DAGOREPORT – DANIELA SANTANCHÈ NON È GENNARO SANGIULIANO, UN GIORNALISTA PRESTATO ALLA POLITICA…
sfilata valentino roma piazza di spagna
Luca di Carmine per www.tag43.it
Ai capi di Google non è piaciuto l’articolo pubblicato da Il Foglio della Moda sulla sfilata di Valentino. Che c’entra, direte voi? Tutta colpa dell’esaltante testo di Fabiana Giacomotti apparso sul supplemento del giornale diretto da Claudio Cerasa.
Si parlava della sfilata dello stilista di Voghera, e della cena che è stata realizzata a Caracalla, con Giacomotti pronta a rilevare che «l’organizzazione di Valentino termina di smantellare gli arredi della festa, i banchi e i tavoli in metallo che non invadono l’area archeologica preziosa, che non la deturpano e la stravolgono come successe, purtroppo, con il Tempio di Venere riallestito da Dante Ferretti in un trionfo kitsch di finte colonne in occasione della tre giorni di celebrazioni di Valentino nel 2007».
Apriti cielo! È qui che appare improvvisamente Google, per un particolare che forse è ignoto a chi si occupa di tessuti ed eventi mondani.
Sì, perché l’amministratore delegato per l’Italia di Google si chiama Melissa Ferretti Peretti. Romana, è la figlia dei premi Oscar, noti in tutto il mondo, Francesca Lo Schiavo e Dante Ferretti.
È subentrata a Fabio Vaccarono, passato alla guida di Multiversity. L’attacco fogliante è stato veramente duro: chissà cosa c’è sotto…
fabiana giacomotti foto di bacco (1)
Acea punta sul Messaggero
Alle Officine Farneto di Roma è andato in scena, nella giornata di venerdì scorso, l’Innovation Day promosso da Acea, con il ministro Vittorio Colao. Per dibattere di innovazione tecnologica e transizione digitale i moderatori erano tutti del quotidiano Il Messaggero: il vicedirettore Alvaro Moretti e Alessandra Spinelli, responsabile degli allegati “Molto”.
In sala qualcuno si è messo a ricordare che l’editore Francesco Gaetano Caltagirone ha sempre amato le azioni Acea. Chissà se ai giornalisti impegnati sul palco è arrivato un sostanzioso gettone per l’impegnativa partecipazione all’evento aziendale…
La digitalizzazione di Bria e Mulé
Una tavola rotonda intitolata “Tra cloud e cybersecurity: rischi, opportunità e nuove competenze per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione” si terrà il pomeriggio del 13 luglio a Roma, a Palazzo Cipolla.
L’incontro, che si pone l’obiettivo di analizzare in un’ottica di rafforzamento della sicurezza nazionale i diversi aspetti dai quali non si può prescindere nel processo di digitalizzazione dal Paese, vedrà gli interventi, tra gli altri, del sottosegretario al ministero della Difesa Giorgio Mulé e della presidente del Fondo Nazionale per l’Innovazione – Cdp Venture Capital, Francesca Bria. È anche consigliera d’amministrazione della Rai, ma come dice un suo collega, «vuoi mettere che differenza fa presentarti come Cassa depositi e prestiti? Altro che viale Mazzini, meglio via Goito».
L’ambasciatore del Messico per Calavera e Billy Tacos
Roadhouse accelera lo sviluppo dei suoi due format ispirati alla cucina messicana: Calavera Restaurant, dopo le recenti aperture ad Agrate e Firenze, nel Centro Commerciale I Gigli, ha aperto un nuovo ristorante a Rozzano all’interno della nuova food court del Centro Commerciale Fiordaliso.
E Billy Tacos, ovvero la versione “fast” dove si può ordinare e comporre i piatti utilizzando kiosk mutimediali, ha aperto due nuovi locali, a Milano e Fidenza, raggiungendo così 38 punti vendita, 16 dei quali inaugurati solo negli ultimi tre mesi nel nord e centro Italia. Con le prossime aperture previste da qui a settembre, tra cui Novara e Roma, nel Centro Commerciale Euroma2, Billy Tacos raggiungerà i 50 locali, mentre Calavera, con le nuove location previste a Bergamo e Arezzo, chiuderà il 2022 con 20 ristoranti.
Da registrare la soddisfazione da parte dell’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda: «Calavera e Billy Tacos rappresentano le catene di cibo messicano più diffuse in Italia, e quindi in Europa, e sono degli importanti alleati per il Messico nel promuovere le sue eccellenze gastronomiche, rivisitate in modo moderno ed originale. La cucina messicana negli ultimi tempi è sempre più apprezzata, ed è entrata a far parte delle abitudini degli italiani.
Carlos Eugenio Garcia de Alba Zepeda
Certamente dobbiamo continuare a promuovere la gastronomia messicana dichiarata dal 2010 Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco, con il fine di incentivare sempre di più la conoscenza reciproca tra i nostri due Paesi. Questi ristoranti privilegiano l’attenzione ai prodotti di qualità, garantendo sempre il miglior rapporto qualità prezzo e quindi rendendo l’offerta accessibile a tutti, fattore attualmente importantissimo e che consente a qualsiasi consumatore di poter godere delle prelibatezze della nostra cucina». Evviva.
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