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Non si ferma il conflitto israelo-palestinese e l’impatto si fa sentire anche sull’industria dell’intrattenimento. Da quando è iniziato, 23 giorni fa, la TV israeliana ha perso ascolti e 15 milioni di sterline, eppure il gigante “Keshet”, non intende interrompere la sesta edizione del “Grande Fratello” israeliano.
il rifugio dei concorrenti israeliani
Va in onda lo stesso, ai partecipanti è stato concesso un rifugio a Neve Ilan, nella Gerusalemme ovest, e la produzione ha installato le sirene nella casa. Sirene che in questa settimana hanno risuonato già due volte.
Ran Telem, vicepresidente “Keshet”, dichiara che la decisione è stata ampiamente dibattuta ma alla fine si è deciso di proseguire: «Il pubblico apprezza questa distrazione. Se c’è qualche significativo sviluppo, diamo la linea alle notizie». I palinsesti sono dominati dai telegiornali, il che sta causando danni al resto della programmazione.
il grande fratello israeliano ha un rifugio per le bombe
I critici invece imputano al programma di aver fatto una scelta di semplice profitto in momento di crisi che è costato la vita a 1.400 di civili.
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