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Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
È stata una bella sorpresa sentire Sarah Varetto citare Margaret Thatcher: «Non dimentichiamoci mai questa verità fondamentale: lo Stato non ha altre fonti di denaro se non il denaro che la gente ha guadagnato per sé. Se lo Stato intende spendere di più lo può fare solo prendendo a prestito i vostri risparmi oppure tassandovi di più». Non poteva esserci miglior commento all’inchiesta proposta da Sky TG24: «Pubblico spreco» (mercoledì, ore 20.25, anche in chiaro sul canale 27 del DTT).
L’Italia è una Repubblica fondata sullo spreco. Pur essendo tra gli Stati europei con la più alta pressione fiscale, il nostro Paese fa sperpero delle tasse dei cittadini. Non solo: non riusciamo nemmeno a utilizzare i fondi europei e ogni anno buttiamo via qualcosa come cinque miliardi. Per questo la Varetto ha individuato nel 5 febbraio la data simbolica in cui smettiamo di lavorare solo per pagare gli sperperi dell’Amministrazione pubblica.
Gli inviati Manuela Iati, Fabio Vitale, Laura Ceccherini, Paolo Chiarello, Carlo Imbimbo, Francesca Cersosimo hanno percorso l’Italia per documentare alcuni intollerabili sprechi: dai 5.000 forestali «parcheggiati» in Calabria per non fare niente allo sperpero dei gettoni di presenza in Sicilia, dall’insensata vendita degli immobili dello Stato (la famosa cartolarizzazione di Tremonti:
si vende un palazzo e poi lo si riaffitta a prezzi fuori mercato) agli sperperamenti della sanità pubblica, dalle inutili paratie per fermare le esondazioni del lago di Como alla «nuvola» di Fuksas, il centro congressi dell’EUR la cui consegna, tra molteplici varianti ai lavori e rimpalli di responsabilità, slitta e continua a salire di costo.
Lo spreco è un’arte sottile, a cominciare dalla varianti in corso d’opera. Ancora la Thatcher: «Non esiste una cosa chiamata “denaro pubblico”; c’è solo il denaro dei contribuenti».
Ormai TG La7 e Sky TG24 sono gli unici telegiornali che meritano di essere seguiti.
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