DAGOREPORT - TONY EFFE VIA DAL CONCERTO DI CAPODANNO A ROMA PER I TESTI “VIOLENTI E MISOGINI”? MA…
Jerry Calà, ha rilasciato una lunga intervista oggi a Tuttosport tornando innanzitutto sul malore di questa primavera a Napoli quando è stato colto da uninfarto e trasportato d’urgenza nella Clinica Mediterranea, dove è stato tempestivamente sottoposto ad intervento chirurgico.
L’attore si trova a Napoli per le riprese del suo ultimo film, “Chi ha rapito Jerry Calà”, prodotto da Gianluca Varriale per VargoFilm.
L’infortunio, diciamo così, s’è verificato durante le riprese del nuovo film, a Napoli. Un progetto in dirittura d’arrivo.
«Sono sia il regista sia attore, ora fase di montaggio e in autunno il film uscirà. Una storia divertente e originale. Il titolo: “Chi ha rapito Jerry Calà?”. Interpreto me stesso assieme a un cast fortissimo di attori per lo più napoletani. Ho anche un cameo di Clementino, che ha scritto la canzone del film. Si intitola “S’hanno arrubbato Jerry Calà”, è fortissima».
A proposito di film. A Torino, 40 anni fa, girava quello che sarebbe diventato un “cult”.
«Quarant’anni tondi, sì, di “Al bar dello sport”. Proprio di recente mi sono incontrato con Lino Banfi e abbiamo fatto un pranzo rievocativo, ci siamo riabbracciati dopo un po’ di tempo che non ci vedevamo, abbiamo ricordato qui bei giorni di lavorazione. Per me è stato un film molto impegnativo, strano… In un momento in cui tutta Italia parlava con i miei tormentoni, io interpretavo un ragazzo affetto da sordità. Per questo ero reticente.
Pensavo: Lino Banfi sparerà tutte le sue battute e io cosa faccio? Però devo dire che alla fine ho avuto una grande soddisfazione, forse le più belle critiche sulla mia interpretazione. Mi ero messo a studiare con il metodo americano, uno o due giorni a settimana incontravo un gruppo di ragazzi affetti da sordità che mi aiutavano. Mi sono impegnato e il risultato è stato ottimo».
Ma l’aneddoto dell’incomprensione con Mara Venier è vero o è leggenda?
«Io allora vivevo con Mara che era molto gelosa; ma a ragione, perché io ero molto bricconcello. E la prima volta che sono venuti questi ragazzi, gentilissimi, hanno suonato il citofono. Mara ha risposto e non sentiva nessuno che rispondesse dall’altra parte. Essendo giustamente prevenuta nei miei confronti, mi ha detto “ecco, sarà una delle tue amanti che è venuta a cercarti e poi è scappata via sentendo la mia voce!”. Quando ha capito l’incomprensione è sprofondata, non sapeva più cosa fare per scusarsi».
mara venier e jerry cala'JERRY CALA E MARA VENIERmara venier jerry cala
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