IO, LORO E LARIO – PARLA ELENA SOFIA RICCI: " HO GIRATO TUTTO IL FILM CON UN' IDEA NELLA TESTA: VERONICA SEDUTA NEL CINEMA CHE MI GUARDAVA. COSA AVREI FATTO AL SUO POSTO? SOSPENDO OGNI GIUDIZIO. NEL DOLORE DI BERLUSCONI E DELLA LARIO C’E’ QUELLO DI TUTTI. ENTRIAMO A VEDERE LORO, USCIAMO AVENDO VISTO NOI" – VIDEO
Che avrebbe fatto nei panni di Veronica Lario? Elena Sofia Ricci sorride: «Non posso rispondere a questa domanda, sospendo ogni giudizio. Il dolore è dolore e come tale va rispettato. Non so cosa avrei fatto».
Capelli raccolti, sguardo sorridente, l' attrice che ha interpretato suore illuminate, zie ironiche, mogli a modino, regala a questa donna mistero, dolcezza e dolente consapevolezza. Ci sono molti tipi di mogli tradite, la signora Lario ex Berlusconi «la metà di niente», come scrisse nella lettera pubblicata su Repubblica citando il libro di Catherine Dunne annunciando la separazione dal marito, è una categoria a parte. In Loro 2 nel redde rationem con Silvio - lei reduce da un viaggio in Cambogia, lui da feste smutandate, l' incontro con Noemi e tutto il resto - fa tutte le domande che chiunque avrebbe voluto fare al signor B. Dai soldi alle ragazze, ma quell' uomo resta un mistero anche per lei. «Tu sei malato» gli dice.
«L' ho incrociata tre anni fa, in tempi non sospetti. Era sola, in albergo, gentilissima e riservatissima. Mi salutò con un cenno del capo. Non le ho mai parlato».
Avrebbe mai immaginato di interpretarla?
«Mai. La ringrazio per la stima e le cose gentili che ha detto, spero di non averla delusa. Ho letto Tendenza Veronica di Maria Latella e ho ritrovato parti di me, il rapporto con la professoressa del liceo, i vuoti profondi. A lei è mancato il padre, io l' ho trovato a 30 anni. Ho cercato di restituire un altro tratto della sua personalità: la paura di disturbare. Ha vissuto in punta di piedi nonostante la prorompente bellezza».
«I loro sentimenti sono universali, nel loro dolore c' è quello di tutti. Io e Toni-Silvio siamo una qualsiasi coppia in crisi che litiga, non vedo me stessa né Veronica. L' altro tema è la paura di invecchiare, per noi donne scatta l' orologio biologico».
Veronica è la coscienza di Silvio?
«Quando due persone s' incontrano e nasce un rapporto, qualcosa dell' uno e dell' altro c' è in entrambi, li lega qualcosa di profondo Non sta a noi cercare di comprendere. Quante volte ci capita di dire: come fanno quei due a stare insieme?».
«Sorrentino racconta Silvio e Veronica con tenerezza e pietas. C' è amore. Lei lo ha amato. Che ci piaccia o no, che si condividano o no le sue idee, Berlusconi è dotato di carisma e ancora ci sorprende. Sembrava scomparso e eccolo, è l' ago della bilancia. Questo film ha la potenza della tragedia greca, tutti ci riconosciamo. Entriamo a vedere Loro, usciamo avendo visto Noi ».
«Veronica Lario seduta al cinema. La rispetto e per tutto il film mi sono domandata se sarebbe stata contenta. L' ho interpretata in punta di piedi, anzi, l' ho danzata più che interpretata. Mi sono fatta portare da Paolo, da Toni e dal mio cuore».
Com' è stato l' incontro con Sorrentino?
«Amo i suoi film e sognavo di lavorare con Toni. Quando mi hanno detto: "Ti vuole vedere" mi è venuto il mal di pancia. Ho fatto il provino e dopo tre mesi mi ha detto: "Devi fare Veronica". Sono scoppiata a piangere. Ho 56 anni, ho successo con la fiction, ma per noi donne c' è sempre meno spazio. Sentivo il bisogno di alzare l' asticella. Non osavo immaginare tanto».
«Con questo film "il re è nudo", Loro ha il potere di inchiodare la tua coscienza alla poltrona, ti spinge nel mare degli interrogativi. Forse resterei muta».
Ragazze pronte a tutto, sesso. Cosa spiega alle sue figlie?
«Che il rispetto per sé stessi è fondamentale, oltre a lavorare sull' intelligenza emotiva le donne devono lavorare sull' amor proprio. Sono al loro fianco perché imparino ad amarsi. L' autostima è tutto. Ho fatto 20 anni di analisi per recuperarla».