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DAGOREPORT – VINCENZO DE LUCA NON FA AMMUINA: IL GOVERNATORE DELLA CAMPANIA VA AVANTI NELLA SUA…
a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS
1 - GOVERNARE CON IL TERRORE...
Altro che Robespierre. Questo governo di euro-becchini dà il meglio di sé quando recita sull'orlo del precipizio (mobile) dei mercati. La sua imbarazzante maggioranza politica, ben rappresentata dai Tre Spompati Alfano-Bersani-Casini, viene convocata come una casa reale imbelle dal Gran Maresciallo. E in un clima da guerra permanente, solo "combattuta con altri mezzi", il Rigor Montis non manca di farsi allungare il bastone del comando.
Ma al di là delle immagini belliche, la realtà è che tutto un gioco di ricatti a catena. Sotto ricatto la politica dei partiti. Sotto ricatto l'Italia. Sotto ricatto l'euro. Paradossalmente, il primo che sceglie di vedere il bluff e di girare le carte degli altri, rischia di portarsi a casa l'intero piatto. O quantomeno, di alzarsi dal tavolo e vivere tranquillo.
La prima pagina di Repubblica è un bollettino di guerra: "Monti: uniti o si va a fondo. Vertice d'urgenza a Palazzo Chigi. "Situazione difficile, ma niente aiuti". L'Italia è nel mirino dei mercati, il presidente del Consiglio convoca Alfano, Bersani e Casini. Giù la Borsa, spread a 490. Fmi: tre mesi per salvare l'euro".
Il Corriere scende in trincea per la Grande Guerra (dello spread): "L'ira di Monti contro Vienna: basta allarmi su un partner. I dubbi dell'Austria. L'Eurogruppo: non servono aiuti. Grilli: situazione difficilissima. Passera: Europa in ritardo" (p. 29. Sulla Stampa, si legge che Rigor Montis avrebbe minacciato così l'ABC dell'autodistruzione (politica): "Se continuate così, rischiamo di essere il prossimo bersaglio" (p. 5).
Il Giornale la vede con gli occhi del Defenestrato di Hardcore: "L'Europa molla Monti, lui chiede aiuto ai partiti" (p. 3). Il Cetriolo Quotidiano gufa alla grande: "Dopo la Spagna tocca a noi". Monti: "Basta liti o vado via". Il premier convoca d'urgenza Alfano, Bersani e Casini per parlare di conti" (CQ, p. 1). E per terrorizzarli un po'. Ma loro sono ABC, mica 123. Capiranno âsta storia dei conti?
2 - LA BAVA SEPARATA DALLE NOTIZIE (T'ADORIAM, MONTI DIVINO)...
"Per l'Italia nessun rischio se segue la strada di Monti". La Stampa dei Lingotti in fuga fa quel che può e intervista il ministro delle Finanze di Grande Cermania, Wolfgango Schauble. Il quale ci dà i compiti per le vacanze e anche per le prossime elezioni: "Avete fatto grandi passi avanti. Spero davvero che il Parlamento italiano e l'opinione pubblica sostengano il premier per tornare alla crescita" (pp. 2-3).
3 - FUNERAL GRILLO E CETRIOLO GLOBALE...
Torna l'allegro predicatore di Sant'Ilario di Nervi ed è subito Apocalisse. "Non ci fregheranno con i Saviano e i Passera". Grillo tracima per due intere paginate sul Cetriolo Quotidiano (pp. 2-3), a stento arginato da Marco Travaglio. I partiti? "Se ne vanno troppo in fretta anche per noi". Possibilità di salvezza? "Sistema in bancarotta mentale, domani mattina rischiamo di non trovare più' nulla e non siamo ancora pronti". Oh, a questo le profezie dei Maya gli fanno proprio una pippa.
4 - ERRORI TECNICI (E chi sbaglia non paga)...
"Esodati, l'ira della Fornero sull'Inps: âCi danneggiano, vertici da licenziare'. Ma sindacati e maggioranza la attaccano: pensi a dare risposte" (Repubblica, p. 6). "Esodati, bufera sulla Fornero. Scontro con l'Inps, l'ira di partiti e sindacati: âDeve dire la verità " (Il mite Messaggero, in prima pagina). Ma su tutti spicca l'audace colpo del Corriere, che inverte la notizia fin dal titolo: "Fornero e il caso Inps: vertici da rimuovere" (p. 10).
5 - GIORNALISTI IN ANSIA PER GLI AMICI POLIZIOTTI...
Al processo in Cassazione per la mattanza della Diaz, nonostante i fatti siano già stati appurati nel merito, si cerca affannosamente il cavillo per far saltare tutto. I responsabili di violenze e depistaggi sono stati tutti protetti e promossi e nei grandi giornali, dove le principali firme del "ramo" intrattengono comprensibili rapporti con le preziose fonti, crescono imbarazzo e preoccupazione. Esemplare il titolo di Repubblica: "G8, i vertici della polizia a rischio decapitazione. Il pg della Cassazione: confermare le condanne per la Diaz. Venerdì la sentenza" (p. 20). Non si rendono conto di mancare di rispetto alla stessa polizia, che ha anche altri "vertici" e "vice-vertici" ampiamente in grado di garantire la sicurezza dei cittadini. Cittadini, non sudditi.
