto in pace nella sua casa.
2 - MORTO GEORGE MARTIN: CAMERON, UN GIGANTE DELLA MUSICA
(ANSA-AP) - Il primo ministro britannico David Cameron ha definito George Martin, il produttore dei Beatles "un gigante della musica". Ringo Starr ha annunciato la morte di quello che veniva definito "il quinto Beatles" in un tweet .
3 - IL PIANO SEGRETO DEI BEATLES – UNA LETTERA INEDITA DI GEORGE HARRISON MOSTRA COME LA BAND, AI TEMPI DI “REVOLVER”, FOSSE AD UN PASSO DAL MOLLARE IL QUINTO BEATLE GEORGE MARTIN PER UN ALTRO PRODUTTORE, JIM STEWART – VIDEO
La lettera dimostra quanto potere contrattuale i Beatles avessero riguardo ai loro affari rispetto alle boy band di oggi. Ed è stata anche una rivelazione per i fan, visto che fino ad oggi tutti pensavano che il produttore George Martin fosse l’unico con cui i Beatles avessero collaborato…
Da http://www.dailymail.co.uk del 27 maggio 2015
Sono stati la prima boy band nella storia della musica, ma i Beatles avevano molto più potere sui loro affari di quanto gli One Direction possano sognare. Come scritto in una lettera inedita di George Harrison, i “Fab Four” si tirarono fuori da una registrazione programmata nel 1966 agli Stax studios, perché non volevano essere sfruttati.
Harrison scrive che, al solo nominare i Beatles, le persone coinvolte nel business erano andate fuori di testa, pretendendo una montagna di dollari. Anche se la banda voleva assolutamente realizzare il progetto, ha preferito mollare piuttosto che essere spennati dai falchi degli studi di registrazione.
La lettera dimostra quanto potere contrattuale i Beatles avessero riguardo ai loro affari, rispetto alle boy band di oggi. Ed è stata anche una rivelazione per i fan, visto che fino ad oggi tutti pensavano che il produttore George Martin fosse l’unico con cui i Beatles avessero collaborato, fino allo scioglimento nel 1970.
george martin con i beatles p c dsd
Invece pare che i Beatles avessero seriamente pensato di lavorare con Jim Stewart agli Stax Studios di Memphis, proprio nello stesso periodo in cui stavano registrando “Revolver”. Il risultato poteva essere interessante, dal momento che Stewart ha prodotto i brani di cantanti del calibro di Otis Redding.
La lettera in questione fu spedita il 7 maggio 1966 da George Harrison al Dj di Atlanta Paul Drew, nella quale lo ringrazia per avergli inviato alcuni pezzi. Alla fine Harrison scrive: “P.S. : Lo sapevi che siamo stati a un passo da registrare a Memphis con Jim Stewart. Volevamo davvero farlo, ma troppa gente ha iniziato a fare richieste assurde appena ha sentito nominare i Beatles, allora abbiamo mollato tutto!”.
GEORGE MARTIN E PAUL MCCARTNEY
La lettera è stata venduta la settimana scorsa dal collezionista di cimeli della musica Jeff Gold per 18 mila euro. Nel manoscritto si legge anche cosa Harrison pensasse dell’album Revolver, e pare che avesse capito che la Capitol Records volesse pubblicare l’album “Yesterday and Today”.
George Harrison e Pattie Boyd: “L’album che stiamo facendo adesso (Revolver) dovrebbe uscire ad ottobre – scrive Harrison - ma ho sentito che la Capitol vuole farne un altro (Yesterday and Today), con i brani non usati in Rubber Soul, qualche vecchio singolo e 2 o 3 brani nuovi…bene, sono uscito dallo studio qualche minuto, mentre aspetto John e Ringo”.
Jeff Gold dice che fino ad oggi tutti credevano che la Capitol facesse quello che voleva con i brani dei Beatles, ma la lettera suggerisce il contrario. “Vedere che George sapeva benissimo cosa sarebbe finito in Yesterday and Today prima che l’album uscisse, è stata una rivelazione. Sono molto sorpreso”.
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