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Maurizio Caverzan per “la Verità”
fabio fazio orietta berti luciana littizzetto
Magari non succederà niente. E Fabio Fazio si quieterà rimanendo appollaiato nella domenica sera di Rai 3. O magari assisteremo a un bel ribaltone, di quelli che stravolgono gli equilibri televisivi. Un clamoroso cambio di casacca. Lo scopriremo nelle prossime settimane, ma le premesse ci sono tutte. In questi giorni i dirigenti Mediaset stanno definendo l' offerta per il conduttore di Che tempo che fa e la sua squadra. Qualcuno sostiene che la proposta sia già stata presentata. Proposta ampia, pacchetto completo.
Non solo per il programma della domenica sera. Sollecitato dai nuovi autori e autrici, Fazio vuole provare altre strade, primetime o strisce di seconda serata, come ha già dimostrato con il Rischiatutto 2.0 per il quale aveva sperato nella promozione su Rai 1. I dettagli si preciseranno strada facendo.
fabio fazio luciana littizzetto
Chi conosce FF lo descrive attraversato dal dubbio amletico: lascio la Rai dopo 34 anni di onorato servizio (pubblico) o rimango? Nel conduttore savonese convivono due anime, riconoscibili nel nome e cognome.
La differenza è in una consonante. L' anima buona e conciliante è quella di Fabio, con quella «b» morbida e rotonda che favorisce le convergenze. L' anima sferzante è quella di Fazio, dominata dalla «z» tagliente e pronta a recidere. Dunque, eccolo di fronte al bivio. Anzi, al trivio: Rai, Mediaset o La7?
Dopo la famosa intervista a Repubblica, nella quale parlò di «un vulnus forse insuperabile» riferito agli attacchi della politica che hanno provocato la rottura «di un patto di fiducia tra Viale Mazzini e gli uomini e le donne che ci lavorano», è difficile immaginare che rinfoderi la spada e torni nei ranghi. A fine maggio su Rai 1 Fazio sarà il cerimoniere di un evento speciale per il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci.
Ma, a quel punto, i giochi potrebbero essere fatti. Il suo contratto scade a giugno e, polemiche per il tetto di 240.000 euro a parte, con qualsiasi cachet non mortificante rispetto all' attuale (circa 2 milioni l' anno) dovesse restare in Rai, si troverebbe sempre in una posizione scomoda e sotto tiro dei commissari di vigilanza. Difficile lavorare sereni sentendosi graziati dall' avvocatura dello Stato.
In quella stessa intervista il conduttore aveva annunciato la possibilità di autoprodurre i suoi programmi. Anche per Mediaset? «Nessuna difficoltà», era stata la risposta. «Se i partiti indeboliscono il servizio pubblico, gli editori privati sono incoraggiati ad approfittarne». Per Mediaset i 2 milioni annui non sono un problema insormontabile. Anzi, considerato il contratto ad ampio raggio d' azione, il cachet potrebbe pure lievitare.
rischiatutto fabio fazio con carlo verdone
Nemmeno sarebbe un ostacolo il trasferimento di Luciana Littizzetto, che ha già collaborato con Canale 5 partecipando ai programmi di Maria De Filippi.
Altri dettagli sarebbero risolti da quello stratega delle trattative che risponde al nome di Beppe Caschetto, altro protagonista della scacchiera. È sugli spazi e i contenuti televisivi del pacchetto che si deciderà il futuro di FF (e quello di LL).
Sensibile, da buon ligure, al richiamo del portafoglio, tuttavia, da quando riscosse la famosa buonuscita (14 milioni) per la morte precoce del progetto di La7 targato Roberto Colaninno, Fazio non ha più problemi di soldi. Contano molto le garanzie, la libertà di movimento, l' autonomia editoriale. Tra le tante star Rai che mandano segnali d' irrequietezza, osserva una fonte beninformata, Fazio sembra quello più facilmente integrabile nella programmazione delle reti Mediaset.
roberto saviano da fabio fazio 1
I giochi, tuttavia, sono appena cominciati. Ecco perché non va dimenticata anche l' opzione La7. In rotta con la dirigenza Rai, nel 2012 Fazio condusse proprio nella tv, allora di proprietà Telecom, Quello che (non) ho (in coppia con Roberto Saviano). Dal punto di vista editoriale il passaggio a La7 potrebbe essere ancora più disinvolto.
In un colpo solo l' arrivo del conduttore di Che tempo che fa accenderebbe la rete nel weekend, smonterebbe un pilastro della concorrenza e arricchirebbe la squadra composta da Enrico Mentana, Lilli Gruber e Giovanni Floris.
Dalle parti di Urbano Cairo, però, si sa, bisognerebbe superare l' ostacolo economico.
Non resta che aspettare. FF sfoglia il 730. E i palinsesti: vado o non vado? Magari non succederà niente. O magari.
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