FATTA LA MANFRINA PER LA TROIKA DI BRUXELLES, LA GRECIA RIACCENDE LA TV PUBBLICA, MA RIDIMENSIONATA

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Ettore Livini per "la Repubblica"

Il Consiglio di Stato greco riaccende la tv pubblica e scongiura (per il momento) una drammatica crisi di governo con annesso rischio di elezioni anticipate. I giudici hanno accolto nella tarda serata di ieri un ricorso dei 2.700 giornalisti di Ert licenziati dal governo di Antonis Samaras dopo la chiusura della Rai ellenica. Lo stop alle trasmissioni - hanno stabilito - non è conforme alla Costituzione e tutte le istituzioni coinvolte devono attivarsi per «riaccendere il segnale prima possibile».

Le trasmissioni dovranno continuare fino a quando non sarà lanciata la "nuova" Ert ridimensionata negli organici (e meno pubblica) promessa dal premier. Il tribunale ha tolto momentaneamente le castagne dal fuoco al fragilissimo esecutivo di unità nazionale, arrivato in queste ore a un passo dall'implosione.

Il premier Samaras - mentre i giudici erano in camera di consiglio - ha convocato ieri un vertice d'emergenza con i due partner di minoranza dell'esecutivo, i socialisti del Pasok e i Democratici di sinistra (Dimar) che da giorni protestano per il blitz del leader conservatore di Nea Demokratia: «Ha totalmente ignorato il nostro parere sulla vicenda - ha detto Maria Repoussi, parlamentare di Dimar - . Noi non siamo più disposti a star dietro ai suoi colpi di testa».

Parole che hanno fatto scattare un campanello d'allarme alla Ue: «Atene ha bisogno
di stabilità e mi auguro che si trovi un compromesso», ha fatto sapere a stretto giro di posta il commissario agli Affari economici Olli Rehn.

L'armistizio garantito dal Consiglio di Stato rischia però di aver vita breve. E di scivolare di nuovo proprio sul riassetto della Ert con il rischio concreto di un ritorno alle urne in autunno.

Samaras - forte dei sondaggi che lo vedono in lenta ma costante ascesa e che accreditano i suoi partner di consensi in calo - ha giocato su Ert la carta del "decisionismo": «Chi si oppone alla sua chiusura vuole bloccare le riforme», ha attaccato. E ieri sul tavolo del summit di maggioranza ha fatto poche concessioni: un rimpasto di governo e più spazio ai partner dell'esecutivo nelle commissioni che disegneranno nei prossimi mesi l'identikit della nuova Ert versione "light".

I suoi alleati di centrosinistra rischiano però di perdere un'occasione importante per recuperare voti. La chiusura delle reti pubbliche ha riacceso all'improvviso la protesta sulle strade elleniche. E il drammatico video del Coro dell'orchestra sinfonica greca (controllata da Ert) che canta con le lacrime agli occhi l'inno nazionale davanti alla sede occupata della televisione ha fatto il giro del mondo online e commosso tutto il Paese. «Samaras ha consegnato i nostri scalpi alla Troika che pretendeva 2.500 tagli nel settore pubblico entro fine anno», ha detto uno dei violinisti.

 

ANTONIS SAMARAS PROTESTE ALLA TV PUBBLICA GRECA ERT LA TELEVISIONE PUBBLICA GRECA ERT LA TELEVISIONE PUBBLICA GRECA ERT LA TELEVISIONE PUBBLICA GRECA ERT