DAGOREPORT - COSA FRULLA NELLA TESTA DI FRANCESCO MILLERI, GRAN TIMONIERE DEGLI AFFARI DELLA…
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Dire che la fotografa Leila Jeffreys ha avuto un'educazione eclettica è un eufemismo. Con madre indiana e padre dell’Isola di Man, ha vissuto in Papua Nuova Guinea, in una casa galleggiante nel Kashmir e in un villaggio indiano circondato da bufali, manguste e scimmie.
Da piccola il padre di Jeffreys le insegnava a salvare gli uccellini caduti dal nido e a medicarli. Questa esperienza ha creato da subito una grande confidenza con il mondo degli uccelli e una profonda comprensione delle fauna selvatica. Anni dopo decide così di raccontare questi universi meravigliosi attraverso le immagini e le fotografie, e far conoscere al mondo i ritratti spettacolari dei suoi uccelli.
Le sue fotografie di gufi, aquile, calopsiti e pappagallini, sembrano catturare l'essenza e la personalità di ciascun animale. In alcuni di questi uccelli si possono riscoprire caratteristiche sorprendentemente umane.
Jeffreys ora vive a Sydney e ha recentemente completato il suo ultimo lavoro sulla serie di uccelli predatori intitolata “Prey”. Ha appena inaugurato una mostra alla Olsen Irwin Gallery che si potrà visitare dal 28 settembre, mentre una raccolta delle sue foto saranno esposte entro la fine dell’anno alla Purdy Hicks Gallery di Londra. Fatevi un favore e andate a vederle!
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