CETRIOLO ROSSO – CON IL FALLIMENTO DE "L’UNITÀ" I GIORNALISTI RESTANO SOLI IN TRIBUNALE E PAGANO PER LE DIFFAMAZIONI – ALL’EX DIRETTORE CONCITA DE GREGORIO UN CONTO DA 400 MILA EURO E CASA PIGNORATA (VIDEO-ANTICIPAZIONE REPORT)

 

VIDEO - L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PIGNORAMENTO DEI BENI DELL' "UNITÀ"

 

 

FALLIMENTO DELL’UNITÀ: PIGNORATI BENI ALL’EX DIRETTORE CONCITA DE GREGORIO

Emanuele Bellano per www.corriere.it

 

MARIA ELENA BOSCHI - FRANCESCO BONIFAZIMARIA ELENA BOSCHI - FRANCESCO BONIFAZI

"Concita De Gregorio e altri giornalisti de L'Unità stanno pagando anche il conto dell'editore e questo non è giusto. Non solo, questa situazione rischia di minare profondamente la libertà di stampa nel nostro Paese perché nulla esclude che possa verificarsi in futuro anche in altri giornali". È quanto affermano giornalisti de L'Unità ed esponenti della Fnsi, il sindacato dei giornalisti, riuniti nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina presso la Camera dei Deputati per cercare di sensibilizzare anche deputati e senatori su quello che sta avvenendo a L'Unità. All'incontro erano presenti il tesoriere del PD, Francesco Bonifazi, e alcuni parlamentari.

 

In questi giorni i giornalisti de L'Unità stanno ricevendo pignoramenti e ingiunzioni di pagamento per una cifra che finora supera i 400 mila euro, dopo essere stati condannati in una serie di cause per diffamazione a risarcire i danni al posto della società editrice Nie (Nuova Iniziativa Editoriale Spa).

francesco bonifazifrancesco bonifazi

 

Ma cosa è successo? A giugno scorso la situazione finanziaria di Nie, editore de L’Unità dal 2001, è precipitata: gli amministratori hanno deciso di mettere in liquidazione la società che ha portato i libri in tribunale con 32 milioni di debiti. Da quel momento Nie non è più ufficialmente in grado di pagare i creditori, compresi coloro che hanno vinto le cause di diffamazione e hanno diritto al risarcimento da parte de L'Unità. E qui sorge il problema: la responsabilità nelle cause di diffamazione è ripartita tra editore, giornalista e direttore della testata in questa proporzione: 80 per cento per l’editore, 10 per cento per il direttore, 10 per cento per il giornalista che ha scritto l’articolo.

 

Tutti e tre i soggetti però sono responsabili in solido: significa che se uno dei tre non è in grado di pagare, gli altri possono essere obbligati dal giudice a pagare per lui. Ed è proprio quello che è accaduto: oberata dai debiti Nie non può pagare e così il tribunale ha deciso che a risarcire i soggetti diffamati dovranno essere i giornalisti, per il totale della somma. “Questo comporta – dice Concita De Gregorio, direttore de L’Unità dal 2008 al 2011 – che io dovrò pagare ai creditori non la mia quota di responsabilità, ma la mia più quella di Nie, che naturalmente è molto più grande”.

Concita De Gregorio Concita De Gregorio

 

I giornalisti coinvolti sostengono di non avere ricevuto in questi anni dalla segreteria de L’Unità né dall’ufficio legale alcuna informazione e di non essere stati aggiornati sull’evoluzione delle cause in corso. Secondo Giuseppe Macciotta, avvocato de L’Unità, invece i giornalisti hanno ricevuto informazioni costantemente.

 

“Non sono mai stata chiamata in tribunale, né mi è mai stato chiesto di produrre carte – dice Concita De Gregorio – con una difesa adeguata, se fossimo stati in grado di produrre le carte sulla base delle quali si fondavano gli articoli avremmo vinto e sono sicura che vinceremo in appello”. Intanto il tribunale di Roma ha intimato all’ex direttore di pagare 400 mila euro di risarcimenti decretando nei suoi confronti il pignoramento della casa e dei redditi. Natalia Lombardo, altra giornalista de L’Unità, deve pagare 18 mila euro e anche lei ha ricevuto il pignoramento della casa.

concita de gregorio stiraconcita de gregorio stira

 

Nei suoi 14 anni di vita Nie ha ricevuto oltre 60 milioni di euro di fondi pubblici per l’editoria e il Partito Democratico, che dentro la società ha avuto poteri straordinari, finora ha fatto finta di niente.

 

CONCITA DE GREGORIO A SERVIZIO PUBBLICO CONCITA DE GREGORIO A SERVIZIO PUBBLICO

Anticipazione dell'inchiesta che andrà in onda a Report, domenica alle 21.45 su Rai3