6 - COMPAGNI CHE SBANDANO (AL CASELLO)...
Grandi passi avanti nella scoperta dei segreti di Pulcinella. Su Repubblica (p. 13), Sandro De Riccardis ricostruisce bene la parte svizzera dell'inchiesta su Penati & Friends: "Serravalle, la pista tangenti. âQuelle operazioni sospette del banchiere passato a Gavio'. I pm: ci fu sovrapprezzo a favore di Penati. Matteo Rocco sospettato di aver gestito i fondi riservati legati all'autostrada" (p. 13). Anche qui, gran parte dei soldi sarebbero poi rientrati grazie allo scudo fiscale di Giulietto Tremonti. Sul quale, com'è noto, c'erano compiacimenti trasversali.
7 - ESTORSIONI ALLA POMPA...
Ci sono notizie che aprono il cuore, perché fanno capire che c'è un limite a ogni prevaricazione e che solo una miglior selezione dei consumi personali può cambiare qualcosa. La benzina costa troppo? E noi usiamo meno la macchina e nel finesettimana andiamo al museo o al parco sotto casa. Vogliono cento euro per un pieno e portano il prezzo del diesel vicino a quello della "verde", solo perché ci sono più motori diesel in circolazione? E noi facciamo 20 euro di pieno alla volta.
Da anni aumentano il prezzo delle benzine sotto Natale e prima delle ferie estive? E allora assalto ai voli low cost e ai treni. E allora ecco che un primo, piccolo, risultato si comincia a vedere: "Eni, sconto sulla benzina per l'intera estate. Taglio di 20 centesimi al litro nei week-end. Negli ultimi giorni ribassi di tutte le compagnie". E intanto, nella stessa pagina, Repubblica saggiamente registra: "Gli italiani riscoprono musei e cinema: spesi per la cultura 71 miliardi nel 2011" (p. 24).
8 - SALVARE I LIGRESTOS (E I BANCHIERI INCUCCIATI)...
"La commedia del salvataggio Ligresti. Ora e' tutti contro tutti. La famiglia si piega alle banche, ma con Unipol finira' in Tribunale. Via libera Premafin all'aumento di capitale per evitare il crac. Il patron cerca nuovi alleati (Cetriolo Quotidiano, p. 6). "Premafin approva l'aumento per Unipol. Ma per i Ligresti la manleva legale è valida e il cda deve esplorare tutte le alternative. L'inversione a U della famiglia tra incontri e trattative concitate" (Repubblica, p. 26). Ok, ma i cavalli della famiglia che fine fanno. E soprattutto, hanno ancora la testa?
9 - TRONCHETTI, LA KROLL E LE FATICHE DEL CORRIERE...
"In gran segreto, il 5 giugno, la procura di Milano ha chiuso con le richieste di archiviazione, accolte già il giorno dopo dall'ufficio gip del Tribunale, quasi tutte le accuse a Tronchetti. Quasi, perché l'assenza di un episodio lascia presumere che una richiesta di processo, per ricettazione nel 2004 del dvd frutto dell'attacco informatico alla Kroll, possa invece profilarsi".
Basta leggere le prime righe del pezzo di Luigi Ferrarella (Corriere, p. 24) per capire la notizia: Tronchetti Dovera rischia un processo per ricettazione. E invece in prima pagina, titolazione da ufficio stampa: "Falsi dossier. Cade l'accusa per Tronchetti". Dentro, altro titolo negazionista e giusto un catenaccio per salvare la faccia: "Reati archiviati o prescritti. "Ma sapeva dei dati sottratti in Brasile". E Repubblica? Bucaccio, come gli altri.
10 - FREE MARCHETT...
"Formigoni: il âbuon governo' e i limiti del centrodestra. Il governatore della Lombardia presenta il suo ebook: âBisogno di riforme e federalismo vero'". Patetica (ma legittima) operazione di immagine di Forminchioni e il Corriere accorre con gioia (p. 15). Il Giornale gli dedica addirittura una paginazza con tanto di succulento abstract: "Solo il presidenzialismo può salvarci" (p. 13). E' bastato invitare Littorio Feltri alla presentazione del pregevole libercolo.
Qualcosa è andato storto, invece, negli inviti al Messaggero: "Fondi neri e sanità lombarda. Daccò sentito 6 ore dai pm. Nel mirino i rapporti del faccendiere con il Pirellone". Bel pezzo di Claudia Guasco (p. 12).
11 - VIENI AVANTI CREATIVO...
"Ferragamo al Louvre. Passerella di vetro e solo musica ultra soft. Modelle e restrizioni a due passi dai capolavori. Per la prima volta il museo simbolo si apre alla moda". Sul Corriere delle Sciure (p. 29), agile reportaggio da Parigi di Jean Louis Paracchèn, che inizia così: "Passa bene Carmen Pedaru, ex atleta estone figlia di atleti. E va sicura pure Bianca Balti, la bella di Lodi, ormai allenata agli spot Tim (...) La moda ha fatto breccia anche a casa della Gioconda".
12 - ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Gli angeli del Parmigiano. Dalle Dolomiti alpini e vigili per salvare le forme cadute" (Repubblica, p. 17). Ora, va bene che il Paese è sgomento e ha bisogno di protezione, ma con "gli angeli del Parmigiano" si entra definitivamente nella farsa.
"colinward@autistici.org"
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