costantino della gherardesca

ALDO GRASSO ALLA PECHINESE - “ANCHE RAI2 HA IL SUO PROGRAMMA CULTURALE E SI CHIAMA ‘PECHINO EXPRESS’ E DEVE GRAN PARTE DELLA SUA REPUTAZIONE ALLA BRAVURA DI COSTANTINO DELLA GHERARDESCA” - “GRAZIE AL MONTAGGIO, IL PROGRAMMA SI OFFRE A PIÙ LETTURE, SEGNO INEQUIVOCABILE DI SPESSORE” - VIDEO

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Aldo Grasso per il Corriere della Sera

 

ALDO GRASSOALDO GRASSO

Anche Rai2 ha il suo programma culturale e per fortuna non si parla di promozioni cinematografiche, librarie o teatrali. Si chiama Pechino Express , è alla sua sesta edizione e deve gran parte della sua reputazione alla bravura di Costantino della Gherardesca. Senza di lui sarebbe un' altra trasmissione, rischierebbe di confondersi con altre (mercoledì, ore 21.24). Quest' anno i concorrenti sono partiti dalle Filippine per arrivare in Giappone, passando da Taiwan. Mica male come viaggio!

 

COSTANTINO DELLA GHERARDESCA 1COSTANTINO DELLA GHERARDESCA 1

Fra le coppie dei concorrenti ho riconosciuto Antonella Elia, Eugenia Costantini, figlia dell' attrice Laura Morante, il tronista Arca. Gli altri, almeno per me, sono, perfetti sconosciuti. Ho scoperto l' esistenza di Cristina Vittoria Egger Bertotti, Gran Dama della Casa Savoia. Una grande mangiatrice di angurie. Wow! Pechino Express è un grande gioco d' avventura, un ironico confronto tra mondi lontani ma soprattutto tra personalità curiose, «eccessive» quanto basta. Solo Costantino può dire frasi simili: «Quando pensiamo ai filippini, pensiamo a domestici e badanti.

 

ANTONELLA ELIA ANTONELLA ELIA

L' Italia è sempre stata una meta prediletta per i filippini. Visto che i filippini hanno dato tanto a noi, voglio che i nostri viaggiatori ricambino il favore». Detto, fatto: li traveste da domestici e fa pulire loro la casa dei gentili ospiti. Oltretutto, come sottolinea ancora Costantino, «l' Italia ospita la più grande comunità filippina in Europa. Li voglio ringraziare perché grazie a loro guadagneremo un punto di share».

 

eugenia costantinieugenia costantini

Ma l' aspetto più interessante di Pechino è il complesso lavoro di produzione e scrittura che Magnolia conferma di padroneggiare in modo egregio. Quello che noi vediamo sullo schermo non sono «furti di realtà» (realtà per modo di dire perché la presenza costante di una telecamera è già messinscena), ma gli esiti del montaggio, forse il momento più decisivo della trasmissione. Proprio grazie al montaggio, il programma si offre a più letture, segno inequivocabile di spessore.

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